Tatuaggio

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Come ogni mattina, da quando ero in questo quartiere di Londra, mi svegliavo alle 8. Mi vestivo con la mia solita uniforme e pulivo la stanza.
Siccome i Signori Obelion non c'erano dovevo aspettare le 9:15, perché Ariel voleva svegliata a quell'ora.
Nel frattempo scesi in cucina e parlai un po' con i miei compagni.
Eravamo 3 in tutto.
Io, Wanda e Josh.
Wanda era una signora anziana e lavorava in quella casa da anni così da poter constatare come me, e forse più di me, il cambiamento di Ariel.
Lei mi ha spiegato che da piccola era la bambina più dolce del mondo e che era più affezionata a lei che alla sua vera mamma. Per questo veniva sempre sgridata.
Wanda ci è rimasta molto male quando ha iniziato a cambiare e ha sofferto molto quando ha ammesso che iniziava a non sopportarla più.
Josh è un uomo che ha più o meno la stessa età del Signore Obelion.
Lui ha iniziato a lavorare là insieme a lei e anche lui era innamorato della piccola Ariel ma dall'adolescenza in poi ha iniziato a provare un forte sentimento d'odio nei suoi confronti.
"Luke ti faccio un po' di latte caldo?" Mi chiese Wanda quando mi sedetti davanti il tavolo.
"No no. Grazie oggi non ho fame"
"Attento ragazzo sono le 9:05" rispose Josh sistemandosi la cravatta ridendo.
"Sisi... Fammi respirare un po' "
Si misero a ridere.
"Mi dai un bicchiere d'acqua per favore?" Chiesi a Wanda.
"Volentieri" rispose con un gran sorriso.
Bevvi un po' e mi preparai a svegliare quell'essere.
Mi avvicinai alla porta e bussai.
"Signorina. Sono le 9:15. Vuole la colazione a letto o scende giù?" Chiesi.
"Scendo!" Rispose da dentro e sembrava abbastanza sveglia.
"Ok allora preparo giù"
Scesi le scale.
"Mi dispiace scende giù"
Josh fece una faccia stanca mentre Wanda continuò ad avere un sorriso.
"Come mai sorridi?"
"Non lo so" rispose.
Dopo cinque minuti scese.
"Cavolo!" Esclamai.
Aveva ancora il pigiama.
Faceva un freddo cane fuori ma i riscaldamenti in casa funzionavano abbastanza bene per far sembrare che fosse estate.
Infatti... Il suo pigiama era: un pantaloncino lilla che le copriva a malapena fino sotto il sedere e una canottiera lilla e bianca a bratelle sottili.
Ed ero pronto a scommettere che non aveva il reggiseno sotto...
Certo era quello che era... Ma ero pur sempre un ragazzo.
"Lukino hai detto qualcosa?" Rispose con un sorrisetto. Si avvicinò a me e si sedette vicino al posto che avevo lasciato un attimo prima.
"No... Nulla... Le porto la colazione"
Nel frattempo che io lasciai la cucina, Wanda e Josh le diedero il buongiorno e lei rispose.
Tornai e le porsi il piatto.
Lei lo guardò poi alzò la testa.
"Cosa è?" Disse inarcando una sopracciglia.
"Pancake con Nutella Signorina" risposi come se stessi sull'attenti.
"Non lo voglio"
"Ma non è il vostro piatto preferito? Ieri lo avete mangiato"
"Luke..." Mi fissò dritto negli occhi "Pur che sia il mio piatto preferito non vuol dire che devo mangiarlo sempre" disse come se lo stesse spiegando ad un bambino di 4 anni. "E poi Luke..." Si alzò e si avvicinò a me "Tu mi vuoi grassa?" Finì premendomi con il dito sul petto mentre continuava fissarmi negli occhi.
"No... Ovvio che no..."
"Ecco. Bravo" ecco lo rifece. Sorrise come per premiare il suo cagnolino. "Mangialo tu"
"Eh?"
"Siediti"
"Non posso"
"Dai Luke... Siediti"
"Davvero... Non posso"
"Luke i miei non ci sono e ti sto dicendo di sederti" il suo sguardo si fece serio e non ci ripensai due volte prima di sedermi.
Mi sorrise poi si voltò.
"A proposito dei suoi. Domani dovrebbero essere a casa"
Il suo sorriso scomparì e assunse un'espressione vuota. I suoi occhi si persero nel vuoto e abbassò la testa.
"Signorina?" La chiamai.
Anche Ariel temeva i suoi genitori o forse... Li odiava anche lei.
"WANDA!" Chiamò dopo essersi ripresa e lei corse subito.
"Sì Signorina?"
"Fammi del tè caldo"
"Subito"
"Gr..." Stava per ringraziarla ma si zittì dopo aver pronunciato le due lettere.
Wanda la guardò stupita e con la sua gentilezza le fece un sorriso come se fosse orgogliosa di lei.
Ariel strinsi i pugni poi si voltò verso me.
"Luke... Mangia... So che hai fame"
"Veramente no" sorrisi nervosamente.
"Umh... Ok..." Rispose e rispostò lo sguardo.
Josh le portò il tè e rimase lì davanti.
"Quindi i miei domani saranno qua"
Io annuii e lei bevve un sorso di tè.
Wanda nel frattempo spuntò dalla porta con il contenitore dello zucchero preoccupata. Le vidi scendere dalla fronte delle gocce di sudore.
La risposta a quel che vidi arrivò subito dopo.
Ariel fece una faccia disgustata, posò il bicchiere e ,agitando le mani, fece cadere la tazza sui pantaloni di Josh.
"Oddio scu-" stava per dire ma si bloccò.
Stava per chiedere scusa?! Sembrava un sogno che svanì subito.
"C-Cioè... St-Sta attento! O-Odio il tè amaro cavolo!" Balbettò e si alzò di scatto.
"M-Mi dispiace! Io... Io lo stavo per mettere ma..." Cercò di spiegarsi Wanda.
"OH STA' ZITTA!" Urlò e lì mi sentii in dovere di intromettermi.
"Hey hey! Non te la prendere con lei! È solo un tè!" Cercai di difenderla.
Mi fissò spalancando gli occhi poi li chiuse e abbassò la testa.
"Ne... Ne faccio un altro..."
"No..." Disse col broncio "Non ne voglio più... Vado a farmi una doccia..."
Si respirava un'aria davvero pensate. Mi spostò e salì verso le scale bloccandosi sul sesto gradino.
"Luke..."
Mi voltai alzando le sopracciglia, lei mi fissava e aveva intorno un'aurea che le ispirava un senso di superiorità.
"Ci tieni al tuo lavoro?"
Deglutii e annuii. Non ci tenevo a dire la verità ma diciamo più che mi serviva.
E poi...
Aveva uno sguardo così freddo che mi inquietava paura.
"Bene... Portami le asciugamani su, sai quale sono le mie vero?"
Annuii un'altra volta.
Lei sparì sulle scale e io mi voltai sospirando e appoggiando le mani sul tavolo.
"Oh... Luke... Non serviva che mi proteggessi... Scusa" disse Wanda.
"Sì che serviva" continuai.
"No! Se lo dice ai suoi siamo rovinati"
"Non lo dirà" risposi sicuro.
"E tu come lo sai?"
Sinceramente... Non lo sapevo... Ma confidavo nell'intelligenza di quella ragazza.
"Mi dovrei cambiare" disse Josh e noi ridemmo.
"Comunque non trovate sia strana?" Continuò.
In effetti l'avevo notato anche io...
"Sarà" dissi "ora è meglio che vado... Prima che urli"
"Okok" dissero all'unisono.
Andai a prendere le asciugamani e corsi da Ariel. Mi soffermai davanti alla porta e notai che era semichiusa.
Ora...
Non è che io volessi sbirciare! Non ne sono il tipo ma... Mi venne spontaneo farlo.
La vidi di spalle mentre si cacciava la maglietta e metteva a nudo la sua perfetta schiena ma restai a bocca aperta quando il mio sguardo si posò sopra il fianco destro.
Non credevo ai miei occhi... Mi diedi uno schiaffo ma era ancora là.

Ariel la figlia perfetta dei signori Obelion aveva un tatuaggio.

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