21 capitolo |mi sento osservata|

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le braccia di Alejandro mi legano al suo petto, così stretta da soffocarmi, la sua pelle mi piace tanto e non mi va più di tornare alla cena

~Ale, mi hai spaventata per un momento~dico girandomi verso di lui, però poi spingerlo dentro il bagno, che si trova proprio alle sue spalle
~volevo coglierti impreparata~dice prendendomi la guancia con la mano sinistra, mentre con l'altra chiude a chiave la porta
~tanto non ci sei riuscito~dico arricciando il naso
~so che menti ormai, ricorda il tuo nasino si arriccia quando dici una cazzata~dice baciandomi in modo quasi aggressivo le labbra, come se aspettasse questo momento da tutta la sera

~si come no~dico ridacchiando
~vogliamo ricordare quando io...~lo interrompo bruscamente
~smettila di parlare e baciami coglione~gli prendo il colletto e affondo sempre di più nelle sue labbra

le sue mani vagano su ogni centimetro del mio corpo, esplorano ogni mia curva, ma si soffermano principalmente sui fianchi, stringendoli un po'

inizio a sentire molto caldo tra le gambe, quasi come se non l'avessi mai provato, nemmeno con Bryan

~non vorrei staccarmi Alejandro, ma penso che debba andare~dico guardandomi allo specchio, nella speranza che non si noti niente
~lo capisco, io anche devo andarmene~dice mettendosi dietro di me, mentre mi bacia il collo
~dove devi andare?~gli chiedo sistemando i bordi delle labbra con la matita nude usata prima per truccarmi
~ho finito il turno per stasera~
~ma tu non dovevi rimanere sempre? so anche che mio padre ti ha dato una stanza per quando vuoi riposarti~dico girandomi verso di lui
~si ma vado a casa mia~dice staccandosi
~ma perché?~gli chiedo confusa

~perché ho finito il turno, te l'ho detto~continua a dirmi mentre mi accarezza il viso
~si ma non capisco perché tu non rimanga qui, hai qualcosa di meglio da fare? magari con una delle tue fidanzate~dico con un tono di sfida
~no gelosona, semplicemente tuo padre ha assunto un'altra guardia che ha il turno di notte~dice con calma

ma la mia faccia è tutt'altro che calma, sono sorpresa, non me l'aspettavo e poi a mio padre non bastava un solo bodyguard?

mio padre mi fa terribilmente incazzare quando fa così, ma perché?

~gli parlo~gli dico cercando di uscire dal bagno
~non vale la pena, poi te ne vai così? senza neanche salutarmi per bene?~chiede baciandomi con passione

il bacio prosegue ancora per un pochino, però a causa delle tempistiche siamo costretti a lasciarci

~ci vediamo domani allora~gli dico uscendo dal bagno, dopo avergli dato un ultimo bacio
~a domani scimmietta~mi sorride leggermente

prima di aprire la porta della sala da pranzo, sbuffo pesantemente, non mi va di mentire e prendere in giro i miei genitori, loro davvero pensano che io ami Bryan, ma non è così

sposarmi con Bryan è l'ultimo dei miei pensieri, non voglio, come faccio a scappare da tutto questo?

mi sa che devo davvero prendere il coraggio di partire e andare da mia nonna in Francia, almeno lì avrò colmato

anche se allo stesso tempo, questo vorrebbe dire non vedere Alejandro però

devo trovare una soluzione all'istante

quando entro in sala da pranzo, vedo che le portate sono già a tavola, mi siedo accanto a Bryan che mi posa il braccio sulle mie spalle e mi sorride, come suo solito

~ci hai messo un po' dov'eri?~mi chiede sussurrandomi vicino l'orecchio
~in bagno, mi sono arrivate le mie cose~mento con la prima bugia che mi passa per la testa
~e da quando ti arrivano alla fine del mese? di solito all'inizio ti vengono~dice pensieroso
~come mai sai quando mi arriva il ciclo? comunque può capitare che salti e che mi arrivi più tardi~dico prendendo con la forchetta un po' di pasta, per poi mangiarla
~mi ricordo e basta~dice ridendo
~sei inquietante Bryan, che ti prende?~

continuiamo a parlare a bassa voce e all'improvviso mi accarezza la coscia

~penso che dobbiamo parlare della nostra situazione~mi stringe l'interno coscia
~che fai? mi hai fatto male~dico togliendo la sua mano
~mio padre ci sta al collo, sto fingendo di essere possessivo come fa lui con mia madre~dice in modo onesto

in effetti mi giro e vedo il padre di Bryan che non distoglie mai lo sguardo su di noi, ma soprattutto su di me, sono a disagio e non so che fare, vorrei davvero sparire da qui in questo momento

~ma che ha? perché mi fissa in modo inquietante? sembra che mi voglia uccidere~dico distogliendo lo sguardo dal padre, per concentrarmi meglio sul viso di Bryan
~non so, anche con me si comporta in modo ambiguo, forse ne dovremmo parlare in privato con calma~
~okay~rispondo solamente per poi continuare a finire il mio pasto

————

dopo che tutti gli invitati sono andati via, mi rifugio nella mia camera, sono completamente sola, mi sto preparando per la notte, mi posiziono davanti alla mia postazione make up e inizio a togliere qualsiasi traccia di trucco sul mio viso,
mi guardo allo specchio, mi sento bene ultimamente, non ho più pensieri negativi e mi sento bene con il mio corpo finalmente

non mi sembra vero

c'è troppo silenzio nella stanza, che il rumore della mia suoneria invade tutto lo spazio

mi affretto a prendere il telefono, si tratta di un messaggio da parte di un numero sconosciuto, sblocco il telefono e apro la chat, mi ha mandato una foto, aspetto che mi carichi, ma appena la vedo lancio un urlo e corro verso la finestra,

qualcuno mi ha fotografata dalla mia finestra, subito dopo mi arriva anche un altro messaggio

"è inutile che cerchi dalla finestra, non mi troverai così facilmente

Dangerous woman Where stories live. Discover now