4 - Confusa

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Nelle settimane successive all'incidente nel cortile, Alice si trovò a lottare con una miscela di emozioni contrastanti. La pace fatta con Zachary aveva portato con sé una speranza fugace, ma la sua repentina partenza il giorno successivo e la successiva settimana di lontananza la lasciarono frustrata e triste.

Durante quei giorni di assenza, Alice si ritrovò a ripensare continuamente al loro breve contatto e alla promessa di risolvere le tensioni tra di loro. Tuttavia, la sua assenza prolungata e il suo distacco successivo le diedero solo un senso di vuoto e tanta confusione.

Quando Zachary finalmente tornò, Alice sperò in un ripristino della connessione che avevano condiviso brevemente, ma rimase delusa quando si rese conto che lui sembrava aver perso ogni interesse nei suoi confronti. Non la guardava nemmeno più, evitava accuratamente il contatto visivo e ignorava la sua presenza come se non fosse mai esistita.

Questa repentina freddezza e distanza da parte di Zachary le spezzò il cuore. Si era promessa di non farsi prendere in giro, di non lanciarsi in avventure che l'avrebbero fatta soffrire, ma era stato tutto più forte di lei e delle sue convinzioni.
Si sentiva confusa e tradita, si domandava continuamente cosa fosse cambiato e cosa poteva aver portato a quell'improvvisa trasformazione del loro rapporto.

Avrebbe voluto urlare, ma ignorare i suoi sentimenti e dedicarsi ad altre attività le riusciva meglio.
Era assorta nella lettura di un romanzo, quando Sarah entrò nella stanza.

"Hey, Baby, sembri un po' giù di morale. Tutto ok?"

"Beh, sai, è... è Zachary. È successo qualcosa di strano tra di noi e non riesco a capire perché."

"Cosa intendi? Cosa è successo?"

"Dopo quel momento nel cortile e la nostra piccola pace, Zachary si è comportato in modo strano. È partito il giorno dopo ed è stato via per una settimana. Ma da quando è tornato, sembra che abbia perso completamente interesse per me."

"Oh. Mi dispiace sentirlo, Alice. Ma sei sicura che non stia solo passando attraverso qualcosa di personale?"

"Non lo so, Sarah. Potrebbe essere, ma mi fa male il modo in cui mi ignora. Non mi guarda nemmeno più, come se non fossi mai esistita."

"Capisco. È difficile quando qualcuno che ti interessa si comporta in quel modo. Quello stronzo, mi sentirà!"

"No, no, per favore. Lasciamo perdere. Non m'importa, è solo che vorrei capire il perché, ma ormai non mi guarda neanche. Sta sempre con quell'oca giuliva di Vanessa, probabilmente ha raggiunto il suo scopo. Va bene così."

"Non ci credo, secondo me non hanno fatto nulla. Lei si vede che è disperata ma lui sta al gioco e basta, non mi sembra interessato. E comunque, io lo becco ancora a guardarti, forse non vuole farsi scoprire da te. Sono sicura che rinsavirà, fidati di me."

Alzò le spalle in segno di rassegnazione, sospirò e sorrise debolmente all'amica, accettando il conforto del suo abbraccio. Si sentiva protetta e compresa, almeno per quel breve istante.

Con un senso di stanchezza che le pervase il corpo e l'anima, Alice decise di concedersi un po' di riposo.
Il caldo abbraccio del sonno la avvolse dolcemente, portandola via dal caos emotivo che la circondava. Mancavano ancora due ore alla cena, ma Alice sapeva di aver bisogno di quel tempo per ricaricare le energie e ritrovare un minimo di serenità interiore.

Con un ultimo sospiro di sollievo, si abbandonò al sonno, sperando che al suo risveglio le cose potessero sembrare un po' più chiare e meno dolorose.

Alice si risvegliò diverse ore dopo, con una sensazione di confusione e disorientamento e guardando lo schermo dell'orologio, si rese conto che erano passate le undici di sera e che quindi, aveva saltato la cena. Ma la sua preoccupazione maggiore era il fatto che Sarah non fosse nella camera con lei. Non ricordava di aver sentito Sarah parlare di piani per uscire, quindi istintivamente, si preoccupò per lei.

The Moonlight SecretsOù les histoires vivent. Découvrez maintenant