Capitolo 15.

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Meredith' s pov.

" Allora? Chi è questo Harry? "

Ancora non potevo credere di avere quell' uomo davanti a me. Come aveva fatto a trovarmi? E come poteva sapere del mio appartamento? Ce lo avevo da così poco tempo..

" Sai quando una persona fa una domanda dovrebbe ricevere una risposta, Meredith." Se solo avessi avuto abbastanza forza lo avrei ammazzato con le mie stesse mani.

Era, in quel momento, in piedi davanti a me con la lettera di Harry in mano tutta accartocciata. Il suo volto non era dei migliori e la paura che potesse farmi del male iniziò ad aumentare secondo dopo secondo, ad ogni passo che faceva verso di me.

" Okay, ti sei mangiata la lingua, ho capito. Allora ti consiglio di sederti, perché adesso sarò io quello a parlare." Mi prese per un braccio e mi trascinò con forza verso la sedia in cui era seduto lui solo poco prima, quando entrai da quella porta. Mi fece sedere con forza, poi si piegò inginocchiandosi e posando lo sguardo su tutto il mio corpo per poi fermarlo sui miei occhi.

" Cos'hai che non va? Alla fine io e te stavamo bene, anche se in modo strano. " Posò una mano sulle mie ginocchia. Mi spostai immediatamente scostando la gamba dal suo tocco.

" Eppure, mi rattrista usare un verbo al passato, quando si tratta di te, perché alla fine come ti ho detto prima io con te stavo bene, beh.. " rise leggermente scuotendo anche un po' la testa. " .. fino a quando non mi hai quasi staccato i coglioni. "

Ricordai quel momento come se fosse il giorno precedente. Ma alla fine non erano nemmeno due settimane fa.

" Sai, sarò stato anche cattivo con te nell' ultimo periodo, ma non era perché tu avessi fatto qualcosa, io ti voglio bene, Meredith.. " Si alzò poco fino ad arrivare con il suo sguardo parallelo al mio.

Abbassai lo sguardo non riuscendo a reggere il suo. Era fin troppo agghiacciante.

" ..voglio avere una seconda possibilità, okay? " Scossi immediatamente la testa. No, lui non poteva più far parte della mia vita, non poteva irrompere e chiedermi una cosa del genere.

" Perché no? Sei occupata ora? " Lo guardai per un secondo per poi scostarmi e alzarmi andando verso la porta.

" H-ho bisogno che tu vada via. " Dissi cacciando il coraggio che in quel momento non sembrava esistere. Perché mi incuteva così tanto timore?

" Cosa? Non puoi cacciarmi, Meredith. Tu hai bisogno di me. " Disse alzando leggermente le voce. Sobbalzai leggermente.

Dal momento in cui mi mise le mani addosso in quel modo, il giorno in cui tornò completamente sbronzo, capii di avere paura di lui e soprattutto capii di avere paura che tutto ciò che accadde settimane fa potesse accadere anche in quel momento.

" Meredith, dai.. adesso hai la testa confusa. Sei da sola, e non capisci bene cosa fare. Ma io sono quiz torniamo indietro, a Holmes Chapel, dai." Si avvicinò rapidamente a me posando la sua mano sul mio volto.

Indietreggiai a causa di quello schifoso tocco, e con lo sguardo seguii il suo che sembrò mutare totalmente.

" Senti, ho fatto il bravo fino ad' ora. Okay? Te ne sei andata tirandomi un calcio sui coglioni e non sono riuscita a trovarti fino ad ora. Adesso sono qui e voglio portarti con me perché tu appartieni a me." Disse alzando la voce e bloccandomi. La mia schiena aderì al muro e il suo corpo fece come porta impedendomi di scappare.

" N-non posso. "

" Devi venire via con me, Meredith. Devi ascoltarmi altrimenti qui io faccio un casino. E mi conosci. " Il suo sguardo era così freddo, così agghiacciante che quasi mi convinse.

Saved 2. || Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora