PEREDHIL

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Era il 2941...2940?
42 forse??..
Auradan non ne era più sicura, aveva un po' perso la presa sul passare del tempo, non era nemmeno la prima volta che le capitava distratta com'era. Essere una mezz'elfa portava anche a questo dopotutto, il tempo passava e lei a volte non se ne accorgeva per un po' fino a quando qualcuno che conosceva non era cambiato o sparito..Quando era nata le fu difficile adattarsi all'inizio, suo padre non cambiava mai mentre sua madre giorno dopo giorno le sembrava come mutare davanti i suoi occhi, certo apprendere che lui fosse un elfo e lei una donna umana non le aveva fornito molte spiegazioni all'epoca. Fu solo tempo dopo che iniziò a capire come il tempo si comportava diversamente con le varie razze della Terra di Mezzo, come c'era chi sarebbe andato avanti per millenni o più e chi appena qualche secolo se non meno; Auradan si era ritrovata a vivere solo col padre piuttosto presto dopo che sua madre fu presa dalla Morte dopo mesi di malattia, e presto fu da sola quando suo padre, visibilmente distrutto da tempo dalla perdita dell'amata, la lasciò una notte durante un attacco di orchi.
Aveva appena una ventina di anni quando accadde, praticamente una bimba per gli standard elfici, e suo padre soffriva da tempo.. lei lo poteva facilmente notare ogni giorno che passava il modo in cui la vita per lui era divenuta dura a causa della morte della moglie, era rimasto per lei facendo il possibile per proteggerla come un buon padre, purtroppo durante quel fatidico attacco il destino decise che ora di separarli. Lui morì lasciandole solo un breve arco di tempo per fuggire e mettersi in salvo, era stata comunque raggiunta da uno di loro e quella fu la prima volta che si ritrovò con una lama in mano e il bisogno di uccidere un nemico per sopravvivere. Un inizio un pò deprimente ma reale: la vita che ti sfida.

Oggi questi ricordi erano lontani più che mai, una piccola memoria persa nel tempo, Auradan aveva passato secoli badando a se stessa in modo eccellente, conoscendo persone diverse fra gli uomini, pochi elfi e occasionalmente anche qualche nano e ognuno di loro aveva avuto un piccolo impatto su di lei, aveva imparato cose nuove un po' ovunque e da chiunque, dopotutto aveva tempo; era maggiormente legata alla razza degli uomini quando si trattava di socializzare per vendere o comprare o semplicemente conoscere qualcuno con cui parlare per appena qualche ora, ma come ben sapeva essi erano mortali e spesso invecchiavano, cambiavano o morivano troppo velocemente per lei, così spaventata dalla perdita e dal creare legami non lo poteva sopportare ed era uno dei motivi per cui prese a vivere da sola piuttosto che unirsi a altri elfi.
Meno legami creava, meno sarebbe rimasta ferita si diceva all'inizio.
Aveva scelto l'immortalità per varie scelte fatte nella sua testa ma ancora doveva abituarsi a volte, sapere che ora avrebbe continuato ad andare avanti la spronava e la bloccava alla stessa maniera. Ma uno deve crescere, farsi coraggio e prendere decisioni, e così lei fece. Le andava bene la sua vita dunque, era scesa a patti con essa col tempo e passò vari anni da sola prima di trovare loro: due gemelli. Erano appena dei bambini quando li trovò, due fratelli diversi da ogni cosa che avesse mai conosciuto e che all'inizio l'avevano lasciata con la paura addosso, ma erano piccoli e visto il modo in cui apparivano sapeva che non avrebbero mai conosciuto pace, il loro aspetto o semplicemente i loro modi di fare e la loro mente già troppo acuta non avrebbe portato benevolenza da parte di nessuno sapeva lei, così contro ogni buon senso si fece coraggio e giorno dopo giorno li avvicinò fino a quando li prese con sé .
Non ci volle molto in realtà per farsi rubare l'affetto dai due, forse avrebbe dovuto aspettarselo, forse era solo magia e l'avevano soggiogata, o forse no..ma lei non li avrebbe lasciati soli e li accettò tanto quanto loro accettarono lei.

Nel primo periodo credeva di dover fare da madre ai due, fu piuttosto felice (e anche un po' sollevata) quando capì che era più come avere dei fratelli minori ed era curiosa di vedere come sarebbe finita con loro.

Non fu più sola. .

O tranquilla per molto tempo, se qualcuno chiederà la sua opinione..

E oggi, mentre stava sdraiata all'ombra di un albero, era una di quelle giornate di calma e pace durante uno dei suoi viaggi solitari;
avrebbe dovuto sapere che non sarebbe durato a lungo.

FIORI E FIAMMETempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang