Capitolo 2

16 1 0
                                    

Siamo appena entrati tutti in classe, l'ansia inizia a salirmi, ho paura di non riuscire a fare amicizia con nessuno. Tutti i miei nuovi compagni di classe prendono posto mentre io resto in piedi vicino alla porta, non so dove sedermi finché un ragazzo alto e moro mi fa un cenno con la mano e mi invita a sedermi al banco vicino al suo.
"Ciao, io sono Lorenzo." Mi dice il ragazzo porgendomi la mano.
"Piacere, io sono Richard" rispondo gentilmente.
"Hai uno strano accento, di dove sei?" Mi chiede Lorenzo.
"San Francisco, mi sono trasferito da poco con la mia famiglia. Siamo venuti qui a causa del lavoro di mio padre, questa è la sua città natale. Ho trascorso molte estati in Italia, ma non ho mai pensato di trasferirmi qui definitivamente" gli dico.
"Wow, che figata. Io invece ho origini albanesi, mio padre è nato lì. Però a differenza tua io sono nato e cresciuto in Italia. Non oso immaginare quanto sia dura per te esserti trasferito qui e aver lasciato tutti i tuoi amici e la tua scuola. Però stai tranquillo perché sembri un ragazzo simpatico e socievole, farai amicizia in fretta. Io starò il tuo primo amico, anche perché adesso siamo compagni di banco" dice Lorenzo sorridendo.
Lorenzo sembra molto simpatico, sento che saremo ottimi amici e sono sicuro che sarà un'amicizia molto duratura.
La prima giornata di scuola è passata molto in fretta, abbiamo passato le ore a presentarci ai professori che si alternavano ogni ora, non sono abituato a questo tipo di scuola. Qui possiamo uscire dalla classe solo per andare in bagno o durante la ricreazione e sono i professori a cambiare classe al posto degli alunni. Mi manca già tantissimo l'America.
Mentro penso a tutto ciò vengo interrotto dalla voce di Lorenzo che dice " Hey, ci sei? A che pensi?"
"Eh... Niente di importante, solo che qui è tutto diverso e sono spaventato da come potrebbero andare le cose" risposi.
"Tranquillo, lo so che la scuola in Italia non è delle migliori ma fidati, ti adatterai in fretta. Chissà magari in futuro potresti candidarti come rappresentante d'istituto per migliorare la scuola" dice Lorenzo scherzando.
"Si, certo sicuramente andrà così " risi anch'io.
"Io adesso devo tornare a casa, ci vediamo domani. Se hai bisogno di qualsiasi cosa, anche soltanto un po' di compagnia, scrivimi quando vuoi".
Io e Lorenzo ci scambiamo i numeri di telefono e ci diregiamo verso le nostre case dopo esserci salutati.
Sto camminando verso casa finché non sento il rumore di una moto che mi sfreccia accanto. Oddio, di nuovo lui; non lo sopporto. Oggi in classe non ha parlato molto, altri ragazzi lo conoscevano già e hanno detto che è molto timido e riservato. Lorenzo mi ha detto che in realtà non è male come persona, bisogna soltanto riuscire ad entrare in confidenza con lui per poter vedere com'è realmente.
Forse un giorno faremo amicizia...


SPAZIO AUTRICE:
Cari lettori e lettrici sono riuscita a scrivere il secondo capitolo, perdonatemi se pubblicherò poco in questi giorni, ma è un periodo un po' difficile. Detto questo spero che questo secondo capitolo vi piaccia 🫶🏻🫶🏻

Ammirandoti: due cuori e un cascoWhere stories live. Discover now