(52) A lume di camino.

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Le labbra della mia piccola Charlotte assumono un'espressione stupita, la quale la fa apparire ancora più bella.

<<Avevo da poco chiuso una chiamata con Alberto, e per stemperare il nervosismo, ho fatto un grande respiro, poi mi sono abbassata verso di te, solo per averti più vicina.>>

<<Brutta stronza! Mi hai quasi fatta svenire!>>

<<Bene, ero molto curiosa di vedere come avresti reagito...>>

<<Oddio, come sono apparsa ai tuoi occhi?>>

<<Bellissima e naturale, amore. Ero abituata a vedere tante ragazzine interessate a farsi vedere, a sfoggiare il proprio corpo o non so cosa, ma tu non eri come nessuna di loro. Nei tuoi occhi ho letto tanta voglia di divorare il mondo ancora prima di scoprirlo, e forse anche un po' di voglia di baciarmi; ma chissà, sarà stata una mia impressione...>>

Charlotte tossisce debolmente e, con occhi colpevoli, mi incita a continuare.

<<Quando mi sono soffermata sulle tue labbra lucide e rosate, un pensiero rapido mi è passato per la mente...>>

<<E quale?>>

<<Assaggiarle. Mi sarebbe piaciuto assaggiare questi due boccioli che ti ritrovi al posto delle labbra.>>

Lei sorride, ed istintivamente poggio le mie labbra sulle sue. Lei mi stringe forte forte a sé, poi inspira senza contegno il mio profumo, fra l'orecchio ed il collo. Un suono soddisfatto esce dalle sue labbra, ed i brividi compaiono irrimediabilmente sulle mie braccia e sul collo.

<<Mi sarebbe piaciuto se lo avessi fatto, anche con altri boccioli, in realtà.>>

<<Sei proprio una piccola perversa.>>

<<La tua.>>

<<La mia piccola perversa.>>

<<Continua a raccontare!>>

<<Bene bene... Quella mattina non sono riuscita a staccarti gli occhi di dosso, perché man mano che vedevo come ti atteggiavi, come ti guardavi attorno le poche volte che non fissavi me, e come parlavi, mi ricordavi me. Ti ho subito sentita dentro il mio cuore, perché sotto sotto mi hai ricordato la me del passato, solo che tu ne sei la versione migliore.>>

<<Come eri da piccola?>>

<<Oh, ero una ragazza un po' più silenziosa di te, ma mi facevo valere, come fai tu, piccola tigrotta. Studiavo tanto, soprattutto latino, greco ed italiano, avevo diverse amicizie, e tanti, forse troppi spasimanti... Anche in questo caso, come te.>>

<<Ma io non ne voglio! Voglio solo te.>>

<<Lo so, piccola, lo so. Ma non ti preoccupare, ti copro io le spalle.>>

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⏰ Last updated: Apr 30 ⏰

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Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Where stories live. Discover now