Capitolo 3

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Mi sveglio con la luce che filtra dalla tenda non che sia a riuscita a dormire molto, mi alzo e alle 9 del mattino sono già pronta e diretta in giardino dove tutti stanno facendo colazione tutti fatta eccezione di mia zia che ancora non è tornata e di mio fratello .
-buongiorno vic , sei mattiniera oggi?- mi salutano in coro mia madre e mio padre - si ho delle pratiche da inviare entro le 12 cosi che la mia collega le abbia pronte la mattina,il fuso
orario aiuta molto - rispondo addentando un cornetto - zia Mara e Lorenzo sono già usciti ?- domando facendo finta di non sapere che la prima non è proprio rientrata - Lorenzo è andato in università mentre tua zia è con Michael , stanno insieme e ogni tanto tua zia si ferma da lui , dovrebbero arrivare in mattinata visto che io
e Michael abbiamo da fare - dice mio padre io annuisco mostrando poco interesse.
Finita la colazione mi sono messa in sala riunioni a lavorare e dopo ore di lavoro mi ricordo di aver promesso ad Heric che lo avrei chiamato e visto che adesso sono le 12.30 in America è mattina
presto cosi clicco l'icona di FaceTime sul mio computer e seleziono il numero , dopo 3 squilli mi risponde e mi sembra cosi bello anche
appena sveglio , con quei occhi color ghiaccio - buongiorno amore ,spero di non averti svegliato !- dico lui sorride rassicurante
- no,tranquilla piccola , stavo per entrare in doccia e poi a lavoro quindi , mi dispiace ma devo salutarti ci sentiamo appena sono libero ,
ricordati che ti amo , spero ti stia divertendo - sapevamo che sarebbe stato difficile far coincidere gli orari con il lavoro - si amore
sto benissimo però non vedo l'ora di averti qui , ci sentiamo appena sei libero ti amo a dopo - cosi dicendo chiudo la chiamata, alzo lo sguardo e mi rendo conto che davanti la porta ci sono
mio padre e Michael che mi guardano - scusa vic ma ho bussato tante volte , era heric potevi salutarlo da parte mia , che figura mi
fai fare con il tuo fidanzato ? Quando arriva qui?- dice mio padre guardandomi ma sono troppa concentrata a decifrare lo sguardo di
Michel per poter formulare una risposta sensata , ma devo - oh papà scusami non vi ho proprio sentito , tranquillo lo sà che lo saluti sempre e arriverà qui tra 15 giorni ora tolgo il disturbo - cosi dicendo raccatto le mie cose e mi dileguo con ancora quello sguardo addosso , mi sento cosi incolpa , ma in fondo in colpa per
cosa lui stà con mia zia e non abbiamo mai parlato del fatto che potessimo essere entrambi accompagnati .
Passo il resto della mattinata in camera,sento bussare e si affaccia mia mamma che mi avverte che è pronto il pranzo scendo in sala e
mio fratello mi indica il posto vicino a Michael e alla sua destra ha appiccicata mia zia che non smette di parlare, io mi sento cosi agitata , siamo cosi vicini che le nostre gambe si sfiorano e mentre inizio a mangiare la pasta mia zia mi
domanda - allora vittoria ?ho saputo che tra qualche settimana verrà a trovarci il tuo fidanzato ...verranno anche i suoi genitori , la
loro fama in quanto filantropi è arrivata fino a qui , so che verrà anche il fratello più grande , giusto?- giuro ho sempre adorato mia zia ma in
questo momento vorrei solo zittirla - si zia verranno tutti ,ma non capisco il tuo interesse verso il figlio più grande lo trovo di cattivo gusto, visto che al momento hai di fianco la persona con cui esci ?- tutti mi guardano e io mi sono resa conto troppo tardi che la bocca ha
parlato senza che il cervello ragionasse - credo tu debba chiedere scusa a tua zia - mi rimprovera mio padre e sinceramente ha ragione non ho neanche il coraggio di alzare lo sguardo tanto è
l'imbarazzo - scusa zia sono stata inopportuna , le tue scelte di vita sono affari tuoi - riprendiamo a mangiare e mentre gli altri parlando
io rimango fissa sul mio piatto - coraggiosa - sento sussurrare alla mia destra e una mano da sotto la tovaglia mi accarezza ,
Michael continua a parlare come se nulla fosse mentre io sono concentrata sulla sua mano sopra la mia che toglie dopo poco e io ritorno chiusa in me stessa - cara ti va se dopo noi donne andiamo
in piscina mentre gli uomini lavorano - mi dice zia io accenno un si e mi congedo salutando tutti dicendo di volermi riposare,prima di andare trovo il coraggio e lo guardo , ha un
completo elegante ma semplice i capelli tirati indietro e il suo sguardo puntato su di me accennando un sorriso , ricambio andando via.
Il pomeriggio mi ritrovo a bordo piscina completamente ricoperta di crema solare sotto stretta costrizione di mia madre , mia zia
impegnata a fare le sue vasche tonificanti e mamma che si diverte ad immergersi solo fino alle caviglie , cosi passano due ore nel più totale relax fino a quando sento mio fratello
urlare e buttarsi in direzione di mia zia che impreca contro di lui una volta emerso dal acqua,poco dopo noto Michael e mio padre entrambi con una polo e un costume a pantaloncini , si sistemano davanti a noi , mio padre si butta invitando Michael a fare lo stesso,mentre si toglie la maglia noto il
suo fisico asciutto ma marmoreo lo fisso mentre entra nell'acqua -convincete vittoria a buttarsi sono ore che sta sotto al sole - dice
mia madre,ormai sono tutti in piscina quindi mi faccio coraggio e lascio a malincuore la mia sdraia per immergermi e raggiungere gli
altri - allora questo tempo te lo scordi in America - dice mia zia -certo , ma l'America mi ripaga con il mio lavoro , le persone gentili e i miei amati hotgod che qui non sono cosi buoni - rispondo - ma qui ci siamo noi la tua famiglia , e se il tuo ragazzo ti dovesse chiedere la mano , dovresti scegliere di restare li , visto che lui ha
già una carriera avviata - mi domanda mia mamma con tristezza -mamma troverei un compromesso , i nipoti li vedresti tranquilla -
rispondo ridendo sapendo che l'unica paura di mia madre è di non vedere dei futuri nipoti se io dovessi rimanere in America - per adesso non ci pensiamo vittoria è ancora la piccola del suo
amato papà - finisce il discorso mio padre facendo ridere tutti ...
tranne Michael , passa il pomeriggio e gli altri decidono di ritrarsi per prepararsi per la cena , io rimango ancora in acqua cullata dal
rumore della natura e ammaliata dal bellissimo tramonto che m'incanta cosi tanto - in America non ce ne sono di cosi belli ?- è Michael seduto a bordo piscina con i capelli spettinati che gli
cadono sulla fronte e la polo bianca che lascia poco all'immaginazione - si ci sono ma non cosi belli , a me l'America piace , nessuno conosce la mia famiglia ,dove sono ora lo devo
solo a me stessa , non devo dire grazie a nessuno ,li sono una delle più giovani avvocatesse con maggior numero di successi, le persone fanno file lunghe mesi nella lista d'attesa del mio ufficio anche solo per
avere un colloquio informativo con me , e per questo che mi piace stare in America , scusami ho parlato a cuore aperto , solo che tutti non fanno altro che paragonare il paese da cui provengo con quello in cui vivo senza capire il motivo della mia scelta.- dico sinceramente - vieni qui - mi fa segno di raggiungerlo e nuotando mi ritrovo al suo cospetto , senza pensarci mi aggrappo
ai sui piedi e lui inizia a dondolarmi , lo schizzo giocando - sai con me puoi sentirti libera di parlare di tutto , non ti giudicherò mai , mi
piace ascoltarti e scoprire cose di te - allora mi faccio coraggio - e tu ? Cosa mi dici di te ? Oltre al fatto che stai con mia zia che hai
49 anni , sei divorziato e che il costume con i capelli senza gel ti stanno bene ... non so nulla - lui sorride - quindi mi stai dicendo che ti piaccio di più vestito informale - ridendo confermo e lui per dispetto mi dondola portandomi sotto l'acqua risalgo su e ci fissiamo - Michael io ho fatto vai in doccia e tu esci dalla piscina abbiamo prenotato per le 21 hai meno di un ora per prepararti - urla mia zia da lontano ... cosi lo vedo entrare in casa prendo coraggio lasciando questo posto magico e mi dirigo in camera mia ancora con il cuore a mille .

My gentleman and me Where stories live. Discover now