(17) Battito incontrollabile.

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<<I suoi occhi gridavano
"tienimi testa, poi fammela perdere.">>

Siamo a pochi centimetri di distanza e riesco a sentire l'aria che espira sul mio viso. Un centimetro in più e le nostre labbra si sfioferebbero. Lei appoggia la fronte alla mia e mi dice:

<<non lo so nemmeno io quello che voglio da te, Charlotte. Quello che so è che ciò che hai scritto nella lettera mi ha toccato e ti ringrazio per tutte le belle parole che hai usato nei miei confronti, sei una ragazza dolcissima.>>

<<Sono solo sincera, io non dico mai nulla tanto per farlo. Posso sapere se mi ha perdonata, per favore?">>

In realtà non mi capacito nemmeno io di come sia possibile che stia riuscendo a parlarle nella posizione in cui ci troviamo e soprattutto con la poca distanza che c'è fra noi.
Lei si stacca da me e guarda prima i miei occhi, poi le mie labbra nuovamente. Scorgo nei suoi occhi una luce mai vista prima e mi scappa un sorrisetto.

<<Perdonata?>>

Io vorrei replicare, ma lei è più veloce di me e sfiora l'angolo delle mie labbra con le sue.
O. Mio. Dio.
È davvero successo?
Inutile dire che vengo risucchiata da ciò che mi fa provare; mi perdo completamente nel calore del suo corpo e nel suo profumo, in questo momento che è solo nostro, e nell'euforia mista all'eccitazione che provo. Io presso leggermente la piccola porzione di labbra che è coperta dale sue ed è qui che il mio cuore scoppia definitivamente.
Chiudo gli occhi e cerco di fermarmi, perché una voce nel mio cervello mi urla di baciarla con tutta la passione che posseggo, ma non mi sembra il caso, non ancora almeno.

Siamo ancora in questa posizione quando un cane inizia ad abbaiare correndo verso me e la meravigliosa donna che ho accanto, ci stacchiamo all'istante da quel contatto leggero come una piuma e torniamo ad una posizione meno compromettente. Ma c'è una cosa che non cambia: la mia mano che sfiora la sua gamba.
Non è stato un vero e proprio bacio... ma è già qualcosa, no?
Persa nei suoi occhi come sono, non mi accorgo che a parte il cane c'è anche un uomo che mi sembra di conoscere.

Ma certo!
È proprio quel deficiente di suo marito.
Che tempismo...
Lui si avvicina con gli occhi a fessura...
Non è che ha assistito alla scena mentre entrambe eravamo distratte..?

<<Dafne! Che cazzo stai facendo con questa ragazzina?>>

Lei sbianca totalmente e si alza lasciando cadere la mia mano e facendomi sentire la mancanza del calore del suo corpo all'istante.

<<Alberto, di cosa stai parlando? Stavamo semplicemente facendo un giro perché è successa una cosa che magari ti racconterò dopo...>>

Non avevo mai visto la Signorelli così... indifesa. Stamattina non era così: sembrava felice...
Magari non era quest'uomo a farla sentire così.

Lui la prende per un polso e la strattona, io scatto all'istante, mi alzo e mi metto fra loro due sfidando quest'uomo con lo sguardo.
""Va bene"" che è suo marito, ma non può permettersi di trattarla così. So di essere una ragazzina di un metro ed un succo di frutta, ma non sarei mai potuta rimanere ferma.
Lui guarda prima me, poi la mia amata e nuovamente me.

<<Sei ridicola. Anzi, siete ridicole. È lei la ragazza che ti ha scritto quella stupida lettera, vero?>>

Il silenzio di entrambe basta a dargli la risposta, così si gira e se ne va con il suo piccolo barboncino. Io mi giro per guardare la mia bellissima professoressa aspettandomi qualsiasi reazione tranne quella che ha: fissa il vuoto davanti a sé e credo stia riflettendo sul da farsi.
Io le ho già procurato abbastanza problemi per oggi e non voglio interferire con la sua prossima mossa. Lei mi guarda ed io vorrei solo abbracciarla: mi manca il contatto con lei. Mi accarezza un braccio e mi lancia uno sguardo che sottintende: "non finisce qui". Poi mi dice che ci saremo viste a scuola alle 12:00 dalla preside e se ne va a passi rapidi verso suo marito...

Io devo ancora realizzare quanto successo, ma non riesco. Per mesi ho sognato che fra noi ci fosse qualcosa di più, ed ora che teoricamente c'è non mi capacito di come possa essere possibile. Davvero è stata lei a sfiorare le mie labbra? O sono stata io?
Poco importa, visto che nessuna delle due si è scostata.

LEI. NON. SI. È. SCOSTATA.

Questo dovrà pur significare qualcosa.
Quando questo Alberto di merda è arrivato, ho visto gli occhi della Signorelli rabbuiarsi, se ho imparato davvero a leggerli.

Non la rende felice?

Mentre si guarda la persona che si ama gli occhi si illuminano, ci si irrigidisce (o ci si scioglie, nel mio caso); la voce diventa più dolce e le movenze più controllate. Come succede a me ogni volta che la vedo, ma a lei non è successo nulla di tutto ciò.

Sarà stata la situazione o ci sono problemi fra loro?

Per quanto vorrei che stesse con me, ammetto di volere il meglio per i suoi bambini...
Io so cosa voglia dire crescere con un solo genitore, e per quanto quest'ultimo possa essere bravo e premuroso, raramente è abbastanza. La mancanza che ti causa l'assenza di una figura genitoriale è inspiegabile, ma io so solo che non l'augurerei a nessuno. Figuriamoci a quei due cuccioli dei suoi bimbi. Sono confusa, ma ancora di più sono felice. La prima mossa l'ha ufficialmente fatta lei ed ora tocca a me continuare, se lei me lo permetterà.


















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• ✒️✍️💜
Ciao, miei cari lettori. 💜
Gentilmente prendetevi del tempo anche per leggere i successivi periodi, ci tengo molto.
Vi volevo ringraziare per starmi sostenendo e spronando a continuare a scrivere. Sono molto felice che vi stia piacendo la mia storia; dovete sapere che io, nel corso di questi due anni, ho parlato fino allo sfinimento della "Signorelli" con chiunque. Facendo ciò, ho fatto, diciamo, stancare chi mi circonda e sapere che c'è qualcuno che aspetta che io aggiorni i capitoli mi rende felice come poche cose fanno. Davvero a qualcuno interessa leggere ciò che mi è successo e ciò che mi ha travolta come nient'altro ha fatto?
Spero di non deludervi e spero anche che mi seguirete fino alla fine della storia. Vi volevo dire che vi voglio bene e che vi abbraccio tutti, anche se non sapete nemmeno il mio nome. 💜🫂

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora