Capitolo 8

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Pov's Crystal

Eravamo fuori quella stanza in cui stavano facendo dei controlli a Davide da una mezz'oretta.

Nessun infermiere ci faceva sapere cosa stava succedendo e la paura che avesse qualcosa di grave si percepiva sul viso di ognuno di noi.

Aspettavamo in silenzio, nessuno di noi aveva aperto bocca, e nessuno l'avrebbe fatto fin quando non avrebbe avuto notizie di Davide.

Erano passate settimane da quando era entrato a far parte della mia vita, e io ogni giorno mi affezionavo di più.

Sei innamorata cara Crystal.

No quello mai, avevo già avuto una delusione non ne volevo un'altra.
Era passato un anno da quel giorno ed io lo ricordavo come se fosse ieri

Flashback
Era un anno che stavo con lui, un anno che stavo con il ragazzo che amavo: Mattia.
Era stato un anno di alti e bassi ma noi ci amavamo più di prima, o cosi credevo.
Volevamo festeggiare, ma non il solito festeggiamento tra innamorati con la cenetta romantica, odiavo questo genere di cose, volevamo festeggiare con i nostri amici più cari in uno dei locali che andava più di moda in quei tempi.
Sprecai davvero tutto il tempo che avevo per lui, per rendermi più bella ai suoi occhi ma a lui non bastavo.
Eravamo nel bel mezzo della festa e io avevo perso di vista Mattia, alcuni miei amici mi dissero di averlo visto vicino ai bagni cosi mi recai lì, non l'avessi mai fatto.
Aprii la porta del bagno e la scena che mi si presentò avanti mi distrusse: Mattia, il ragazzo che diceva di amarmi era seduto sul muretto del lavandino mentre una ragazza, soltanto in intimo era a cavalcioni su di lui, si baciavano con passione e si toccavano dappertutto non accorgendosi della mia presenza.
Quando capii che la ragazza era Sofia, la mia migliore amica il mondo mi crollò letteralmente addosso.
Scappai dalla festa e da allora non ho rivolto la parola a nessuno dei due, nonostante fossimo nella stessa scuola.

Fine flashback

I miei pensieri furono interrotti dal cigolio di una porta, quella porta.
La Lisandri era appena uscita e noi subito ci precipitammo da lei per chiedere notizie.

'Allora Davide come sta?' Chiesi preoccupata.

'Ora bene ma sta peggiorando molto in fretta, é molto debole' rispose lei dispiaciuta

'Ma cosa ha avuto di preciso?' Chiese Toni.
Era quello che volevamo sapere tutti.

'Un infarto' rispose guardandoci uno ad uno.

Eravamo tutti increduli.

'Ma non é possibile.. alla sua età..' dissi sgranando gli occhi e portandomi una mano alla bocca cercando di ricacciare indietro le lacrime, infondo aveva detto che stava bene no?

'Purtroppo é possibile Crys, l'età non centra' mi rispose lei con un tono più dolce.

'Possiamo vederlo?' Chiese Leo

'No ragazzi é meglio che per ora riposi un po, magari più tardi quando lo riportiamo in camera' rispose prima di andarsene.

Noi ci guardammo e ci capimmo al volo.
Infondo quando mai avevamo ascoltato ciò che ci dicevano gli infermieri?

Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno a disturbarci nei paraggi aprimmo la porta della stanza in cui si trovava Davide.

Lui era steso sul letto, dormiva ed era molto pallido, sembrava quasi privo di vita.

Ci avvicinammo al letto, io e Toni da una parte e Leo, Rocco e Vale dall'altra.

Rocco cominciò ad accarezzargli una guancia, e io strinsi la mano di Davide per non piangere, la dolcezza di quel bambino era infinita e io non potevo vedere Davide in queste condizioni.

Dopo qualche minuto si svegliò.
'Hei ragazzi' disse sorridendo lievemente.
Cercò di alzarsi ma io lo fermai.
'Meglio se rimani steso' dissi dolcemente posando la mia mano sul suo petto.

Passammo alcuni minuti in silenzio a fissarci preoccupati.

'Cos'ho?' Ci chiese ad un certo punto Davide.

'Hai avuto un infarto' rispose Toni con fare ovvio.

'Si Toni qusto lo so, ma io intendevo, cos'ha che non va il mio cuore?' Chiese.

'Credo che questo lo sappia solo la Lisandri' rispose Vale.

'Io invece credo che qui dentro non stiano capendo un cazzo di quello che ho, potrei morire da un momento all'altro davanti ai loro occhi e non ne saprebbero la causa' disse lui innervosendosi.

'Smettila di parlare cosi, tu non morirai Davide, sei forte' gli disse Rocco cercando di rassicurare più se stesso che il riccio.

Davide però non lo guardava, stava guardando me e solo allora mi accorsi che alcune lacrime stavano rigando il mio viso.
Io abbassai lo sguardo.

Davide intanto si era alzato a fatica e prendendomi per la mano mi tirò a se, stringendomi in un abbraccio che mi faceva sentire al sicuro.

'Hei rossa smettila di piangere per me ok?' Sussurrò al mio orecchio.

'Ok riccio' risposi nell'incavo del suo collo.

In quel momento arrivò un'infermiera che ci cacciò in malo modo dicendo che non potevamo stare li, noi salutammo ed uscimmo andando in camera mia e aspettando con ansia che Davide ritornasse.

Hellooooo.
Ragazzi siete davvero fantastici, volevo ringraziarvi davvero per le 80 visualizzazioni quando io mi aspettavo di riceverne massimo 2.
Scusate se il capitolo non é dei migliori ma è solo un capitolo di passaggio, scusate eventuali errori e grazie ancora.
Alla prossima.

-Crystal

Braccialetti Rossi|| Davide e CrystalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora