Lui mi guarda, inizia a ridere di nuovo e prima di parlare fa un enorme sospiro per riprendersi.
«Sono le nove di sera e dobbiamo festeggiare l'uscita dal carcere di Kai, quindi si va in disco!» esclama battendo le mani.

Si avvicina al mio armadio, lo spalanca e inizia a rovistare tutti i miei abiti mettendolo in disordine.

«Muoviti, siamo in ritardo.»

Guardo attentamente ogni sua azione con gli occhi fuori dalle orbite, specialmente quando inizia a buttare fuori tutte le mie magliette.

«Uh, cosa nascondi qui?» esclama afferrando una scatola di cartone blu.

Roteo gli occhi al cielo.
che coglione.

«Hai paura di essere sgamato da Alicia? Per questo nascondi i pacchi di preservativi nell'armadio?» chiede ridendo e la lancia dietro di sé, rischiando quasi di colpirmi.

Sbuffo nascondendo un sorrisetto, «ti ricordo che Abigail in questa casa ci vive. Se li vede mi chiederà sicuramente cosa diavolo sono e non ho proprio voglia di spiegarglielo. Poi è davvero brutto averli in bella vista come fate voi! Cazzo li tenete esposti come se fossero trofei!» borbotto e mi alzo dal letto, iniziando a raccogliere tutte le mie magliette a terra.

«Ti vergogni a far vedere i preservativi?» chiede ridendo, «oh Dio Andrew, non ti capisco proprio a volte!»

Sbuffo in una risata e lo mando elegantemente a fanculo con tanto di dito medio alzato.

Mi avvicino a tutte le maglie che ha lanciato a terra e ne raccolgo una nera, rigorosamente come tutte le altre. Dopo aver dato uno spintone a Mike per spostarlo da davanti l'armadio, afferro dei cargo verdi militari indossandoli al posto dei pantaloncini.

La maglia nera mi fascia perfettamente il busto, mettendo in risalto i miei favolosi addominali.
«Te lo posso dire?» chiede Mike.

Mi avvicino alla mensola sopra la scrivania, afferrando il mio profumo. Alzo un sopracciglio confuso e mi giro nella sua direzione.

Adesso è seduto sul mio letto, con il busto appoggiato alla testiera e le braccia dietro la testa. Mi guarda sghignazzando.

«Dirmi cosa?» chiedo di rimando iniziando a spruzzarmi il profumo.

«Smash.»

Spalanco la bocca e inizio leggermente a ridere, «Mike!»

«Perché non richiami Blair?» cambia discorso.

Scuoto la testa, «ma toglietelo dalla testa Mike. Cosa mi dovrebbe importare di lei?»

Mi giro appoggiandomi con il fondoschiena sulla scrivania, incrocio le braccia e lo guardo.

Noto che inizia a guardarsi intorno agitato e lo fa ogni volta che sta per dire una bugia.
«Perché non la richiami? Forse era importante», si gratta leggermente l'addome e riporta il braccio dietro la testa.

Alzo un sopracciglio, «Mike, dove vuoi arrivare?» borbotto annoiato.

Sospira spaventato.
«Posso aver invitato Blair in discoteca con noi. Ti ha chiamato perché devi andare a prendere lei e la sua amica.»

Wicked GameWhere stories live. Discover now