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«tu dovresti essere la nuova, vero?» mi disse il giocatore del Barcellona.

«si, Nicole» risposi.

«io sono Héctor Fort, anche se penso che già sai chi sono, le voci qui corrono» mi disse lui.

«io sono Pablo» mi disse uno con i capelli e occhi marroni.

«io sono Felipe» mi disse un'altro ragazzo con i capelli marroni e gli occhi verdi.

«e io sono Diego» disse ancora un'altro ragazzo con i capelli biondi e gli occhi verdi.

«mi fa piacere conoscervi» dissi io.

«sei molto simpatica sai però le ragazze nuove non sono mai ben accette dalle altre ragazze, soprattutto all'inizio» mi disse Héctor Fort con un sorriso antipatico.

Appena lui pronunciò quella frase, mi iniziai subito a innervosire e ovviamente risposi subito senza pensarci due volte.

«se tu sei il famoso calciatore del Barcellona, e ti vuoi credere il re di Spagna o di Inghilterra, solo perché hai tutta la Spagna e non solo che ti va dietro, stammi pure alla larga perché persone così io non voglio averle vicino» dissi senza pensanci presa dalla rabbia.

«va bene principessa, come vuole lei, visto che non mi vuoi io vado, ti saluto eh» disse lui continuando ad avere quel sorrisino odioso.

Héctor e i suoi amici andarono via.

«niki, ma ti rendi conto cosa hai appena fatto?» mi disse Lucía.

«no, perché cosa ho appena fatto?» chiesi io a lei.

«hai appena fatto una litigata il tuo primo giorno di scuola con il più figo e popolare, che tutti vorrebbero» mi rispose lei.

«lucía lui potrà anche essere figo, popolare e molto altro ma è odioso e antipatico, e si crede miss mondo solo perché tutte le ragazze lo cercano e solo perché gioca al Barcellona e ormai lo conoscono tutti nel mondo» dissi io.

«nicole, hai litigato con il più figo» mi continuò a ripetere lei.

«ancora lucí non mi interessa nulla che è figo, è antipatico» gli dissi io.

«vabbè lasciamo perdere, andiamo in mensa dai» mi disse lei.

Scendemmo le scale poi entrammo in mensa.

Appena entrai insieme a Lucía, vidi che la mensa era super grande, c'era un bancone dove si offriva pasta, insalata e molto altro, un'altro bancone dove si poteva prendere i vari dolci, e ancora un'altro bancone dove c'era un piccolo bar.

Si poteva decidere se mangiare in mensa, in classe o anche per i corridoi, oppure si poteva decidere di mangiare nel cortile della scuola, dove ci sono le panchine.

Di solito non mangio mai il cibo della mensa, perché non mi è mai piaciuto, ma questa volta ho voluto provarlo perché sapevo che non sarebbe stato male. Infatti quando poi lo assagiai era veramente buono.

Io presi solo un pezzo di ciambella al cioccolato e un frappè. Mentre Lucía prese un pezzo di ciambella alla marmellata di fragole. E decidemmo di andare a fare colazione in cortile.

«vedi lei» mi indicò una ragazza con i capelli marroni con alcune ciocche bionde, i capelli un po' più lunghi della spalla e gli occhi marroni.

«si, perché» dissi.

«lei è Lucrecia, mia sorella» mi disse lei.

«ha la tua stessa età?» le chiesi.

«no, lei ora fa l'ultimo anno, è un anno più grande di me» mi spiegò.

«poi andiamo avanti, loro sono Ines, Anita e Camila, le mie amiche più strette» continuò lei, mostrandomi delle ragazze.

«loro tre sono Laia, Nadia e Marina, sono le più inviate della scuola, perché oltre ad essere popolari e anche amiche della più popolare, che ti ho fatto vedere prima che si chiama Clara, si stavano anche per fidanzare con Héctor» mi raccontò Lucía.

«beh buon per loro » risposi.

«agli occhi di tutti la vita di Clara, Laia, Nadia e Marina sembra perfetta, loro vanno in discoteca, bevono, fumano, sono ricche, in discoteca ma non solo si fanno qualsiasi tipo di ragazzo, tutte vorrebbero essere loro» mi spiegò lei.

«sono belle, questo non si può dire che non è vero però hanno 17 anni» dissi.

«vero, ma tutti vorrebbero così, ecco perché vengono inviate e sono popolari, loro sanno sempre tutto di tutti, nel loro gruppo però non fanno entrare nessuno» mi disse sempre Lucía.

Poco dopo suonò la campanella e noi dovemmo rientrare in classe.

Mentre io e Lucía, stavamo tornando in classe, sento qualcuno che mi toccava i capelli.

Quando mi giro per vedere chi era, vedo lui. Ovviamente chi poteva essere a darmi fastidio, non poteva non essere lui.

«ciao principessa, come sono andate le prime due ore?» mi dice Héctor appena mi giro.

«prima di tutto non toccarmi i capelli, e poi a te cosa ti interessa» dico io.

«acida la principessa, vabbè comunque io ti saluto perché ho altro da fare che stare appresso a te» mi dice lui sempre con quel suo sorriso antipatico.

«infatti ti ho detto di starmi alla larga, e smettila di chiamarmi principessa» gli dissi.

«va bene.. principessa» mi rispose lui continuando a ridere fastidiosamente.

Lui andò un po' più avanti di me e Lucía, ma non troppo avanti.

Perché poi tornò un po' indietro.

«ah nicole, o meglio principessa mi dimenticavo di dirti che hai dei bei capelli» mi disse lui, ovviamente sempre ridendo.

Io non dissi nulla, anche perché non capivo se dicesse seriamente o per prendermi in giro.

Héctor poi andò via e andrò nella nostra classe.

«che fortuna averlo in classe» mi disse Lucía, appena lui entrò nella nostra aula.

«eeh si sicuro, proprio fortuna, io direi che per sfortuna lo abbiamo in classe» le dissi io.

«tutti lo vorrebbero in classe, noi lo abbiamo» disse lei.

«Lucí è antipatico» dissi.

«ma dai smettila che sotto sotto, ti piace pure a te, come a tutti» mi disse lei ridendo.

«eeeh si sicuramente, non ho mai conosciuto una persona odiosa come lui» le dissi io.

«ma dai che non ci credi neanche tu a quello che dici» mi disse lei sempre ridendo.

«ma che dicii» dico io.

«si si, poi ne riparliamo tra qualche mese» mi dice.

«stai sicura e tranquilla che la situazione non cambia eh» le dico.

«mmh...poi lo vediamo» disse lei seria per poi scoppiare a ridere.

Poi entrammo in classe.

Finalmente la prima giornata di scuola finì e io tornai a casa a piedi perché glielo avevo detto io di voler tornare a casa a sola a mia mamma, anche perché casa nostra non è molto distante da scuola.

Te odio~Héctor Fort (italiano)Where stories live. Discover now