James stava servendo dei croissants fumanti all'albicocca, quando si era avvicinato alla signora Cheryl.

«Buongiorno, signora, volevo informarla che putroppo il mio telefono si è rotto.»
Il telefono che James possedeva era di quarta mano, come la felpa che stava indossando. Era appartenuto al cugino di uno zio, della sorella di uno dei camerieri che lavoravano lì. Era un cellulare preistorico, che poteva inoltrare solo chiamate e sms. Non era programmato per scattare foto, né scaricare app o fare altro.

La signora aveva sbuffato.

«Sei un imbranato, James, scommetto che ti è caduto per terra.»

«No, signora, ho sempre fatto attenzione e l'ho trattato come fosse stato una reliquia.»

«E lo era infatti» era scoppiata a ridere Rea, ostentando proprio in quel momento, il suo bellissimo ultimo modello di iPhone, solo per farlo vedere a James.

«Ragazze, una di voi due dovrà regalare a James uno dei suoi telefoni vecchi. Altrimenti non potremmo comunicare con lui quando sarà fuori. Allora, chi di voi glielo darà?»

«Mamma» rise, in modo sarcastico Rea «Credi davvero che io darò uno dei miei bellissimi vecchi iPhone a questo marmocchio?» E aveva guardato James dritto negli occhi. «Potrei anche dartelo, James, ma credo che dovresti darmi qualcosa in cambio...»
«Io non ho niente di mio, signorina. Cosa potrei darti?»

«Diane?» chiamò sua madre.

«Sì?» rispose la ragazza, riponendo con finezza la tazzina del caffè sul piattino.

«Tesoro, hai un vecchio cellulare da dare a James?»
«Va bene, mamma, gli darò uno dei miei vecchi iPhone.»
«Brava, tesoro, tu sei la mia vera figlia.»
Rea si alzò di scatto, sbattendo il tovagliolo di stoffa sul tavolo e lasciò il salotto.

«Per te va bene, James?» domandò la ragazza.
«Ti ringrazio, Diane» disse, arrossendo.

❤️

«Ecco, tieni, James» Diane gli porse un bellissimo iPhone rosa, il penultimo modello, quello che aveva visto nei negozi costare 1000 sterline. James non aveva mai visto niente di così prezioso in tutta la sua vita. Aveva paura perfino di toccarlo. Indugiò.
«Ho cancellato le mie vecchie foto. Con questo puoi scattare fotografie, scaricare Facebook, Whatssapp, Istagram, ascoltare la musica... Guarda, si sblocca con l'impronta digitale. Puoi modificarla e mettere la tua, così che nessuno potrà vedere le tue cose. Se ti serve aiuto per imparare a usarlo, mi trovi in camera mia. Okay?»

«Sei troppo gentile, Diane» disse, sentendo il senso di colpa insinuarsi dall'interno, ritenendo che quel telefono avesse più valore di lui «Sarà costato più di 1000 sterline, perché vuoi darlo a me? Io non posso accettare. Tua madre potrebbe prendermene uno di 20 sterline al negozio dell'usato.»

«Devi accettarlo per forza, altrimenti mamma non potrà contattarti quando dovrai fare delle commissioni. Non preoccuparti. Prendilo e sta tranquillo. Lei non si scomoderà mai per andare al negozio dell'usato ed è molto meglio che tu abbia uno smartphone per tutti, così potremmo fare delle videochiamate, se devi fare delle compere per noi, e puoi mandarci foto delle cose che vendono e noi possiamo scegliere con sicurezza.»

«Non so che dire, grazie...» disse, imbarazzato, guardandola come aveva guardato Rea... Diane era bella, almeno quanto lei, non c'era quasi differenza tra le due. 

Dopo aver svolto le faccende domestiche, si era seduto alla sua scrivania a studiare, perché le vacanze di Natale erano quasi finite. Aveva aperto il libro di biologia, ma poi, vinto dalla curiosità, aveva preso il telefono rosa e aveva scaricato Facebook. 

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