Capitolo 9

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Saliamo ancora un po' in silenzio, ma ad un certo punto mi fermo di scatto: là davanti a una decina di metri, accanto ad una villa modernissima ma perfettamente intonata con il posto e una piscina mozzafiato, c'è una coppia di neo sposi.Un terzo tipo in giacca e cravatta li sta fotografando, dando loro ogni tanto indicazioni precise.

Mi si ferma il cuore.La bocca mi secca e per qualche secondo non mi posso impedire di osservarli: i due sposini sono sorridenti, solari come se il mondo intero appartenesse solo a loro.

Lei indossa ancora lo splendido abito da sposa con lo strascico, forse hanno appena finito la cerimonia di nozze. È incinta, emana salute e felicità da tutti i pori, e tiene in mano uno splendido mazzo di calli rosa.

Lui, più robusto, elegantissimo, la cinge da dietro e in questo momento le dà un bacio tenero sul collo.

Benché io abbia visto e organizzato eventi del genere circa un milione di volte prima, e forse addirittura conosco personalmente il fotografo che sta realizzando questo servizio, non posso astenermi: mi vengono le lacrime agli occhi.

Questa dovevo essere io, con le braccia di Christopher intorno a me. Doveva essere il nostro servizio fotografico. La nostra luna di miele. Quell'espressione di suprema felicità e tenerezza doveva essere mia...

"-Tutto bene, Jess?" mi sento toccare il gomito con delicatezza e mi giro veloce dall'altra parte, fingendo di togliermi qualcosa dagli occhi.

"-Sì, tutto bene" rispondo dopo un po', e tirando un profondo respiro supero adagio la coppia di sposi.

Dopo un po' arriviamo alla nostra meta: si tratta di Londsa, un piccolo castello veneziano, il punto più famoso per osservare il tramonto di Santorini.

Tutta colpa degli occhi azzurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora