Non c'era nient'altro che lui in quello sguardo, nessuna paura, nessuna ansia, nessuna distanza, probabilmente per la prima volta. «Cazzo, sei incredibile, Lou. Cazzo, sei così»

Allora Louis aumentò il ritmo, prendendo più a fondo nella bocca il suo sesso.
«Sto per venire. Cazzo, levati, così posso venire quando mi scopi.»

Louis si staccò per dire: «Vieni. Poi te lo faccio diventare di nuovo duro.» E tornò all'opera, succhiandolo come se la sua vita dipendesse da quello. Se una cosa del genere avesse mai potuto uccidere qualcuno, Harry sapeva che sarebbe toccato a lui. Ma come diavolo faceva a rinunciare?

Quando il piacere divenne troppo, non lo combatté. Lasciò che il calore e quella dannata euforia lo travolgessero, e venne giù per la gola di Louis, che lo inghiottì e continuò a succhiare, accogliendo anche il secondo getto. Harry si sentiva come se qualcuno gli avesse tirato fuori tutte le ossa dal corpo. Ma questo non gli impedì di far alzare Louis e infilargli la lingua in bocca, improvvisamente pervaso dal bisogno di assaporarlo. Di possederlo. Di sentire il suo stesso sapore su Louis e sapere che era parte di lui.
Quando il bacio si concluse, avvolse le braccia attorno alla vita di Harry, lasciando che lui e il lavandino lo sostenessero. «Non so se riuscirò mai ad avere un altro orgasmo. Potresti avermi appena prosciugato.»

Louis soffocò una risata. «Non sottovalutare le tue capacità e non sottovalutare le mie. Ti ho detto che te lo farò venire di nuovo duro e così farò.» Harry aveva la sensazione che anche Louis si stesse divertendo da morire.

E mentre si dirigeva verso il letto si tolse la maglietta. Passarono quella che sembrò un'eternità a baciarsi, accarezzarsi, leccarsi, mangiarsi, giocare... finché non capì che Harry moriva dalla voglia di venire. Il suo sesso pulsò, duro ancora una volta.
«Ti ho detto che sarei riuscito a fartelo alzare di nuovo,» gli disse Louis con un sorriso che colpì Harry al petto.

«Non ne ho dubitato nemmeno per un secondo.» Louis prese il lubrificante e un preservativo dalla borsa. Era preoccupato dal fatto che gli sarebbe bastato toccare il proprio sesso per farlo venire. La paura divenne ancora più reale quando Harry gli strappò il preservativo dalle mani, lo aprì e glielo srotolò sull'erezione.

«Vuoi che ti scopi io, giusto?» gli chiese Louis.

«Già.»

«Allora dovremmo evitare di toccarci troppo.»
Harry rise e gli sfilò anche il lubrificante dalla mano. Ne spremette un po' sul proprio palmo e poi glielo lanciò. Allungò una mano tra le gambe e iniziò a lubrificare la propria apertura. Cazzo, cazzo, Voleva davvero ucciderlo.

«E tu vuoi farlo o cosa?» Fece un cenno alla bottiglietta che Louis teneva in mano.

Sì. Ok. Poteva farlo. Versò il lubrificante sul palmo e lo strofinò sul proprio membro. Ma l'unica cosa a cui riusciva a pensare era Harry. Al fatto che Harry in qualche modo lo riempisse anche quando era Louis che stava per scoparlo. Che lo sentisse ovunque, in qualunque cosa facesse, e voleva celebrare quella sensazione, ma anche dirgli che lo spaventava.

«Voglio, sì,» fu tutto quello che riuscì a dire.

«Come mi vuoi?»

In. Ogni. Modo.

Ma invece di dirlo, Louis si stese sulla schiena. Fece sedere Harry su di sé, con la schiena rivolta verso il suo petto. Si afferrò il sesso e trovò l'apertura di Harry, per poi spingersi dentro. Nel momento in cui sentì quel canale stretto e caldo avvolgerlo, la sua erezione diede un guizzo. «Stai fermo un secondo. Cazzo, sei fantastico, Haz.»

Quando ebbe di nuovo sotto controllo il proprio corpo, Louis avvolse le braccia attorno al suo corpo, aggrappandosi alle sue spalle. Mentre spingeva in alto, tirava il corpo di Harry verso il basso. Ogni volta che si muovevano insieme, il piacere lo investiva e vibrava come se si trasmettesse direttamente da Harry a lui. Mentre scopavano, Louis gli baciò la nuca, affondando più forte, e attirandolo a sé. Gli leccò la parte superiore della schiena, volendo assaporare la sua pelle. Il suo orgasmo era proprio lì, pregava per esplodere ma in un certo senso non sembrava ancora abbastanza. aveva pensato, ed era vero. Voleva di più. Louis li fece girare, continuando a tenere uniti i loro corpi, ma con Harry che ora poggiava con lo stomaco sul letto e aveva gli addominali di Louis contro la sua schiena. Si tirò indietro quanto più poté, prima di spingersi di nuovo in avanti con tutta la sua forza. La curva del sedere di Harry combaciava perfettamente con il suo inguine. La sua apertura lo abbracciava stretto mentre si amavano.

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