Gi-hun sentiva il cuore battere forte nel petto. La tensione tra lui e In-ho era palpabile, come un filo che minacciava di spezzarsi in qualsiasi momento. Si trovavano entrambi su un terreno pericoloso, dove ogni parola, ogni movimento, poteva essere fatale.
Le guardie si erano allontanate, ma le loro ombre sembravano ancora pesare nell’aria, come un promemoria della realtà che li circondava. La lotta per la sopravvivenza, il tradimento, le alleanze fragile come cristallo… tutto sembrava culminare in quel momento. E Gi-hun non riusciva a trovare una via di fuga.
“Non pensi che tu stia esagerando?” disse Gi-hun, la voce tremante ma determinata. “Che tu abbia il potere, sì, ma non è questo che ti rende invincibile. Le persone hanno sempre il potere di scegliere.”
In-ho alzò lo sguardo, scrutando Gi-hun con un’espressione che non riusciva a decifrare. Per un attimo, sembrava come se volesse dire qualcosa, ma si fermò, come se le parole gli fossero sfuggite. Poi, senza alcun preavviso, fece un passo avanti, accorciando la distanza tra loro. “Non sai niente di me,” rispose, la sua voce un sussurro minaccioso. “Non sai cosa significa giocare questo gioco, come mi sento. Tu pensi che io voglia davvero fare tutto questo? Tu pensi che io sia un mostro?”
Gi-hun rimase in silenzio. Le parole di In-ho lo colpirono come una frustata. In fondo, forse aveva ragione. Nessuno conosceva veramente l’altro in quel posto infernale, nemmeno loro due.
“E cosa vuoi da me?” Gi-hun chiese, la sua voce più morbida. “Cosa cerchi da me?”
In-ho sembrò indeciso per un momento, ma poi un'espressione più calma prese il posto della rabbia che aveva dominato il suo volto. Si avvicinò ancora di più a Gi-hun, fino a trovarsi faccia a faccia con lui. Il loro respiro si mescolò nell’aria, e Gi-hun sentì quella sensazione familiare che provava ogni volta che In-ho era vicino. Qualcosa di magnetico. Qualcosa che non poteva ignorare.
“Voglio la tua fiducia,” disse finalmente In-ho. “Quello che ho sempre voluto. Non voglio essere il cattivo, Gi-hun. Non in questo gioco.”
Gi-hun rimase in silenzio, fissando gli occhi di In-ho. C'era qualcosa in quella confessione che lo turbò. Si aspettava un'altra menzogna, un altro stratagemma, ma quello che sentiva in quel momento sembrava… vero. Eppure non riusciva a fidarsi completamente. “Non posso darti la mia fiducia,” disse Gi-hun, la sua voce decisa. “Non puoi chiedermelo. Ma posso darti una possibilità. Una sola.”
In-ho lo guardò intensamente, come se stesse cercando di capire se Gi-hun stesse mentendo o se parlasse sul serio. Non c'era più tempo per le finzioni.
“E cosa succederà ora?” chiese In-ho, l’inquietudine che cominciava a trasparire nel suo sguardo.
Gi-hun fece un passo indietro, sentendo un freddo gelido correre lungo la schiena. Sapeva che, qualunque cosa fosse accaduta in quel momento, le cose non sarebbero mai più state come prima. Il gioco li aveva cambiati, e forse anche loro stessi.
“Lo scopriremo insieme,” disse Gi-hun, la sua voce determinata ma anche carica di una tristezza che non poteva nascondere.
Le parole rimasero sospese nell’aria, come una promessa, come una minaccia. E mentre Gi-hun e In-ho si fissavano negli occhi, entrambi sapevano che, qualunque fosse il passo successivo, nulla avrebbe mai più potuto riportarli indietro.
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♡~457~♡
FanfictionCome si può capire dal titolo la storia parla della ship tra il giocatore 456 Gi-hun e il giocatore 001 nonché il front man. Il front man cercherà di conquistare Gi-hun con manipolazione e gelosia mentre Gi-hun combatterà con i suoi sentimenti e ce...
