capitolo undici

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Stavamo li, non so neanche come c'eravamo finiti, sopra il suo letto vicini a scherzare a giocare come due bambini innamorati.

Lui non mi aveva più baciata, non aveva neanche più preso l'argomento di mio zio.
Aveva cacciato Roberta dalla sua vita e adesso c'ero io, c'eravamo noi.

"Smettila ,ti prego" dissi mentre lui mi stava sopra di me e mi faceva il solletico .

"Finché non chiederai perdono per aver mancato di rispetto al tuo re" disse continuando a farmi il solletico .

"No,te lo sei meritato lo schiaffo " dissi continuando a ridere .

"A si " disse facendomi il solletico più forte.

"Okay ,okay basta ti prego" dissi esasperata .

"Lo sai cosa devi dire per farmi smettere." Disse ridacchiando .

"Oh ti prego Padrone ,con tutta la tua infinita magnificenza lascia stare questa povera plebea" dissi ridendo .

Lui si avvicinò pericolosamente al mio viso ,stava a cavalcioni su me .

"Cosa sono io per te ?" Disse in un sossuro smettendo di farni il solletico .

"Il mio re " dissi forse in modo troppo sexy.

A luke salì un brivido e gli venne la pelle d'oca .lo notai dal braccio vicino al mio viso .
Glie lo acarezzai .
"Hai ...hai la pelle d'oca" dissi imbarazzata .
lui rise lievemente
"Anche tu" disse indicando la mia mano che stava acarezzando il suo braccio .
Aveva ragione.

Ci guardammo per tipo venti secondi senza dire neanche una parola.

Poi lui si chinó piano verso il mio viso, e mi diede un veloce e delicato bacio a stampo.
Io tremai ,ma poi mi lasciai andare.
Lui mi ribaciò.
Poi il bacio si fece più passionale.
Lui si staccò un secondo
"Stai..stai b-bene?" Disse nervoso.

Annui e mi fiondai sulle sue labbra. Baciandole e mordendole.
Lui mi accarezzava piano i fianchi.
Intanto che le nostre lingue danzavano insieme.
Lui si staccó .
" per oggi basta " mi diede un bacio in guancia e si alzó da me.

Rimasi stupita, alzai il busto per guardarlo meglio .
"Ma..ma io sto bene "
"Sono io quello che comincia a essere dolorante e credimi che altri cinque minuti in più e non sarei resistito " disse arrossendo.
Io arrossii a mia volta.
" ora meglio se vado a casa.." dissi tristemente.
"No ti prego rimani qui.. per favore, ho paura a lasciarti li da sola."

Non potevo promettergli che non mi sarebbe capitato niente,ma dovevo andare.
Gli diedi un bacio sulla guancia e me ne andai .

Rientrai a casa, mia zia stava in cucina a fumare, aveva il viso distrutto con le occhiaie e i capelli arruffati.
Il suo corpo era coperto da una vecchia vestaia rosa.

"Dove sei stata fino ad ora, lo sai cosa sarebbe successo se tuo zio arrivasse a casa e non ti trovasse" disse spengendo la sigaretta e avvicinandosi a me che stavo ancora davanti alla porta di ingresso.
" si, se la prenderebbe con te .
Vado a dormire, quando torna svegliami.. " dissi tremando.
Entrai nella mia camera, mi spogliai e mi sedetti a terra aspettando il ritorno di mio zio ero terrorizzata, Luke era stato cosi dolce cosi bello da farmi scordare tutta la mia schifosa vita.

Non volevo che mio zio rovinasse la mia..la nostra felicità.

Lo sapevo di quanto era importante il sesso in una coppia e Luke lo sapeva che con me avrebbe dovuto aspettare, aspettare molto. Eppure lui mi voleva ancora..
Per colpa di quell'uomo non riuscivo a donarmi a Luke nel modo più bello e più passionale che ci potesse essere.
Non riusciva a sentirmi Sua al cento per cento.
Mio zio aveva trasformato quella cosa tanto bella che era fare l'amore in una cosa schifosa e orribile ai miei occhi.
Lo odiavo.

La porta di entrata sbatte.. era arrivato.
Tremai .

Sentì i passi pesanti di quell'uomo avvicinarsi alla mia camera.
Aprì di scatto la porta.
Entrò come una furia chiuse la porta sbattendola e si fiondó sulla mia figura.
Mi prese dalle braccia e mi tirò su.
Tremai .
" ti ho desiderato per tutto il giorno" mi sossurro ad un orecchio.
Schifo, provai solo un tremendo schifo.
Mi sfiló lentamente la camicia da notte.

"No..no" sossurrai mentre quell'uomo baciava il mio collo ma.non mi senti .
Basta. Era ora di finirla.
" ho detto no!" Urlai spingendolo via dal mio corpo.
" cosa hai detto piccola ingrata " disse a denti stretti, corrugo il viso in un espressione di pura malvagità.
Trmai per la paura, lacrime salate attraversarono il mio viso impallidito dalla paura.
Mi prese per i capelli e mi sbatte a terra.
Si mise sopra di me . stavo a pancia in sotto ormai completamente nuda.
Si tolse la cintura e cominciò a darmela sulla schiena e sul sedere.
Io non avevo più il coraggio di aprire bocca.
Cercavo semplicemente di isolarmi.
Quelle sere, quando lui abbusava di me io cercavo di andare in un altro mondo.
Mi immaginavo Luke o suoi baci,le sue belle parole.
E mi vergognai. Immaginavo quanto poteva essere disgustoso sta e con una ragazza come me.
Quanto lui si potesse sentire disgustato dal mio corpo .

Ed era tutta colpa di quella orribile famiglia che mi odiava.

Ero stanca, la mia vita faceva davvero schifo.

La mattina come ogni volta... cercavo di ricomporre quello che rimaneva della mia persona.

Ogni sera ogni volta, le sue mani sul mio corpo toglievano una parte di me.

Quell'uomo mi stava stacando pezzo per pezzo della mia anima fragile.

Scesi le scale e andai in cucina dove cera mia zia che fumava,aveva le mani in mezzo ai capelli.

Anche lei disperata.
"Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo. Un marito che preferisce la compagnia di una lurida puttana invece di Sua moglie." Disse guardandomi con disprezzo .
Presi tutto il coraggi in corpo"Non lho chiesto io. non mi vedi? Ho corpo dolorante, la mia infanzia bruciata ,non riesco a ricambiare l'amore di un ragazzo per colpa di Tuo Marito e Tu ti lamenti pure della tua vita " dissi con molta calma ma con tutto il dolore che quella famiglia mi aveva procurato.

Lei si alzò di scatto si avvicinò a me e mi diede uno schiaffo sul mio viso.
Io non feci una piega.
"Sei un ingrata! Per colpa tua e di tua madre la mia famiglia è rovinata! "

Si avvino all'uscita della cucina.
" è solo colpa tua e di tuo marito.. " dissi freddamente mentre se ne andava mi guardò ancora con disprezzo e se ne andó.
Dovevo rinunciare alla necessità di avere il suo amore. Quelle persone, in quella casa, non sapevano amare. Avevano solo odio in corpo, odio che riversavano su di me

Finalmente ho aggiornato!!
Yeeeee.
Questo capitolo lho scritto ascoltando "l'erba cattiva " di Emis Killa(?) Davvero una bella canzone che mi ha dato molto da pensare.

Spero che il capitolo piaccia e se é cosi fatemelo sapere, mi fa sul serio piacere!!
Al prossimo capitolo ❤

Alone[Luke Hemmings]Where stories live. Discover now