Dei raggi solari penetrarono nella stanza, iniziando a riscaldarmi il viso e come diceva sempre la mamma "Un piacevole fastidio", aprii lentamente gli occhi, cercando di ambientarmi a questa forte luce. Allungai le braccia per stiracchiarmi quando andai a sbattatere contro la ringhiera del letto, mi guardai addosso, rendendomi conto di indossare il pigiama.
Non mi ricordo di essere salita e cambiata, forse ero troppo stanca della giornata al centro commerciale.
Mi trascinai fuori dal letto, per andare a fare colazione. Una volta arrivata in cucina mi ritrovai davanti una chioma bionda tutta scompigliata.
-Buongiorno-
Dissi sbadigliando avviandomi verso il frigo per prendere unn bicchiere di acqua.
-Buongiorno anche a te dormigliona-
Il sorriso di Max si allargò vedendo lo stato in cui mi trovavo, Capelli arruffati, rimmel colato e con indosso una maglietta che mi copriva fino le ginocchia. Potevevano semplicemente scambiarmi per una appena evasa da un manicomio.
-Grazie per avermi svegliata in macchina, per quanto ero stanca nemmeno me lo ricordo-
Dissi afferrando una mela per poi accomodarmi su uno dei sgabelli.
-non ti ho svegliata io-
Per poco non mi strozzai con il succo della mela.
-E chi è stato?-
Spero che non dica quel nome... Dio ti prego fa che non dica quel nome...
-Lucas-
Come non detto... Grazie Dio anche io ti voglio bene.
Max si sedette accanto a me, mentre mi faceva cenno se volevo un pò di caffè.
-Si grazie, in che senso è stato Lucas?-
-Nel senso che ti stavo per svegliare io ma lui mi ha detto che lo avrebbe fatto lui, quindi penso che sia stato lui a svegliarti-
Bevvi un sorso di caffè cercando di ricordare il preciso istante in cui mi abbia svegliata.
-Ah va bene...-
Finii la mia colazione in silenzio, per poi alzarmi lentamente e andare verso la mia stanza, ma quando mi ritrovai davanti a quella di Lucas mi bloccai.
Lo dovrei ringraziare?
Ma si che sarà mai... alla fine è stato gentile a svegliarmi no?
Però mi viene in mente solo questo di gentile, alla fine è stato uno stronzo in questi due giorni, perchè mai dovrei ringraziarlo...
Ma nemmeno il tempo di decidere che il mio corpo fece come gli pare e mi ritrovai a bussare sulla porta per poi sentire una voce invitarmi ad entrare.
-Avanti!-
Aprii la porta lentamente trovandomi in una stanza semi buia con una chioma castana sdraiata sul letto con le cuffie alle orecchie.
-Cosa vuoi mocciosa?-
Il suo sorriso mi mise in imbarazzo e cercai di guardare altrove.
-Grazie di avermi sveglita in macchina-
Sentii la tensione sciogliersi e contraccambiai il sorriso.
-Figurati, vieni un attimo qui che ti devo dire una cosa-
Disse battendo la mano sulle lenzuola, mi avvicinai lentamente.
-Cosa vuo... Ahhh-
Urlai ritrovandomi improvvisamente sdraiata sul letto con lui a cavalcioni su di me.
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Fratelli? No fratellastri
Teen FictionRose Clarens è una ragazza di appena sedici anni, la sua vita viene completamente sconvolta dalla morte della madre. Un giudice prestabilisce che Rose dovrà andare a vivere da suo padre fino al raggiungimento di un età che le consente di prendersi...