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"Ok tu puoi dormire qui, se hai bisogno di qualcosa lo cerchi, e cortesemente cerca anche di non fare rumore, notte" dice Héctor.

"Mi dici che ti prende? Non ho fatto nulla, ti ho chiesto scusa, ti ho anche spiegato il motivo del perché lo ha detto" mi lamento.

"Ayla, basta. Non me ne frega un cazzo, tuo fratello mi vede come un criminale, bene allora è meglio che esca dalla tua vita" dice Héctor.

Scappo in camera mettendomi a piangere.
Chiamo Pablo, è l'unico che potrebbe capirmi.
"Pablo" scoppio a piangere ancora di più "mi ha detto che n-non gliene frega nul-la" dico al ragazzo concludendo a piangere ancora di più.
"Aylina, calma. È solo incazzato. Ayla ascolta, calmati. Prenditi da bere qualcosa, stiamo al telefono un pochetto, aggiungo Pedri e non pensarci" Aggiunge Pedro e iniziamo a parlare.
"Cosa posso prendermi da bere" domando a Pedro e Gavi.
"La coca-cola, è buonissima" propone Pedri.
"Se non la ha fatti acqua e zucchero" propone Gavira.

"Voi state con me al telefono ok?" chiedo cortesemente ai ragazzi. Loro dicono di si.

Scendo le scale, cercando di non fare rumore e apro il frigo, trovo la coca-cola e prendo un bicchiere e ne rovescio un po nel bicchiere.

"Chi ti ha detto di prendere la coca-cola?" domanda Héctor
"Tu, mi hai detto, se hai bisogno prendi, e lo ho fatto" rispondo incazzata.

Salgo in camera ignorandolo. "Brava Aylaa" mi fanno i complimenti i due ragazzi. Ad una certa però incomincio ad avere sonno e allora auguro la buonanotte ai ragazzi e mettiamo giù.

Alle 3 sento un rumore unico, tanto che mi sveglio, mi alzo dal letto e cerco di accendere la luce ma non andava.
In quel momento mi vengono in mente i ricordi vissuti con quel mio ex, la terapia e tutto quello schifo e incomincio a vedere sfocato, ad avere un respiro irregolare.

Héctor entra per avvisarmi che era saltata la luce e che ora andava ma appena accende la luce mi vede lì per terra e corre da me.

"Ayla, guardami, guardami. Respira con me. Ayla guardami perpiacere. Segui il mio respiro. Mami respira insieme a me, dai Ayla, guardami guardami. Piccola perpiacere ascoltami" continua a ripetere queste parole fino a quando lo fisso negli occhi e incomincio a seguirlo nel respirare.

"Mami, vieni ci mettiamo nel mio letto" mi prende in braccio e mi porta in camera sua, mi dà una sua maglia visto che la mia era tutta sudata e mi mette sopra di lui e mi coccola cercando di scacciare tutti quei brutti ricordi.

"Héctor perché?" gli domando appena riprendo il controllo di me stessa.
"Perché cosa? mi risponde.
"Hai detto che ti vuoi fuori dalla mia vita, perché mi hai aiutata" gli domando incuriosita.
"Mami, secondo te è vero?" mi dice.
"Si" gli rispondo.
"Allora sei un po' stupida mami, ti ho detto che ti amo, non posso stare senza di te, però sentirmi quello che mi ha detto tuo fratello ha fatto male" mi confessa.

"Sei sicuro?" gli domando.
"Si cazzo Ayla, io voglio solo te con me, non ne voglio un altra" mi bacia e ricomincia il discorso "ti amo Ayla Yildiz" mi dice. Io sorrido.

"Ora dormi mami, ti amo" mi coccola un altro po' e mi addormento.

first last love [Héctor Fort]Where stories live. Discover now