Non so perché ma passò un' altra settimana e quello che dissi ad Harry fu il nulla, totalmente. Non ne avevo assolutamente il coraggio, fino a quando una sera mi decisi seriamente di dirgli cosa stesse succedendo. In parte, Marie mi spronò a dirglielo perché ovviamente meritava di saperlo, così lo feci.

Quando tornò a casa era dopo pranzo, non aveva più turni quel giorno, così dopo essere andata davvero sulle lunghe, come ad esempio, facendo pulizie in casa, o la lavatrice, o cucinare anche per il natale del 2020, glielo dissi.
Eravamo in camera nostra, distesi sul letto, parlavamo di come fosse andata la giornata e dell' imminente compleanno di Marie che sarebbe stato solo la settimana dopo.

Così, ad un tratto, mettendoci tutta me stessa gli dissi le classiche e semplici due parole, parole che spiegavano tutto 'sono incinta'.

La sua reazione, devo dire, non me l'aspettavo minimamente, infatti ne sono tutt' ora sorpresa, ma soprattutto felice.

Dopo qualche secondo di silenzio un sorriso comparve sul suo volto, un grande sorriso che mostrò le sue incredibili fossette, poi si buttò letteralmente su di me iniziando a baciarmi. Ricordo ancora le sue parole, come se fosse successo ieri.

' Diventerò padre, porca puttana. ' Il classico Harry, direi.

Fui davvero felice della sua reazione, e quasi mi maledii per non averglielo detto giorni prima a causa delle mie stupide paranoie.

Ma, ad ogni modo, le cose andarono bene. La notizia venne detta anche agli altri ragazzi, al compleanno di Marie, e tutti ne furono pienamente felici, tanto quanto noi. Lo dissi a tutti, eccetto che a mia madre. Non me la sentivo di dirglielo.

Arrivai al quarto mese, e le cose andarono molto più che bene, la mia salute era a posto e la nostra vita andava avanti ancora meglio di prima.

Il mio lavoro andò a gonfie vele, dal controllare i lavori dei vari autori iniziai a darne per ognuno il mio parere personale fino ad arrivare ad essere una piccola scrittrice.

Non avrei mai pensato di poterlo essere, di poter fare qualcosa che non avrei nemmeno mai immaginato. Eppure, accadde. Iniziai con qualche bozzetta, un' occhiata veniva data dal mio datore di lavoro, un uomo rispettoso e molto bravo nel suo lavoro. E che dire, gli piacquero i miei scritti e decise di farmi lavorare su quel campo, per migliorare la mia scrittura e perché no, anche scriverci un vero e proprio libro da pubblicare in futuro.

Mi ci impegnai davvero tanto, misi tutta me stessa in quel lavoro.

Ma, come si potrebbe tranquillamente immaginare, adorato fratellino mio, iniziai ad avere vere e dolorose fitte, giorno e notte. Avevo dolori, costantemente. A lavoro, il datore di lavoro mi comprese ovviamente e mi diede il permesso di poter lavorare da casa, date le mie condizioni, così da non smettere di lavorare.

Arrivai al settimo mese di gravidanza, avevo una pancia enorme e devo dire di aver messo su parecchi chili.

Harry, devo dire, è sempre stato al mio fianco, ogni qualvolta non era a lavoro era con me a confortarmi e a non farmi mancare mai nulla.

Lo stesso era per i miei amici, per Marie, Niall, Liam e anche Louis ( è fuori città per lavoro quindi non ha fatto altro che chiamarmi per chiedermi come stessi ).

Il grande problema, che mi stressava, era non averlo detto a mia madre. Sapevo, chiaramente, che se solo gli avessi detto del bambino e che il padre era ovviamente Harry, sarebbe andata su tutte le furie. Non volevo avere una discussione con lei, ma alla fine ci pensai bene e decisi di chiamarla.

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