<< Li chiamano i camini delle fate >> precisò lui prendendole una mano per tentare di  trascinarla lontana dalle riprese. Lei ed Alp aveva macinato chilometri a piedi per visitare chiese, monasteri, il castello cittadino e le grotte più particolari. Eppure lei continuava a ripetere di non volersi perdere proprio nulla di quel museo a cielo aperto.

<< Non ci sono veramente delle fate all'interno >> Alp si vergognò subito dopo per aver permesso alle sue labbra di pronunciare quella stramba precisazione. Spesso mi chiedevo dove finisse tutta la sua invidiabile intelligenza quando c'era Scarlett a gironzolargli intorno. Diventava talmente tonto da preoccuparmi a volte, come se lei gli mandasse in pappa il cervello.

Camini delle fate. E' così che vengono chiamate le formazioni laviche scavate nel tufo che fanno da cornice ad una delle zone più aride del pianete. 

<< La leggenda narra che siano stati creati da fatine in tutù azzurro >> mi piaceva prenderla in giro. Scarlett era la preda perfetta del mio discreto umorismo. 

<< Non starli a sentire >> mi rimbrottò Pinar.

<< Un tempo, queste piramidi in tufo, erano destinate ai rifugiati, era qui che cercavano di nascondersi e proteggersi durante le invasioni. Adesso, invece, sono solo il luogo con il maggiore tasso di turismo di tutto il Paese. L'intera Cappadocia è un groviglio di leggende e superstizioni, pare che ogni popolazione ne abbia inventata una.  Si dice che gli antichi popoli che abitavano questa zona della Cappadocia, credessero che i Camini fossero abitati non solo da uomini, ma anche da fate e da altri personaggi del folklore locale, dando in questo modo il nome alle strutture. La mia leggenda preferita è una di quelle che raccontano gli autoctoni. Si narra che un uomo si innamorò perdutamente di una fata, anche se le unioni tra umani e " Piccolo Popolo " , come lo definivano loro, erano proibite. Per questa ragione, i due furono obbligati a mettere da parte il loro amore, fin quando non intervenne la regina delle fate in persona. Lei trasformò tutte le fate che si innamorarono di un essere umano in uccelli, dando la possibilità agli umani di potersene prendere cura, creando all'interno di molti camini numerose piccionaie. Ancora oggi, infatti, possiamo notare molte di queste strutture scavate all'interno del tufo >>  Pinar si mostrò piuttosto entusiasta nel narrare quella storia.

<< Io sinceramente ne conosco un'altra che ha nulla a che vedere con regine ed uccelli >> dissi voltandomi verso le ragazze. Ce la raccontava sempre mio padre. 

<< Sarà qualcosa di macabro o di sconcio  >> disse Scarlett strappando un sorriso sincero alla mia finta fidanzata. 

<< Devo contraddirti rompiscatole. Pare proprio che i primi cristiani ed alcuni monaci eremiti si rifugiarono all'interno dei camini per la preghiera o per fuggire alle persecuzioni, accendendo fuochi e facendo uscire il fumo dai buchi presenti nella roccia. Le persone che li osservavano da lontano, infatti, credevano che fossero proprio le fate che vivevano al loro interno ad accendere i fuochi, creando così tutte le storie intorno a queste valli >> dissi indicando qualche piramide alle nostre spalle.

<< Adesso sono ancora più curiosa, vorrei visitarle tutte >> strillò Scarlett euforica.

<< Andiamocene in hotel Scar, ti prego. Sono esausto >> Alp sembrava davvero sfiancato.



Eravamo arrivati in Cappadocia qualche giorno prima e le riprese ci avevano tenuti impegnati per moltissime ore. Quei ritmici erano sfibranti. Tornavamo in albergo a tarda sera e crollavamo esausti, a volte saltando anche la cena. Quella mattina, girare le ultime scene prima della partenza, era stato davvero complicato. Il produttore aveva dovuto richiedere più volte l'intervento delle forze dell'ordine perché la zona recintata, destinata alle riprese, era stata presa d'assalto dai giornalisti e dai curiosi. Sicuramente si era diffusa la notizia della nostra presenza lì. 

TWICE - Like a stormWhere stories live. Discover now