MANNARI E DRAGHI

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Banalmente qualcuno potrebbe pensare che un gruppo formato da 13 Nani, una Mezz'elfa, due Maghi e un Hobbit potrebbe viaggiare in relativa sicurezza durante un viaggio lungo e sconsigliato. Ovviamente nessuno in questo mondo è al sicuro viaggiando con l'idea di riprendersi Erebor a quanto pare.

Dopo giorni di tranquillità Bilbo Baggins era sdraiato nell'erba a ascoltare una storiella raccontata da Bofur insieme a Auradan quando sentì le proprie orecchie muoversi sull'attenti al suono terribile di un ululato, la cosa peggiore era che non suonava lontano abbastanza da poterlo ignorare. Tutti lo avevano pensato mentre scattavano in piedi brandendo le loro armi, guardando in ogni direzione e sperando che il silenzio che li aveva circondati restasse tale, sapevano per abitudine che ovviamente era troppo sperare in questo. Una grossa bestia canina spuntò all'improvviso dagli alberi, più grossa di un lupo notò subito il povero Bilbo, caricando il gruppo con ferocia. Kili fu il primo a colpirlo con un una freccia, facendo inciampare il mannaro nella sua corsa e rotolando a terra, dove venne colpito in testa dalla mazza di Dualin senza esitazione.

Thorin tolse la freccia del nipote dal corpo della bestia, preoccupato di quanto questo significasse "Un Mannaro ricognitore! Vuol dire che ne arriveranno altri a breve" Fece un passo indietro quando il Mago Grigio gli si avvicinò con fretta "A chi altro hai detto di questa ricerca?" "A nessuno-" "A chi l'hai detto!?" "A nessuno lo giuro!" Thorin guardò Auradan per un secondo, per quanto non le piacesse la presenza di un elfo nella Compagnia poteva facilmente dire che lei non avrebbe lavorato con gli orhi, normalmente sarebbe stato più sospettoso ma lei aveva mostrato una natura tutta sua e come se non bastasse avrebbe dovuto trovare i suoi fratelli proprio in queste zone,era preoccupata, sorprendentemente Thorin si ritrovò a dare un piccolo pegno di fiducia sul fatto che lei non c'entrasse con questo; tornò a guardare il mago "Gandalf, cosa succede?" "Ti stanno dando la caccia.. Dobbiamo muoverci subito" "Sono più veloci di noi come facciamo a sfuggire?" Alcuni si fecero la stessa domanda mentre facevano le valige velocemente e iniziavano a muoversi, sentendo altri ululati arrivare da sempre più vicino "Li depisterò io! Non ci vorrà molto prima che vengano fermati del tutto secondo i miei calcoli!" Disse emozionato Radagast, confondendo i Nani mentre faceva l'occhiolino a Auradan e partiva sulla sua slitta trainata dai grossi conigli, non lasciando tempo a nessuno per fare domande mentre urlava "SEGUITE QUELLA GAZZA!"

Era strano a dir poco: Radagast veniva inseguito dal branco di Orchi Esploratori e potevano vederlo passare fra le valli e le collinette della zona mentre correvano senza fermarsi, stavano seguendo Gandalf e mentre si nascondevano dietro alcuni massi Thorin chiese "Dove ci stai portando?" Ma non ottenne risposta oltre una breve occhiata da parte del Mago, tornando presto a muoversi con la strada libera "Non dovremmo seguire la gazza come ci ha detto Radagast?" Chiese Balin un pò confuso dai movimenti dei due Maghi, Gandalf stesso era confuso dalle affermazioni del suo amico bruno.. per ora aveva mantenuto la strada che conosceva per condurli al passaggio segreto degli Elfi,solo Auradan lo aveva riconosciuto ma fortunatamente, invece di commentarlo davanti al gruppo di nani , diede solo un'occhiata di giudizio a Gandalf restando silenziosa e vagamente preoccupata, guardando spesso il cielo, cosa che iniziò a insospettire il Mago.

Erano a metà strada quando la gazza piombò sulla spalla di Thorin prima di volare leggiadra in alto, facendo sobbalzare il nano che quasi inciampò. Trattenuto da Fili e Dualin lì vicini alzò lo sguardo verso l'uccello colpevole di- Thorin si bloccò come alcuni altri: Perchè il cielo era nuvoloso? C'era il sole fino a pochi minuti prima giusto?

La gazza volò in cerchio su un punto aperto di pianura, Gandalf la guardò in contemplazione "Non dobbiamo veramente seguirla spero! Saremmo in piena vista lì!" Si lamentò Gloin, gli altri annuirono sostenendo il suo punto, ma il mago non ascoltava osservando il volatile come se potesse rispondere alla sua confusione.. e la gazza, chiaramente scontenta della loro lentezza nel prendere decisioni , volò dritta verso Auradan per strattonare brevemente la sua treccia mentre si allontanava nuovamente in volo, facendo il giro per tornare nello spazio aperto "Ma cosa fa ??" Chiese Bilbo totalmente perso mentre in lontananza notavano Radagast che gli faceva un gesto frenetico con il braccio in aria, urlando qualcosa che non sentivano da lì , dirigendosi fuori dagli alberi e dritto al punto su cui volava la gazza , il volatile aveva iniziato a emettere strilli di avvertimento, Auradan fece qualche passo in avanti , uscendo dal loro nascondiglio "Signorina Auradan torni qui!" Si preoccupò subito Dori, ma lei guardò Radagast in lontananza, fermo sotto l'uccello che volava in cerchio in cielo "Vuole che andiamo là.. vuole che corriamo subito là per sicurezza!" Disse la mezz'elfa guardando la Compagnia di Thorin, Bilbo e Gandalf. Balin fece per dire qualcosa riguardo gli orchi in avvicinamento ma lei iniziò a correre senza rimorsi nella pianura, verso il Mago Bruno . Gandalf vedendo questo urlò ai nani di muoversi! Non dovevano restare indietro!

Con enorme riluttanza i nani e lo hobbit seguirono di corsa la mezza elfa verso il collega del Grigio Pellegrino, Thorin come tutti i suoi compari si fermò in posizione d'attacco, sapendo che in breve gli orchi e il loro gruppo di mannari sarebbero arrivati dagli alberi a circa 200 metri di distanza da loro "Nori, Bifur, Gloin! Cosa fate fermi lì!?" I tre erano fermi a metà fra il nascondiglio dietro le rocce e il punto sorvolato dalla gazza dove erano ormai radunati gli altri, bloccati nell'indecisione "Questa è pazzia! Non possiamo fermare un gruppo così grande di loro!" Disse Nori, scontento di essere così allo scoperto. "Sciocchi muovetevi subito!" Urlò loro Radagast, gli orchi uscirono dagli alberi in quel momento, cavalcando verso il gruppo con urla di insulti in Lingua Nera.

Thorin aveva schierato i suoi pronto a combattere con tutto ciò che aveva, la mezz'elfa era al fianco suo e del Mago, tenendo dietro di se Bilbo e il mago bruno che osservava il cielo in attesa come un ammattito.

E il cielo fu invaso da un ruggito assordante, seguito da un altro.

Non una sola anima lì presente non tremò, cogliendo la natura dietro il forte suono. Auradan ,come tutti gli altri , si gettò subito a terra per istinto sentendo il calore e notando l'improvvisa luce in arrivo alle loro spalle. Una folata di vento e un lampo di luminosità dopo il gruppo aprì gli occhi guardando in avanti dove il branco di orchi e le loro cavalcature bruciavano vivi , le loro urla di agonia erano sovrastate dal richiamo della gazza ladra e dai ruggiti di non uno ma due draghi nel cielo, nascosti a metà fra le nubi mentre sotto di loro la pianura ardeva. "PER DURIN, SIAMO FINITI!" Scoppiò il panico nel gruppo mentre tentavano di alzarsi su gambe traballanti e indietreggiare, non riuscivano a staccare gli occhi dalle ombre fra le nuvole sopra di loro.

Auradan guardò con terrore mentre una delle due figure faceva in giro uscendò dalle nuvole, la testa puntava a Nori, Bifur e Gloin che erano rimasti indietro sulla loro strada a metà "NO!" E iniziò a correre verso di loro senza ascoltare il richiamo impaurito della Compagnia alle sue spalle. Solo Radagast si fece avanti a tutti per guardare la scena senza gridare.

Il drago era una viverna dalle scaglie rosso-violacee grande quanto una grossa taverna a due piani! i suoi occhi erano di un luminoso e freddo argento concentrati sui nati, atterrò a poca distanza dal trio facendoli cadere per il tremore nel terreno e aumentando le fiamme a suo lato a causa del movimento delle ali. Iniziò a avvicinarsi come un gatto che gioca col topo. Nel momento in cui il suo collo serpentino scattò in avanti con le fauci spalancate , il trio pensò di aver terminato la propria vita. I Valar avevano altri piani.

"NO! LORO SONO CON ME!" Urlò all'improvviso la voce di Auradan ,più seria e autoritaria di quanto l'avessero mai sentita nei giorni precedenti a questo, parandosi davanti ai tre nani a terra e spalancando le braccia. I denti del drago si fermarono a pochi centimentri da lei prima di tirarsi indietro a guardarla come se fosse stato personalmente offeso "Arno! Ho detto no. Non ci pensare nemmeno!" Continuò a dire mentre si piegava a destra e a sinistra per bloccare la testa del drago dalla traiettoria del trio dietro di lei. La Compagnia guardava scioccata la scena mentre Radagast osava avvicinarsi un pò; dopo un paio di minuti a giocare con la pazienza della mezz'elfa il drago posò semplicemente la punta del muso contro il suo busto, Auradan sospirò senza fiato iniziando a dare carezze al drago per tenerlo ulteriormente rilassato e calmo "Arno. Che pensavi di combinare? Mh? Arno, guardami" Poteva sentire i Nani spostarsi dietro di lei, invitati a raggiungere il gruppo metre riuscivano, lei si inginocchiò lentamente a terra parlando calma al drago "Dov'è tuo fratello? Mh? Dov'è notro fratello ?" Proprio ora, l'altro drago scelse di scendere a terra , in mezzo alle fiamme che ancora bruciavano la piccola zona della pianura.

Thorin poteva solo guardare con orrore come entrambi i draghi gli ricordavano il tremendo passato di Erebor, ma questo altro drago appena atterrato aveva gli occhi dorati come fuoco e le sue scaglie erano rosso scuro e oro, era terribilmente simile a Smaug quando attaccò la loro casa, un drago giovane e pieno di forze .. Ma questo si avvicinò semplicemente a Auradan per ispezionarla insieme al gemello color vinaccia, dopo aver guardato il gruppo con indifferenza e aver annusato brevemente il Mago Bruno.

Qualcuno era svenuto, Dori. Nessuno lo biasimava.

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⏰ Last updated: May 12 ⏰

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FIORI E FIAMMEWhere stories live. Discover now