Cap. 5 "Couse my heart breaks a little when i hear your name"

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Allison

<<Ma che diavolo!>> impreco non appena sposto lo sguardo sull'orario.
Dopo essermi stiracchiata mi alzo di fretta, indosso le mie ciabatte a unicorno e raggiungo la cucina con tutta la calma del mondo.

<<Buongiorno dormigliona>> mi saluta sorridente Olivia.
Ricontrollo l'orario e noto nuovamente le lancette segnare le 12. Mi do un pizzicotto cercando di capire se é un sogno o meno, e non appena mi resi conto che non stavo sognando iniziai ad innervosirmi.
Perché Kai non mi ha svegliata?

<<Perché siamo a casa? Tu come stai? Hai dormito bene? Dimmi che non hai dormito nel divano..>> inizio a domandare mandandola in confusione. Penso che anche lei si sia svegliata da poco, eppure resta stupenda anche di prima mattina.
<<Mi vuoi fare esplodere il cervello con tutte queste domande di prima mattina?>> Mi chiede ridacchiando e io le abbozzai un sorriso.
<<Siamo a casa perché Kai ha visto che eravamo stanche e che siamo tornate tardi. Comunque sto meglio grazie, e comunque Kai si é offerto di farmi dormire nel suo letto quindi nel divano ci ha dormito lui >> annuisco sollevata.
<<Inoltre so che ha visto dei video in giro>> aggiunge lei e io aggrotto la fronte.
<<Di quali video parli?>> Domando spaesata, ma non appena abbassò lo sguardo, capì all'istante. Durante la discussione con quel tipo c'era della gente che faceva i video, probabilmente si tratta di quello.
<<É a scuola?>> Chiedo riferendomi a Kai.
<<No é andato al bar a fare colazione>> annuisco.
<<Chris invece sai qualcosa?>> domando dopo un po'.
<<Lui é a scuola>>
Annuisco.

Non ho molta fame, perciò mi siedo davanti alla mia amica che intanto che termina la colazione chiacchieriamo un po'.
Dopo circa un quarto d'ora passato a (s)parlare, sentiamo il rumore della serratura della porta d'ingresso, segno che mio fratello é appena tornato.
<Buongiorno>> ci saluta lui con aria serena mentre si avvicina all'attaccapanni, ma nell'istante in cui adocchia la giacca di Bryan il suo umore sembrò cambiare.
<<Vi ho portato due paste>> ci informa porgendole nella nostra direzione, Olly si alza e dopo averlo abbracciato e ringraziato le prende in mano.
<<Grazie>> dico sbuffando
<<Non hai altro da dire?>> Mi domanda cupo fissandomi negli occhi con due fessure.
<<Si, era proprio necessario farmi stare a casa? Dovevo andare a scuola!>> Sbotto.
<<E perché dovevi?>> Questa domanda mi spiazza. Cosa sta insinuando?
<<Apparte perché devo andarci per forza, dovevo anche restituire la giacca a Bryan>>
<<Cosa é sta storia? Siete diventati amici? Poi dovresti ringraziarmi, in giro non si fa che parlare di ieri, te l'ho risparmiata>> mi dice cercando di mantenere la calma.
<<No mi ha semplicemente prestato la giacca perché stavo congelando, e poi lo sai bene che non mi interessa più il giudizio altrui Kai, non quanto tempo fa almeno>> rispondo difendendomi.
<<Non fidarti di loro e non affezionarti per alcun motivo. Sono pericolosi, non ci stanno con la testa e ti faranno solo stare male, Bryan in particolar modo>> mi urla contro.
<<Lui mi ha aiutata>> dico con la voce spezzata. Lui si ferma di getto e mi scruta con un cipiglio in su.
Mi riferisco a quando ha notato che qualcosa in me non andava e quando mi ha calmata durante un attacco di panico. Nessuno ci é mai riuscito.
Con la vista annebbiata e gli occhi lucidi prendo la giacca di Bryan ed esco di casa in fretta e furia.

Non conosco bene la città e probabilmente mi perderò, ma é quello l'intento. Infatti decido di percorrere una strada mai fatta prima, allontanandomi il più possibile da quella casa.

Sono piena di rabbia repressa sin da piccola, faccio molta fatica a gestirla, cerco sempre di trattenermi ma quando arrivo al limite poi esplodo.
Scoppio in un pianto liberatorio, non per debolezza, ma per forza. Ho sempre trattenuto troppo e a lungo, é giunta ora di svuotarmi un po'.

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