Mi svegliai disturbata dalla sveglia che suonava interrottamente, soffocati un grugnico col cuscino e dopo che la sveglia riniziò a suonare mi allungai verso di essa e con molta eleganza e fine la scaraventai verso la porta.
-Buongiorno anche a te mocciosa-
Alzai di scatto il viso dal cuscino e mettendo bene a fuoco notai una sagoma appoggiata sullo stipide della porta.
-Cosa diamine vuoi!-
Brontolai ringirandomi tra le coperte.
Dicerto non avevo intenzione di iniziare la giornata con una discussione, soprattutto di prima mattina, ancora assonnata, e con quel pallone gonfiato.-Uhhh vedo che qualcuno oggi si è svegliato di pessimo umore...-
Okay Rose respira... sono solo le... che diamine di ore sono!
-Che ore sono?!-
-Cioè?-
-Dimmi che cazzo di ore sono!-
-Le sette e mezza-
Mi alzai di scatto dal letto e per poco non inciampai sui miei stessi passi.
-Perché cavolo non me lhai detto prima, sono in ritardo per scuola!-
Iniziai a raccogliere dei vestiti e corsi verso il bagno quando la sua risata mi bloccò.
-Che c'è tanto da ridere?-
Sbottai ritrovando a far svolazzare i miei vestiti per l'aria.
-Oh nulla... pensavo che Max te l'avesse detto-
-Cosa mi doveva dire Max?-
-Oggi c'è assemblea bellezza-
Un ciuffo biondo spuntò da dietro le sue spalle.
-In che senso assemblea?-
Guardai perplessa Lucas non badando nel mentre a Justin che si era già buttato sul mio letto.
-Cosa c'è da capire? Semplicemente oggi non c'è scuola-
-Uhhh che bel pigiama dove lo hai comprato?-
La voce di Justin mi fece ritornare in me, scollai la faccia, levandomi quell'espressione ebete che si era formata e lo guardai accigliato.
Vidi la mia figura allo specchio alla mia destra e vidi una me con capelli arruffati, la faccia con ancora l'impronta del cuscino stampata e il mio pigiama, ma il pezzo forte è il pigiama... un canotta a bretelle piccole con sopra stampata la faccia di Omer simpson che esultava con attorno delle ciambelle e un grazioso pantaloncino ricoperto di ciambelle e dei piccoli Omer che le mangiano.Come risposta lanciai i vestiti sulla scrivania e mi buttai a letto, facendo scansare Justin, e mi ricoprii il volto con le lenzuola.
-Cosa ho detto di male...?-
Chiese Justin non capendo la mia reazione.
-Nulla semplicemente qui abbiamo una pesa culo, vi avevo avvisati che non si sarebbe mai alzata appena gli dicevamo che scuola non c'era!-
Mi scoprii un occhio solo non capendo a chi si riferiva Lucas essendo che nella stanza c'eravamo solo io lui e un Justin che abbracciava un mio peluche.
Ma non ci volle molto che la mia stanza si affollò, ritrovandomi le mie amiche sorridenti ai piedi del letto e un gruppo di ragazzi a me familiari e che in quell'istante avrei ammazzato solo se mi avessero strappato dal letto, avvicinarsi a me con un sorriso maligno.-Che cos'è quel sorriso? Che volete?-
Chiesi cercando di criptare le loro mosse. Mi ritrovai accerchiata dai miei amici e il loro sorrisetto mi stava iniziando a preoccupare.
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Fratelli? No fratellastri
ספרות נוערRose Clarens è una ragazza di appena sedici anni, la sua vita viene completamente sconvolta dalla morte della madre. Un giudice prestabilisce che Rose dovrà andare a vivere da suo padre fino al raggiungimento di un età che le consente di prendersi...