Capitolo 2: è colpa della luna piena

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E' passata una settimana da quando avevo messo piede in quella scuola e ho già stretto un fortissimo legame con il gruppo di Scott, in particolare con Liam. Oltre ad avere la maggioranza dei corsi assieme, è stato il primo a dimostrarmi affetto e sincerità fin dall'inizio; sapevo di potermi fidare di lui. Con Lydia mi trovo davvero bene, siamo già uscite qualche pomeriggio per fare un po' di shopping al centro commerciale assieme a Malia -anche se era la meno entusiasta-; con Scott e Stiles mi cacciavo ogni tanto nei guai, tra cui essere messa in punizione per aver lanciato involontariamente una pallina di carta contro l'insegnante, quando in realtà il diretto interessato era Stiles, il quale aveva prontamente schivato il mio lancio. Mason e Corey, invece, mi aiutavano a studiare matematica e chimica al pomeriggio: avevano capito che ero una frana così decisero di loro spontanea volontà di darmi alcune dritte e consigli su come affrontare tali materie. Poi c'era Isaac che puntualmente mi prendeva in giro per la mia scarsissima atleticità durante l'ora del professor Finstock. Nonostante tutto, a quel ragazzo volevo un gran bene e, al di fuori del contesto sportivo, aveva un grande cuore d'oro.

Ora sono davanti al mio armadietto per prendere i libri della lezione dopo: letteratura inglese. Faccio per chiudere il mio armadietto finché una mano non si appoggiò sulla porticina dell'armadietto affianco al mio: era Liam.

"Allora, pronta per letteratura?" chiese il biondino con uno sguardo già scocciato.

"Io sì assolutamente..." rivolsi la mia attenzione verso di lui e notai come fosse diverso rispetto ai giorni precedenti. Sembrava nervoso, preoccupato....o più semplicemente arrabbiato.

"Liam, che ti prende? Ti vedo strano, va tutto bene?" ero davvero preoccupata per lui. Con fare sbadato, mi guardò con gli occhi meravigliati come se avesse appena visto un alieno.

"Ehy...sì, sì....non ti preoccupare, va tutto bene"

"Sei sicuro?" gli domandai nuovamente. Fece un cenno con la testa; feci finta di crederci. Anche Scott e Malia passarono di lì e...puntualmente avevano anche loro la stessa espressione che aveva il biondino. Qui c'è qualcosa che non mi quadra; inseguii i due ragazzi nella speranza che si accorgessero della mia presenza, ma non stentavano a rallentare nemmeno per sbaglio. Possibile che si stiano comportando tutti in questo modo?! Sentii la voce di Liam chiamarmi, mi voltai per vedere che voleva.

"E la lezione di letteratura? Te ne sei scordata?" domandò incuriosito con il mio libro in mano.

"Non ti preoccupare, devo chiedere a Scott una cosa. Fra cinque minuti mi trovi davanti all'aula" il ragazzo fece un cenno con il capo per poi sparire dietro l'angolo del corridoio. Quando rigirai lo sguardo vidi che davanti a me la gente si era raddoppiata e che, sicuramente, avrei fatto molta fatica a ritrovare Scott e Malia. Sebbene, me ne infischiai e cominciai a farmi spazio fra la gente. Li trovai poco più in là vicino all'entrata di un'aula. Non appena notarono la mia presenza, si fermarono sull'uscio della porta.

"Laila, che fai qui? Non dovresti essere a letteratura?" chiese Malia con una voce più agitata del solito.

"Vi state comportando tutti in maniera strana oggi. Tu, Scott e pure Liam" continuai ignorando la domanda della ragazza. Al momento, il mio ultimo problema era perdere la lezione.

"Che succede Scott?" il ragazzo si guardò intorno, come in cerca di un appiglio per potersi salvare da quella domanda. Eppure non avevo accusato nessuno di omicidio, non eravamo in un interrogatorio: l'unica cosa che volevo erano delle risposte.

"Laila, davvero, stiamo bene" sorrise Scott "Liam probabilmente è preoccupato per qualche voto basso"

"Io ho perso il portafoglio" continuò Malia al suo fianco che, nel frattempo, era sempre più vicina all'entrare in classe.

Gli occhi blu del licantropoWhere stories live. Discover now