1-Parte 1/3

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"Hey amico, vorresti venire a casa mia?" urlò il mio migliore amico, Zayn, dalla macchina. 

Erano i primi di gennaio e faceva molto freddo. 

Io e Zayn avremmo dovuto frequentare le lezioni quella mattina ma non avevamo voglia e come sempre andavamo a casa di quest'ultimo. 

Durante il viaggio Zayn non fece altro che parlarmi delle sue nuove conquiste e di come si era limonato quattro ragazzi ad una festa. 

Mi girai verso di lui e gli sorrisi. 

Lo adoravo, era la persona migliore che mi potesse mai capitare.

Lui non era il classico ragazzo che si vantava della sua bellezza, se ne stava nel suo e quando una persona gli diceva di essere perfetto lui sorrideva e diceva che la perfezione non esiste. 

Ma lui era davvero perfetto, anche se lo negava. 

Arrivammo a casa sua proprio quando cominciò a piovere. 

Uscii velocemente dalla macchina e corsi verso la porta. 

Zayn mi disse che ci sarebbe stato anche il suo fratellastro, Harry, perché non si sentiva tanto bene per andare a scuola quella mattina. 

Harry era davvero un bel ragazzo ma non ebbi mai avuto la possibilità di avere una conversazione con lui, essendo troppo preso dalle conversazioni di Zayn. 

Entrai e andai subito a sedermi sul divano. 

Zayn andò in cucina e preparò due tazze di tè calde intanto che mi parlava di una ragazza che aveva conosciuto ad una festa. 

Dopo un paio di minuti arrivò in soggiorno e mi poggiò la tazza di tè per poi sedersi sul pavimento.


"Lou ti va una partita?" mi chiese prendendo già da subito i joystick. 

Io annui e mi alzai per accendere la console, ma quando sentii dei passi provenire dalle scale mi girai e mi ritrovai Harry davanti. 

Aveva i capelli scompigliati e il viso assonato.


"Hey Louis." mi salutò sedendosi sul divano. 

Gli feci un cenno del capo in segno di saluto e, insieme a Zayn, mi sedetti per terra dando il via alla partita. 

Questa volta però cambiò: anche Harry voleva giocare e la cosa mi stupii perché durante tutti questi anni lui non aveva mai giocato insieme a noi, manco una volta. 

Gli feci spazio e si sedette in mezzo a me e a Zayn e prima di cominciare si girò verso di me facendomi un timido sorriso. 

Non capii bene il perché ma quel sorriso mi mandò in confusione. 

La partita cominciò ed io ero tutto tranne ché concentrato. 

Harry e Zayn erano troppo presi dal gioco mentre io non riuscivo a concentrarmi a causa del ginocchio del riccio che continuava a sfiorare il mio. Era una sensazione molto strana soprattutto perché mi dava i brividi.


"Lou, che ti prende? Hai fatto solo trenta uccisioni. Di solito ne fai di più." Mi fece notare Zayn. Era vero, di solito ero un campione a Call of Duty ma quella volta non ero tanto lucido.

"Scusa Zayn non ho tanta voglia di giocare." Dissi posando il joystick sul comodino e ritornando a sedermi sul divano. Loro continuarono a giocare mentre io li osservavo. Più che altro osservavo ogni movimento di Harry. Sentii i suoi ricci solleticarmi la gamba ed ebbi l'impulso di accarezzarli ma mi trattenni.

Dopo un'ora finirono finalmente la partita e vidi Zayn alzarsi e andare al piano superiore a far qualcosa. Io rimasi solo con il riccio e la situazione stava diventando imbarazzante dato che nessuno dei due parlava. Solo dopo un po' lo vidi alzarsi da terra e sedersi sul divano, accanto a me.

"Louis tu per caso sei fidanzato?" mi domandò spezzando finalmente quel terribile imbarazzo. Mi girai verso di lui e vidi che mi stava fissando.

"No, non lo sono." Dissi tristemente. In realtà mi mancava esserlo...

Harry annui e abbassò il viso mordicchiandosi il labbro.

"Mi dai un consiglio?" annui convinto prendendo la tazza di tè dal comodino.

"Come potrei lasciare la mia ragazza sapendo che lei mi ama cosi tanto da sacrificare qualsiasi cosa per me?" mi domandò continuando a tenere la testa bassa. Sospirai.

" Secondo me, prima dovresti dirle gentilmente che hai passato un bel periodo con lei e dopo puoi dirle che non può più andare avanti." Cercai di spiegarli. Questo era il metodo che usavo sempre io perciò penso andrebbe bene anche per lui.

"Ma se dopo mi chiede una spiegazione del perché non voglio più stare insieme a lei?"

"Beh Harry questo solo tu lo sai..." dissi posando la tazza di tè. Quando mi girai verso il riccio notai che aveva gli occhi lucidi.

"Hey che ti succede?" domandai poggiandoli una mano sulla spalla. Sentii subito che stava tremando perciò decisi di avvicinarmi di più a lui e istintivamente lo abbracciai. Il mio cuore prese un battito quando si posizionò meglio nel incavo del mio collo e quando le sue mani mi strinsero i fianchi.

"Louis come faccio a dirle che sono gay!" urlò stringendomi la maglietta. Rimasi un po' scioccato dalla sua confessione in fin dei conti non pensavo minimamente che lui potesse essere gay date tutte le volte che l'avevo visto portarsi una ragazza diversa a casa.

"Harry sentimi..." gli alzai il viso e quasi mi face male vedere le lacrime scendere lungo le sue guance. "...non devi piangere. Devi dire a questa ragazza la verità, se la prende bene meglio per te, si vede che lei ha sempre avuto fiducia in te e ti ha sempre voluto bene, se la prende male la dovresti lasciar perdere." Gli dissi asciugandoli le lacrime. 

Silent Night, Bodom Night × Larry.Where stories live. Discover now