Capitolo 38 : Un altra lettera

7 2 0
                                    

Mentre mi avvicinavo al bar, Arsène mi vide e mi fece cenno di unirmi a loro.

"Ciao! Siediti con noi,"

Disse Arsène con un sorriso invitante.

Accettai con un sorriso e mi sedetti accanto a lui, mentre Sherlock alzò lo sguardo dal giornale per salutarmi con un cenno del capo.

"Buonasera,"

Disse Sherlock con la sua solita calma.

La serata trascorse piacevolmente tra chiacchiere e pianificazioni future.

Arsène, sempre galante e socievole, coinvolse gli ospiti dell'hotel nelle nostre conversazioni mentre Sherlock, più riservato, sembrò concentrarsi su qualche dettaglio del giornale.

Dopo un po', decidemmo di ordinare la cena al bar dell'hotel e ci sedemmo a un tavolo accogliente.

"Mmm, questi piatti sembrano deliziosi," commentai guardando il menu.

Mentre gustavamo i piatti deliziosi, chiacchieravamo tranquillamente del fatto che il giorno successivo ci sarebbe stata la mia esibizione nel teatro di fronte.

"In bocca al lupo per domani! Sono sicuro che sarai fantastica,"

Mi incoraggiò Arsène con calore.

Sherlock ascoltava silenziosamente, mostrando un certo interesse nel mio prossimo impegno.

"Ti auguro il meglio,"

Disse semplicemente Sherlock, con il suo tono misurato.

Con il passare delle ore, la stanchezza del viaggio cominciò a farsi sentire, quindi decidemmo di concludere la serata e ritirarci nelle nostre camere.

"Direi che è stata una serata piacevole, ma è ora di riposare,"

Disse Arsène con un sorriso stanco.

Dopo aver salutato gli ospiti e ringraziato il personale dell'hotel, ci incamminammo verso i nostri alloggi.

"Mai una serata noiosa con voi due," commentai mentre salivamo le scale.

Mentre salivo le scale verso la mia stanza, riflettevo sulla giornata trascorsa e sull'eccitazione per ciò che il futuro avrebbe riservato.

E dopo essere entrata nella mia stanza e dopo essermi preparata per andare a riposare mi addormentai con un sorriso sulle labbra.

Mi svegliai improvvisamente perché nel silenzio della notte, udii lievi movimenti provenire dal corridoio esterno alla mia stanza.

Il mio udito particolarmente fine mi permise di cogliere anche il più lieve suono, e il cuore iniziò a battermi forte nel petto. Instintivamente, mi sfiorai l'orecchio, un gesto che spesso compivo quando ero nervosa o inquieta.

La curiosità mi spinse a spegnere la luce e ad avvicinarmi con cautela alla porta.

Con sorpresa, notai una lettera posata sul pavimento.

Con la mente traboccante di domande, mi trovai ad esitare di fronte alla lettera che giaceva sul pavimento.

La tentazione di aprirla era forte, ma una parte di me rimaneva incerta, impaurita dalle possibili implicazioni di ciò che avrebbe potuto contenere.

Le dita sfiorarono il bordo dell'envelope, mentre il mio cuore batteva sempre più forte nel petto.

Le parole scritte a mano rivelavano l'inconfondibile stile del ragazzo misterioso che mi aveva lasciato indizi e dubbi nei giorni precedenti.

La lettera invitava me a un incontro nei camerini maschili dopo la mia esibizione al teatro.

"Dovrei andarci o no ... andandoci scoprirei molte cose probabilmente ma al contempo non so se sia una cosa sicura ..." pensai.

Dopo aver riflettuto attentamente su tutti questi aspetti, decisi di consultare Arsène e Sherlock per avere il loro parere sulla situazione perciò uscii dalla mia stanza facendo molto piano e dopo aver bussato alla porta della stanza di Arséne e a quella di Sherlock e dopo che ebbi detto ai miei amici di raggiungermi nella mia stanza tornai nella mia camera e li aspettai.

Arrivarono velocemente e appena li misi al corrente della lettera cominciammo a dialogare vivacemente.

"Beh ragazzi, devo ammettere che sono tentata dall'idea di accettare questo invito. Potrebbe essere una grande opportunità per scoprire qualcosa di importante sul mistero che mi circonda."

Dissi io.

"Esattamente! Potrebbe essere il colpo di scena che stavamo cercando! Un'avventura che ci porterà alla soluzione del nostro enigma!"

Disse entusiasta Arséne.

"Certo, capisco il vostro entusiasmo, ma dobbiamo considerare la sicurezza di Irene. Non possiamo ignorare i potenziali pericoli che potrebbero derivare da questo incontro."

Disse Sherlock dopo un lungo ragionamento.

"Hai ragione, Sherlock. Non posso mettermi in pericolo inconsapevolmente. Ma allo stesso tempo, sento che questo invito potrebbe rivelare informazioni cruciali."

Dissi io dandk ragione a Sherlock ma facendogli capire la mia opinione.

"Proprio così! Allora, cosa ne dici se veniamo con te, Irene? "

Propose allora Arséne.

"Si così insieme potremmo affrontare qualsiasi cosa e garantire la tua sicurezza Irene ... ottima idea Arséne ..."

Disse Sherlock.

Sherlock, Lupin & Io, Ancora InsiemeWhere stories live. Discover now