Cap. 4 The end of the party

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Allison

Quando arrivo fuori vado in un angolo deserto in modo da poter stare da sola. Cerco di aprire la bottiglia d'acqua, ma le mie mani non mi danno tregua e la bottiglia mi scivola da esse.
Con le mani tremanti mi strinsi i capelli e mi accovacciai per terra mentre piccoli flashback irrompono nella mia testa.
Cercai in tutti i modi di moderare il respiro ormai accelerato e affannato ma non ci riuscì.
Chiusi gli occhi, le uniche cose che riuscì ad udire sono le voci nella mia testa.
"Non sei abbastanza"
"É tutta colpa tua"
"É morto"
"Sei inutile"
"Sei un peso per tutti"
"Saresti dovuta morire"

Qualcuno pronunciò il mio nome e dei passi si fecero sempre più vicini alla mia figura.
Tengo gli occhi chiusi e strizzati mentre delle lacrime mi rigano il volto facendo colare un po' di mascara.
Qualcuno posiziona una mano sul mio ginocchio mentre con l'altra mi accarezza dolcemente la gote. Non ne riconobbi il tocco ma nell'istante in cui proferì parola ne riconobbi la voce.
<<Allison apri gli occhi>> faccio cenno di diniego ancora agitata.
<<Allora respira con me d'accordo? Ispira ed espira, ispira ed espira>> continuò così finché non mi tranquillizzai col respiro.
<<Va meglio?>> Annuisco titubante e in quell'istante ritornai alla realtà. Aperti gli occhi mi ritrovai davanti Bryan.
<<Bevi un po'>> mi dice lui passandomi la bottiglietta d'acqua già aperta. Bevo qualche sorso e richiudo il tappo della bottiglia. Faccio un lungo sospiro e sposto lo sguardo sul cielo dove si intravedono già le stelle e la mezza luna, é una vista spettacolare.
<<Stai tremando dovresti rientrare>> annuisco e mi alzo. Lui fa la medesima cosa.

<<Grazie per avermi aiutata>>
<<Vai dentro che ti stava cercando il tuo amico>> mi dice ignorando le mie parole, io annuisco.
Dopo essermi asciugata e pulita il viso con dei fazzoletti, tornai all'interno della villa.

Cercai tra la folla il mio amico ma non trovandolo decisi di tornare al minibar per sedermi un po'. 
Mentre sorseggio da bere, una ragazza mi si posiziona davanti con un sorriso a 32 denti. É a dir poco stupenda, ha un tubino nero che le fascia i fianchi alla perfezione e i suoi capelli lisci e biondi sono legati in una coda da cavallo.
<<Ciao! Tu devi essere Allison, una delle matricole giusto? Io sono Stella, la migliore amica di Amelia, come sta andando la serata?>> Mi saluta e mi domanda gioiosa la ragazza dei Bears.
<<Ciao Stella vedo che le voci girano velocemente, comunque sta andando abbastanza bene dai>> rispondo abbozzando un finto sorriso per poi tornare immediatamente seria.
<<Dovrai fare così con tutte le matricole?>> Domando curiosa.
<<Ehm si ho questo incarico sta sera>> risponde lei con un sorriso che pare falso.
<<Ci si vede>> mi saluta improvvisamente seria voltandomi le spalle.

Prendo due drink e dopo aver adocchiato Chris lo raggiungo.
<<Hey>> dico cercando di farmi sentire in mezzo a tutta questa folla.
<<Oh Ally eccoti qua, non ti trovavo più!>> Esclama lui sollevato nel vedermi. Io gli sorrido e gli porgo la soda, lui non esita e la prende ringraziandomi.
<<Come sta procedendo la serata?>> Mi domanda scrutandomi curioso.
<<Bene>> mento.
<<Mi é anche venuta a dare il benvenuto Stella>>
<<Ally non per sembrare un rompiscatole come tuo fratello, ma stai attenta, so che all'inizio può sembrare una brava persona ma sia lei che Amelia sono come loro, non te lo scordare>>
<<Lo terrò a mente>>
Passa il tempo e io continuai a chiacchierare serena con Chris. Dopo un po' se ne ritornò dai suoi amici mentre io me ne sto qua appoggiata al muro a guardarmi attorno.

Notai subito la figura massiccia di Bryan appoggiata al muro con le braccia incrociate, intenzionato a squadrarmi. Ci scambiamo un intesa di sguardi finché non vengo richiamata dalla voce spezzata della mia migliore amica.
<<Allison>> mi richiama Olly con le lacrime agli occhi.
Mi preoccupai all'istante e mi avvicinai a lei di corsa.
<<Che cazzo é successo>> domando sbraitando.
<<Un ragazzo ha iniziato a toccarmi, io gli avevo chiesto di smetterla e mi ha tirato degli schiaffi e..>> non riesce a terminare che scoppia a piangere.
Non voglio nemmeno immaginare come avrebbe continuato la frase.
La rassicurai e dopo averla calmata un po' la presi per mano alla ricerca di quel ragazzo.
Adesso ci penso io.

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