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Alle 18:30 Ines tornò a casa e anch'io poi iniziai ad andare verso casa mia.

«quindi ora stai con il nemico di domani sera» mi disse qualcuno dietro di me.

Io mi girai e ovviamente non poteva non essere lui a darmi fastidio, Héctor.

«che vuoi» dissi tagliando corto, quando mi girai.

«domani sera dovresti tifare per noi, ma c'è il tuo fidanzato nella squadra avversaria, quindi tu non tiferai per noi» mi disse lui.

«è proprio necessario parlare di questo» dissi io.

«si» rispose lui.

«non so più quante volte dirtelo e non so più come dirtelo, io non sto con Jude» dissi ancora io.

«amore puro allora, lo chiami anche per nome» mi disse lui.

«anche a te ti chiamo per nome, come a tutti, smettila» dissi.

«infatti per te io sono Fort, non Héctor» rispose lui.

«allora ti chiamerò solo Fort, l'importante che mi lasci in pace» dissi girandomi per andar via.

«principessa» mi chiamò lui prima che io mi possa allontanare

«allora senti, se io devo chiamati Fort e non Héctor, tu mi devi chiamare con il mio nome o cognome ma non principessa» dissi io girandomi di scatto.

«mmmh... vedremo» disse Héctor.

«Fort lasciami in pace» dissi.

«vabbè dai ti lascio andare da lui» mi disse lui riferendosi a Bellingham.

Io poi stufa mi girai e andrai via e tornai a casa mia, mia mamma era sul divano di casa con il suo computer di lavoro.

«ciao mamma, sono a casa» dissi, per poi iniziare a salire subito le scale per andare in camera mia.

«nicole» mi chiamò lei.

«si?» chiesi, scendendo dalle scale per tornare di nuovo in sala da mia mamma.

«non c'è nulla che mi devi dire» mi disse lui.

«no, perché, cosa dovrei dirti?» gli chiesi.

"No, non mi dire che qualcuno gli ha detto la cazzata che io sto con Bellingham oppure che lo visto" pensai.

«prima uscendo di casa ho incontrato una tua amica, Ines..» disse lei.

"Ecco lo sapevo.. a Ines non posso dirgli nulla, lei non sa tenere nulla per se è incredibile..." pensai subito.

«e mi ha detto che tu e la tua classe farete la gita di 5 giorni in Italia» mi disse mia mamma.

«ah si vero, mi ero scordata di dirtelo, te lo avrei detto» dissi io tirando un sospiro di sollievo.

«io ora vado in camera a finire di preparare le cose per andare da zia domani» continuai io.

«va bene vai, ah nicole, domani andiamo in macchina da zia, quindi muoviti a mangiare appena torni da scuola» mi disse sempre mia mamma.

«ok, va bene, prometto che non farò tardi» dissi io per poi salire sopra e andare in camera mia.

La mattina del giorno dopo

Arrivai a scuola e andai nel giardino della scuola dove c'erano Lucía e Anita.

«eii nicole, Ines ci ha detto che sta sera andrete vedere la partita insieme» mi disse Anita.

«si» risposi.

«vedi prima non volevi venirci, ora invece ci hai preso gusto a vedere le partite del Barcellona» mi disse Lucía.

Mentre Lucía disse quella frase affianco a noi passarono Héctor e Felipe, l'amico di Héctor, quindi loro sentirono molto bene la frase che disse Lucía.

«non è mica detto che viene per vedere il Barcellona giocare, vero nicole?» mi chiese Héctor, appena Lucía finì di pronunciare quella frase.

«perché non stai zitto» dissi subito io.

«che vol dire?» disse Lucía riferendosi alla frase detta da Hector.

«quello che ho detto» disse lui.

«quindi tu ci vuoi dire che vai per vedere la partita del Real Madrid e non del Barcellona» mi disse Anita.

«no, non vol dire niente» dissi ancora io.

«può essere» disse lui rispondendo a Anita.

«ma la vera domanda è perché?» mi chiese Lucía.

«nicole, vuoi dirlo tu o vuoi che lo faccia io?» mi disse guardami con il suo sorriso antipatico.

Sentii l'ansia salire.

«Fort ti odio» dissi io per poi entrare subito in classe, camminando velocemente.

«nicole aspetta» mi dissero Anita e Lucía, mentre io già stavo camminando per entrare.

Una volta che entrai a scuola, andai vicino il mio armadietto, per prendere un quaderno e Anita e Lucía mi raggiunsero.

«nicole, che ti è preso» mi disse Lucía.

«seriamente voi credete più a lui che a me che sono una vostra amica?» chiesi io.

Sapevo molto bene che stavo dicendo una cazzata in quel momento, ma non potevo fare altro, perché sapevo anche molto bene che se si sarebbero saputo per tutta la scuola del fatto che sono amica con Jude, tutti mi avrebbero presa in antipatia.

E non potevo permetterlo proprio ora che mi ero fatta degli amici e avevo iniziato a parlare con qualcuno della scuola che non erano Lucía, Anita, Ines e Camila.

«no, ma noi credevamo che lui avesse ragione» mi disse Anita.

"Beh in realtà per una volta c'è l'ha ragione.." pensai io.

«vabbè andiamo in classe» dissi io.

Io, Anita e Lucía arrivammo in classe dove trovammo anche Ines. Camila invece oggi non sarebbe venuta.

Te odio~Héctor Fort (italiano)Where stories live. Discover now