23 - Stop trying to always control everything. You have to let you go...

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«Pronto? Sono Andrew Clark, lasciate un messaggio in segreteria che se mi va ascolterò», cita la sua voce prima di scoppiare con una risata nasale.

Pendere in giro la gente penso che sia il suo sport preferito. È possibile che ogni volta che mi serve urgentemente questo bastardo sparisce dalla faccia della terra? Chiudo di nuovo la chiamata dopo aver pronunciato un 'coglione' che se avrà voglia ascolterà e butto il telefono sul letto.

Non lo vedo dalla gara che abbiamo fatto al centro commerciale, dal suo quasi presunto attacco di panico.

Non pensavo che avesse paura della velocità, sarà dovuto da qualche trauma?

Mi mordicchio ansiosa la pellicina del mio pollice e annaspo dolorante quando inizia a fuoriuscire del sangue rosso da essa.
È se è accaduto qualcosa?

Mentre l'ansia inizia a prendere il sopravvento, la !notifica del mio telefono si propaga di nuovo all'interno della stanza facendomi sobbalzare.

Mi butto a capofitto sul letto, afferrando con la mano il telefono e vado direttamente nei messaggi.

Andrew

Cosa vuoi?

Faccio un espressione sorpresa quando leggo quel messaggio. Ha anche il coraggio di dirmi questo? Si è per caso dimenticato che lui è il mio autista e deve essere sempre disponibile?

ma dove diavolo sei finito?
ti ricordo che avevo un appuntamento

Sono impegnato.

Andrew, guarda che è il tuo lavoro

Ora non posso.
Che appuntamento avevi?🙄

devo andare in azienda siccome i miei non torneranno prima di ottobre

Meglio, più ferie per me.😂

Ringhio esasperata quando leggo l'ultimo messaggio

Andrew, ti prego

Sembro patetica a supplicare così il ragazzo che più odio al mondo ma devo farlo per forza siccome Jane, la segretaria dei miei genitori mi ha chiesto urgentemente di recarmi in azienda. La cosa mi risulta molto sospetta, Damon è l'erede dell'azienda ed è lui che deve occuparsene, non io.

Che rottura di coglioni che sei, lo sai?
Arrivo tra mezz'ora Iris.

Roteo gli occhi a quel nomignolo e inizio a scrivere velocemente un altro messaggio.

tra venti minuti ti voglio qui

Facciamo trentacinque minuti, siccome sto
litigando con una rompicoglioni impaziente.

Ce l'ha con me?
Subito un altro messaggio arriva da parte sua.

E sì, prima che tu te lo chieda, la rompicoglioni sei tu.

Ma va al diavolo!



Il viaggio in macchina è così silenzioso che l'unico rumore che si può udire, oltre le macchine che passano accanto a noi, è il nostro respiro.

Da quel bacio è cambiato tutto.
Qualunque cosa si era instaurata tra noi due è stata spazzata via dal vento per colpa sua.
Avevo fatto qualcosa di sbagliato?
Ho sbagliato a baciarlo così subito?
Non dovevo proprio scendere quel giorno a casa sua per farmi aggiustare gli occhiali, insomma potevo comprarne altri venti paia.

Wicked GameWhere stories live. Discover now