14• quando l'aria sparisce

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Valéry

" Thomas sta calmo!"
Inizio a medicargli la ferita. Quella caduta dal motorino lo ha rovinato.
" Ahia!"
" Sta fermo!"
Scuote il capo, mentre cerco di mettere del disinfettante nella caviglia.
" Ti tengo d'occhio!"
Mi fissa e continuo a vedere il buio nei suoi occhi, il terrore e la paura.
Quando l'ho visto cadere sono corsa immediatamente per vedere come stava.
" Stai bene ora?"
" Si...mi è girata solo un po' la testa. Grazie Valéry!"
" Guarirà la ferita tranquillo!"
Mi sorride, tranquillamente.
" Sai perché sono caduto?"
Lo fisso. Non gli girava la testa.
" Cosa?"
" Mi posso fidare di te?"
" Si..!"
" Sono stato usato per un esperimento da piccolo e ora ho un virus pericoloso in corpo. Si Cristal virus.
Ti prego non dirlo a nessuno!"
Lo guardo sconvolta.
" Cosa?"
" Si aumenta la rabbia e la voglia....di  uccidere!"
Mille brividi mi percorrono la schiena. In che senso un virus?
" Tranquillo Thom. Non ti tradirò!"

Una volta in classe raggiungo subito il mio banco. Rose si siede accanto a me, mi mette davanti il libro di algebra e sistema il suo giubbotto nel retro della sedia.
La vedo sconvolta.
" Come stai?"
" Bene vale perché?"
" Mi sembri sconvolta!"
" Sta tranquilla!"
Le sorrido e inizio a ripassare.
Vedo arrivare Chuck Paizer che si mette accanto a Thomas e davanti a loro si piazza Leo.
Entra il prof
" Ragazzi iniziamo che è tardi!"
Chino il capo ma brividi mi percorrono la schiena .
Vedo lo sguardo di Thom sul mio collo.
" Posso andare in bagno!"
" Vai rose!"
Rose se ne va e io rimango sola.
Osservo bene la mia matita. Inizia a tremare. Osservo il banco, che inizia a tremare a sua volta.
Il trillo continuo della campanella mi fa allarmare.
Il prof scatta in piedi
" Ragazzo calmi. C'è una scossa. Sotto i banchi sbrigatevi!"
Stavo per nascondermi fin quando non vengo attratta da una voce.
" Valéry !"
Mi sento spingere a terra e vedo Thom sopra di me.
Guardo il mio posto. Una lampada led era letteralmente sopra la mia sedia.
Mi stringe a sé come se potessi scomparire da un momento all'altro.
Finisce la scossa e ci mettiamo in fila e scappiamo.
Oltrepassiamo le porte di emergenza, ci riversiamo all esterno e raggiungiamo il cortile.
Mi giro e inizio a piangere.
" Valéry che c'è?"
Mi giro e vedo Chuck accanto a me, mentre sento le braccia di Thomas avvolgermi la vita.
" R-rose!"
" Cosa!"
Vedo Chuck che inizia a chiedermi dove fosse.
" È an-andata in bag-bagno!"
" No! Vado a salvarla!"

Chuck

Corro come un pazzo verso il bagno delle ragazze. Lei non c'è. Vedo un mucchio di cemento all interno.
La terra sotto i miei piedi comincia a tremare.
" Rose!!!!"
" C-chuck!"
La vedo bloccata sotto una trave. Rannicchiata su se stessa che piangeva
" Rose. Tranquilla andrà tutto bene ora ti libero. Tranquilla!"
Annuisce tra le lacrime. Ha l affanno. Non si muove di un centimetro.
Cerco di alzare la trave ma è troppo pesante. Cazzo!
" H-ho p-paura!"
" Tranquilla. Sei forte mia rose. "
Non voglio perderla.
Un boato spacca l aria, seguito da un urlo di rose.
I suoi singhiozzi mi fanno soffrire.
" Cazzo spostati stronza di una trave!"
Ne cade un altra e cado a terra.
Mi avvicino in fretta, ma un altra scossa più forte apre una crepa sul soffitto fino alla lampada che ci separa.
Ancora un altra scossa e crolla lo specchio e si rompono i lavandini.
" Chuck!!!!!"
Corro da lei, con tutta la forza che ho spingo via la trave.
Riesco a prenderla e la spingo.
Serrò le palpebre e trattengo il fiato.
Il boati confonde ogni cosa, tranne il battito del mio petto.
Apro gli occhi e mi ritrovo incastrato.
" Chuck!"
Mi viene incontro e riesce a liberarmi.
" Ah il braccio!"
Il rombo e le scosse scremano nel silenzio, interrotto solo dallo schianto al suolo di vetro e metallo.
La finestra!
Vedo rose tossire per la polvere del cemento.
Ancora tremante la guardo. È salva.
Guardo ingresso del bagno.
L ingresso è bloccato dal crollo dell altra trave.
Siamo chiusi. In trappola!
Mi fa sdraiare.
" Ti sei fatto male?"
" No sto bene rose. Tu?"
" Mi fa male la caviglia. Ero andata in bagno e poi è crollato tutto! Ero bloccata!"
Mi alzo un po' dolorante. Il mio braccio perde sangue.a stendo come se fosse fatta di vetro!

Rose

Mi stende e mi ispeziona ovunque.
Mi controlla le gambe
" Cazzo ti sei slogata la caviglia!"
Forse quando ero bloccata sotto la trave.
" Dobbiamo legarla aspetta!"
Tossisco per la troppa polvere.
Mi bruciano gli occhi.
Si toglie la felpa e me la poggia sotto il tallone. Il dolore pulsa e devo stringere i denti
" Fai piano!"
" Scusa Giulietta!"
Cerco di non urlare mentre la stringe.
" Non muoverti. Chiamo Leo e Thomas ci libereranno!"
Estrae il telefono e cerca il num.
" Il telefono non prende cazzo!"
" Possiamo spostare la trave?"
Mi fissa
" Certo tu con una caviglia slogata e io con un braccio sanguinante ovvioh!"
" Okay pessima idea!"
Mi si avvicina
" Sei nervosa?"
" No!"
Si avvicina di più." Sicura?"
Le sue dita mi sfiorano la caviglia provocandomi un piccolo brivido. Poi mi circondano il polso con i polpastrelli, e quel contatto mi ruba la poca aria che mi rimane.
" Perché hai i battiti accelerati?"
" Non è nulla!"
" Paura?"
" Di morire quí. Si. Tanta!"
Mi faccio piccola piccola nel suo petto.
" Usciremo da quí. Tranquilla!"
Lo guardo. È pensieroso.
" Idea. Sfruttiamo il mostro che hanno creato i tuoi!"
Lo guardo confusa.
Tira fuori una siringa stranissima. Conteneva un liquido nero. Nero come il petrolio.
" Che vuoi fare?"
" È meglio che non mi parli ora!"
Si innietta quel liquido in una vena e vedo i suoi occhi diventare bianchi come la carta con delle sfumature azzurre.
Le vene iniziano a gonfiarsi e diventare bianche!
Lo vedo correre verso la trave. L afferra e la lancia non so dove.
Davanti a noi si apre un ingresso.
" Chuck!"
Si gira e i suoi occhi mi incutono terrore.

Chuck

Non sono più io. Il suo battito mi chiama, invoca il mio nome.
Non sa che potrei ucciderla da un momento all'altro.
Si avvicina a me.
No. Perché. L odore è più forte e mi viene di infilzare le unghie nella sua pelle morbida.
" Chuck. Stai bene? Sei pallido."
Vattene
" Si apposto!"
Smettila di parlarmi. Perché continua a chiedermi come sto.
Perché non si siede.
Poggio la testa al muro e cerco di non pensare all odore, che però mi inebria le narici.

Rose

Allungo lo sguardo verso Chuck.
Tiene gli occhi chiusi, la testa poggiata alla parete. Il virus fa questo?
Ha la fronte sudata, il viso pallido.
Il petto si muove rapido.
Mi avvicino a lui trascinando la caviglia.
" Chuck!"
" Chuck!"
Sussurro ma lui non mi ascolta.
Spalanca le palpebre di colpo e investo le sue nuove iridi.
Bianche come la neve con un blu mare che si muove come una piuma che danza nell' aria. Non si distingue più l iride.
Gli sfioro il braccio.
Mi rivolge un occhiata.
" N-non avv-avvicinart!"
Tace.
Mi avvicino e gli chiedo cosa abbia.
" Chuck. Andiamo!"
" Non hai paura?"
" No.!"
" Sei come cappuccetto rosso!"
La sua risata mi fa tremare le costole.
" E tu chi sei il cacciatore?"
Si avvicina di più facendomi indietreggiare " sono il lupo e ti svelo un segreto!"
Mi pietrifico.
" La verità è che anche io ho paura del lupo. Cioè di questo mostro. Non so quanto potrà ancora resistere!"
Mi si avvicina di più e io cado all indietro.
Si sdraia su di me e il suo naso mi sfiora la mandibola
" Tu questo mostro non lo lasci tranquillo e sono stanco di trattenerlo!"
Mi tiro indietro per poter guardare ancora quello spettacolo di occhi, ma serra la mano intorno al mio collo inchiodandomi al suo.
" Ma cosa? Chuck!"
" Shhh......ti avevo detto di scappare!"
Mi stringe un polso. Si abbassa al mio collo e passa la lingua sulla mia pelle. Mi irrigidisco.
" Smettila. Mi fai paura!"
" Ti avevo avvertita!"
Ancora quegli occhi bianchi. È il virus non lui. Non è il mio Chuck.
Cerco di divincolarmi da lui ma serra di più la presa, conficcandomi le unghia nella pelle. Un bruciore improvviso mi penetra nel collo.
Inizio a piangere.
" Ti prego smettila!"sussurro.
Lui si blocca, si stacca dal mio collo.
Si mette in un angolino e si mette a piangere.
Tocco il mio collo, e la mia mano si macchia di sangue.
" Chuck!"
" Va via!"
Lo guardo. I suoi occhi sono normali.
Mi avvicino.
" Fa paura il lupo vero?"
Mi guarda con gli occhi lacrimanti.
" Lui non tu Chuck!"
Salto su di lui e lo abbraccio.
" Sei il mio Romeo e il mio eroe. Non ho paura del lupo. So cosa hai passato."
Mi stringe a sé.
" Scusa!"
" Shhhhh....va tutto bene Chuck. Sta sereno non è successo nulla!"
Mi prende in braccio e andiamo dagli altri.

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