(12) Momento della verità.

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<<Amore ed odio, dopo
anni, sono uguali.>>


A fine ora parlo con Eda e le dico ciò che è successo con quella stronza di Alice, dopo di che lei parte in quinta e va da lei, che sta già uscendo da scuola con un... è un ghigno quello? Mi avrà sicuramente vista con gli occhi gonfi di pianto ed avrà capito tutto.

Eda la prende per un polso e la fa girare. Successivamente le fa un bel discorsetto, quello che non sono in grado di fare io a causa del dolore che provo, il quale parte dal cuore fino ad arrivare alla alla gola.

<<Alice Annatelli, ma come cazzo ti salta in mente di fare una cosa del genere? Punto primo chi ti ha dato il permesso di curiosare nel telefono di Charlotte, mentre, fra l'altro, eravamo a casa sua, in procinto di mangiare del cibo cucinato da sua madre? Non so se tu sappia cosa sia l'educazione, ma a me non sembra. Sei un'ipocrita! Non meriti un'amica come Charlotte, brutta stronza.>>

Io mi godo la scena con un sorrisetto e mi sento proprio fortunata ad avere la mia migliore amica al mio fianco. Ma adesso tocca a me parlare.
Do velocemente un bacio sulla guancia ad Eda, e lei sa che è un gesto per dirle "grazie". Prendo un bel respiro e sputo fuori tutto il dolore che tengo dentro.

<<Tu, Alice, proprio tu? Io mi sono fidata di te, ti ho dato la password del mio telefono perché non avrei mai pensato che potessi andare oltre i limiti della privacy. Che poi tu sei la prima persona che parla di questa benedetta privacy, che si altera appena qualcuno le tocca il telefono senza il suo permesso, ed osi farlo con me? Io non so davvero cosa cavolo tu abbia dentro quel cervellino, forse segatura, ma se c'è una cosa che ho capito, è che tu sei cattiva. E sai, non credevo che una ragazzina di 13 anni, una mia coetanea, potesse essere tanto crudele, ma tu sei l'esempio perfetto del contrario.>>

Alice prova ad aprire bocca, ma Eda la ferma, perché sa che non ho ancora finito. Anzi: ho appena iniziato.

<<Concordo con Eda: non mi sembra che tu sappia cosa sia l'educazione. Ma comunque, a parte il fattore che tu abbia tradito la mia fiducia, ciò che fa più male è che tu hai tradito la mia amicizia. Io ti ho mai giudicata, cara? Non mi sembra. Tu, invece? Te lo dico io: non ci hai pensato mezzo secondo prima di sparare merda su ognuna delle mie amiche, e qualcosa mi dice che lo hai fatto anche con me. Ma non ti sei limitata a ciò...>>

Qui mi esce spontanea una risata falsa che esprime tutto il disprezzo che provo nei suoi confronti. Eda si sposta al mio fianco ed io continuo a parlare.

<<Eccome se non ti sei limitata, tu sei andata dalla Signorelli, nonché persone più importante della mia vita, e tu lo sapevi cazzo, lo sapevi! Perché io sono stata così stupida da fidarmi di una vipera come te. Sei andata da lei e le hai detto di quel video, che fra l'altro sarebbe dovuto rimanere lì in segreto. Sempre e solo per me. Per i momenti nei quali sentivo la sua mancanza o nei momenti nei quali mi sento triste, visto che ha il potere di farmi stare bene in due secondi. Ma a te non è nemmeno passato per la mente noto.
Non so se tu abbia sparato altra merda su di me, ma da te posso aspettarmi di tutto, di tutto! Non capisco cosa ti abbia fatto di male, Alice; ti ho sempre aiutata con i compiti quando me lo hai chiesto, sono sempre passata sopra le tue battute pesanti su di me e ti ho anche fatto mangiare a casa mia. Ora rispondi: cosa ti ho fatto di male?>>

Okay, adesso credo di aver finito.

Sento un applauso dietro di me e, quando mi giro, vedo la Ferrante con accanto la Signorelli, che tiene lo sguardo fisso su di me. La prof di scienze sussurra qualcosa alla mia lei, la quale si allontana poco dopo accennandomi un sorriso.
Allora, forse, non è tutto perduto...

Ha sentito di nuovo?

Certo. Certo che ha sentito, perché io ho questo cavolo di vizio di parlare forte dovunque io mi trovi. La Ferrante mi lancia uno sguardo complice ed attraversa il parcheggio lasciandoci sole: ha capito che è un affare che deve essere risolto fra studentesse.
Eda mi batte il cinque ed io torno con lo sguardo su Alice, la quale sta piangendo.
Assolutamente patetica.

<<Ah, quindi prima fai tanto la forte, e poi non sai nemmeno assumerti la responsabilità delle tue azioni? Complimenti.>>

Lei abbassa lo sguardo e l'unica cosa che le esce dalle labbra è:

<<non ti rendi conto di essere perfetta, vero?>>

Dopo questa frase si volta e se ne va a testa bassa.
Wow, tutto qui? Allora Julia aveva ragione su tutto: è solo invidiosa di me. Ma è anche marcia dentro; chi è che per invidia arriva a tanto?

Chiedo ad Eda se voglia venire a casa mia per studiare insieme e lei accetta, così prendiamo il treno insieme. A casa, dopo pranzo, videochiamiamo Miriam, che oggi non è potuta venire a scuola a causa della febbre e le raccontiamo tutto ciò che si è persa.
Lei rimane allibita e maledice la febbre ancora più di prima: le dispiace da morire essersi persa questa mattinata alquanto movimentata. Parliamo anche della Signorelli: devo pensare ad un modo per rientrare nelle sue grazie e per tornare ad essere la sua preferita.

Ma due domande sorgono spontanee: cosa le avrà detto la Ferrante dopo che hanno sentito tutto? E poi, cosa significa quel sorrisino? Chissà se ha capito la situazione.

Chiedo consiglio alle mie due amiche su cosa dovrei fare secondo loro, e mi dicono che dovrei scriverle qualcosa o prepararmi un discorso per dirle quanto sia speciale per me e per scusarmi. Io approvo e, dopo aver chiuso la chiamata con Miriam, sto un altro po' con Eda e studiamo francese per domani. Quando rimango sola, decido di raccogliere i pensieri e di scrivere una lettera per la mia amata professoressa di italiano...













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• ✒️✍️💜
Ma eii, vi sta piacendo la storia? Spero tanto di sì.
Nel prossimo capitolo troverete la lettera di scuse, la quale sarà molto fedele a quella che ho realmente scritto due anni fa. Fatemi sapere, perché ormai ho costantemente bisogno della vostra opinione. Non mi sento ancora molto sicura di me, infatti accetto consigli di ogni genere, nel caso ne dovesse avere.
A presto. 🫂

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora