♡~457~♡

21. 120

Qualche ora dopo, Gi-hun stava cercando di distrarsi dai pensieri che lo tormentavano, ma il suo sguardo si fissava ancora sulla 120, che aveva appena avuto una discussione con In-ho. C'era qualcosa nei loro scambi che non riusciva a ignorare, come un'invisibile connessione che sembrava sfuggirgli. Ogni parola che In-ho le diceva lo faceva sentire come se qualcosa si stesse sgretolando dentro di lui. Non lo aveva mai provato prima, ma quella gelosia che si insinuava nel suo cuore gli dava una sensazione di impotenza. Gi-hun non riusciva a capire il motivo di quella rabbia che cresceva dentro di lui. Non era la gelosia che normalmente si provava per una relazione romantica. No, c'era qualcosa di più complesso. C'era la consapevolezza che In-ho lo stava manipolando da sempre, che stava cercando di usarlo come uno strumento per i suoi scopi. Eppure, ogni volta che lo vedeva parlare con un altro giocatore, specialmente la 120, un'incredibile sensazione di fastidio si faceva strada nel suo petto. Perché? Si chiedeva. Perché mi fa così male?

Gi-hun iniziò a riflettere sulla sua attrazione per In-ho

Gi-hun cercò di concentrarsi sullo scenario che aveva davanti: il gioco, la sopravvivenza, i compagni che stavano cercando di trovare un modo per fuggire. Ma in ogni angolo della sua mente, la figura di In-ho dominava. La sensazione che stava crescendo dentro di lui era complicata. Non era solo odio, come pensava inizialmente. Non era solo una vendetta. C'era qualcosa di più, qualcosa che lo turbava. Ogni volta che In-ho lo guardava con quei suoi occhi impassibili, Gi-hun sentiva un'eco nel cuore, una sensazione che non riusciva a spiegare. Nel frattempo, In-ho si accorse della reazione di Gi-hun. Lo vedeva da lontano, e non poteva fare a meno di sorridere. La gelosia di Gi-hun, quella rabbia silenziosa che si rifletteva nei suoi occhi, lo divertiva. Era una manipolazione sottile, ma efficace. Gi-hun era troppo coinvolto nei suoi sentimenti per rendersele conto.

"Sei davvero così cieco?" pensò In-ho, mentre si avvicinava a Gi-hun con un sorriso enigmatico. "Non capisci ancora che tutto quello che sto facendo è per farci vincere? O è forse che ti fa paura vedere gli altri avvicinarsi a me?"

Nel frattempo, Gi-hun si trovava di fronte alla 120, che notò il suo stato d'animo. La 120 lo osservò con attenzione, poi disse, con una calma inquietante:

"Sei geloso, Gi-hun."

Le parole la colpirono come un pugno. "Che?" rispose, cercando di mascherare la sorpresa.

"Non riesci a nasconderlo. La tua rabbia, la tua frustrazione, la tua gelosia... tutto quello che provi per lui. E non è solo per il gioco, lo sai, vero?"

Gi-hun rimase in silenzio per qualche istante. Non riusciva a negarlo. La 120 aveva ragione. Era geloso.