Capitolo 1

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Sono sempre stata convinta che l'amore quello vero non faccia male
Ma questa era la mia idea prima di Michael .
Sono vittoria rizzo , avvocato penalista e ho 28 anni sono siciliana ma
vivo a new york e come ogni anno per le vacanze estive torno a
Palermo dalla mia famiglia , famiglia non proprio lontana dal tipico
ideale popolare , mio padre è uno dei più rispettati di tutta la città per
questo ho ritenuto opportuno allontanarmi da loro e lavorare dal altro
capo del mondo .
In questo momento sono appena uscita dal tribunale nel quale ho
appena vinto la mia settima causa i mie genitori sono molto fieri di me,
anche se mio padre ha sempre
voluto che mi occupassi degli affari di famiglia, per fortuna esiste mio
fratello Lorenzo , lui è il perfetto erede plasmato a sua immagine e somiglianza.
Mio padre Erik rizzo da parte sua nonostante i suoi 68 anni è un uomo
affascinante e ancora sul pezzo mia madre Agata è la tipica donna di
casa ma con un grande spicco per gli affari .
Mi sto dirigendo a passo svelto verso l'aereoporto mi ero ripromessa di
portare poche cose ma come al solito ho con me 3 valigie piene di
vestiti, purtroppo la moda e tutto ciò che è lusso sono il mio tallone
d'Achille , dopo avere acceso il computer
per lavorare mi rendo conto che si è fatta l'ora di salire e tra 10 ore
sarò di nuovo nella mia amata terra.
Mi sveglio di soprassalto con l hostess che mi domanda gentilmente se
voglio un caffè che accetto volentieri perché ne ho bisogno , mentre
sorseggio mi accorgo che stiamo per atterrare , mio padre mi ha
informato che al mio arrivo avrebbe mandato una macchina a
prendermi e infatti davanti al uscita scorgo una bellissima jeep wrangler
guidata da Carlo il nostro autista
- come sta signorina ?-
- Molto bene Carlo -
- Sarà distrutta appena arriveremo avrà tutto il tempo per rilassarsi -
- Perche mio padre non cè ?- chiedo stranita
- Suo padre al momento è in riunione appena pronto verrà ad
accoglierla - risponde con tenerezza Carlo.
Arriviamo davanti la grande casa di famiglia scendo e la prima ad
abbracciarmi è mia madre
- Finalmente sei qui - dice
- Si non vedevo l'ora il tempo qui è magnifico a new york fa solo molto
caldo , questo mare e questo profumo nel aria non ci sono ... papà?
Lorenzo dove sono ?- domando sapendo che Lorenzo non si
sarebbe mai perso il mio arrivo , siamo sempre stati molto uniti fin da bambini.
- Lorenzo e tuo padre sono in sala , puoi andare a salutarli -
- Allora vado subito - le dico varcando il grande ingresso di casa Rizzo al centro della stanza un vaso di terra cotta fa da teatro ad un
Immensa scalinata che porta al piano superiore ma ora è il piano
inferiore che mi interessa per la precisione la porta chiusa dietro al
vaso ... la sala riunioni di mio padre è lì che fà affari con le persone che contano.
Busso alla porta e sento un lieve - avanti- entro e noto mio padre ,mio fratello e Ezio sua spalla destra da anni , davanti a loro ci sono
due uomini uno anziano e un altro moro , occhi grandi e scuri , labbra sottili e rughe leggermente marcate - vittoria finalmente bambina mia - esulta mio padre facendomi
segno di avvicinarmi , eseguo la richiesta e lo abbraccio mi è mancato cosi tanto - allora come è andato il viaggio?- resterai abbastanza ?- dice tutto d'un fiato - si papà starò qui per 3
mesi - rispondo con fierezza anche perché ho rinunciato a due casi per stare qui con loro e io non rinuncio mai al Lavoro - lascia che ti
presenti questi due gentil uomini - dice fiero , io odio quando parla cosi, insomma siamo nel 21 esimo secolo aggiornati, nel mentre mi
giro e torno a guardare i due di poco prima - loro sono Michael e Massimo Corleone sono due grandi amici nonché mie colleghi d'affari - sorrido e mi presento senza sapere ancora che il primo sarebbe stato il più grande errore della mia vita - piacere io sono Vittoria Rizzo - tendo la mano a quello credo essere Michael Corleone - piacere io sono Michael - risponde lui - piacere io sono massimo - risponde il signore dai capelli bianchi - bene scusate il disturbo ora vado a riposarmi un pò è stato davvero un piacere conoscervi , Lorenzo dopo ci salutiamo con calma - cosi dicendo mi dileguo da quella stanza divenuta troppo piccola per tutti quanti .
Nel pomeriggio dopo essermi riposata decido di scendere ritrovandomi mio fratello sul divano a guardare la tv - allora che mi dici ?- lo sorprendo, lui mi abbraccia sornione dai suoi 195 centimetri -tutto bene , con papà si lavora sempre e sta sera ci sarà la festa in tuo onore lo sai come è papà - dimenticavo la festa che mio padre organizza ogni volta che torno - sai già chi sono gli invitati ?- domando a Lorenzo - sicuramente i signori di questa mattina poi qualche mio
amico e i soliti parenti - l'idea che quel Michael sia alla mia festa mi fa un certo effetto - quel Michael da dove viene, non l'ho mai visto ma
papà lo ha appellato come grande amico - domando a Lorenzo ma lui mi liquida dicendo che sono amici di vecchia data e che da qualche mese il più giovane , Michael ha 49 anni , divorziato è tornato a vivere con lo zio
massimo in affari con papà da anni cosi dicendo se ne va lasciandomi sola piena di soddisfazione per essere riuscita ad avere qualche informazione in più.
Senza rendermene conto si sono fatte le 6 del pomeriggio cosi inizio a prepararmi ,gli in vitati saranno qui tra meno di un ora e io sono ancora
in pigiama ,dopo la doccia di questa mattina ,apro le valigie e prendo
un abito bianco in macramè con dei sandali doro i miei capelli lunghi e scuri li lascio sciolti e i miei occhi castani li risalto con un po di mascara
mentre per la pelle decido di esaltare quel poco di abbronzatura conquistata con ore di lampade su la 29 esima strada con un pò di crema corpo piena di brillantini dopo un ora sono pronta e inizio a vedere le macchine arrivare ma prima di scendere in giardino decido di andare nella sala
cocktail per prepararmi un mojito ed e mentre sono intenta a prendere tutti gli ingredienti ma sento qualcuno alle mie spalle - è la tua festa e
pensi che nessuno sappia farti un mojito?- mi giro e vedo lui Michael -in realtà nessuno lo fa come lo voglio io - mi guarda incuriosito - e
sono cosi brava perché il mio crea dipendenza - lo provoco - l'unica dipendenza che ho sono le ragazze belle in carriera e con un carattere
dominante - stiamo giocando, bene giochiamo -ragazze ? Non sei un pò grande per le ragazze ?- rispondo con un sorriso beffardo lui si
avvicina al bancone - vedo che ti sei informata - risponde sorridendo -sono un avvocato informarmi è il mio pane quotidiano - ci fissiamo e ora posso dire con certezza che non è un uomo bellissimo ma affasciante quasi magnetico ...
Il rumore della porta che si apre mi fa tornare in me - se non ti dispiace andrei dai miei ospiti - esco dalla sala lasciandolo da solo , 1-0 per me

Il rumore della porta che si apre mi fa tornare in me - se non ti dispiace andrei dai miei ospiti - esco dalla sala lasciandolo da solo , 1-0 per me

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Michael corleone

My gentleman and me Where stories live. Discover now