Questione di vita o di morte

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Era la vigilia di Natale. Hogwarts era completamente vuota e Piton, per sfuggire al pensiero della sua vita andata ormai a rotoli dopo un barlume di speranza, si era rintanato nell'ufficio della presidenza assorto nelle sue attività: anche i suoi appartamenti ormai gli stringevano la gola, gli toglievano il fiato per i troppi ricordi di quella breve, ma profonda felicità che aveva assaporato e già perduto. Non riusciva assolutamente a concentrarsi, era troppo nervoso. Sulla scrivania c'era anche una pila di lettere per gli auguri di Natale che aveva ricevuto da studenti, colleghi e colleghe.

In fondo, da quando la parte migliore di lui era stata rivelata, aveva perso la fama di pipistrello dei sotterranei che per tanti anni lo aveva contraddistinto. Non riuscendosi a concentrare nella correzione dei compiti, decise di provare a distarsi con qualche zolletta di zucchero che quelle lettere avrebbero potuto costituire.

Ne lesse una decina...Era la prima volta che riceveva tali attenzioni dai suoi conoscenti, ma nulla di tutto ciò riusciva a colmare nemmeno parzialmente il vuoto che albergava nella sua anima nera. Tra le varie lettere, sbucò fuori anche una... da parte di Hermione.

Non credeva ai suoi occhi...un tonfo al cuore, di nuovo. La aprì con mani tremolanti e la lesse in un sol fiato.

"Scusami se ti ho distrutto la casa, ma mi hai fatto tanto...troppo ...arrabbiare. So bene che non mi hai detto la verità e so anche perché lo hai fatto. Esci dalla tua tana e inizia a vivere seriamente la tua vita prima che sia troppo tardi, brutto pipistrello. E poi...se non lo dici a Natale quando lo dici? Sono veramente tua. Per sempre. Buon Natale, Professore.

La tua Hermione"

La richiuse e la posò sulla scrivania. Una pausa. Incredulo, l'afferrò nervosamente per riaprirla e rileggerla per una conferma.

La ripose di nuovo sulla scrivania e si fermò a pensare.

Alle sue spalle udì una voce:

<< Credo sia arrivato il momento di parlare, mio caro Severus. >>

Severus balzò dalla scrivania e si guardò intorno: << Albus... >>

<< Voltati, Severus. Ti sto parlando dal quadro alle tue spalle. >>

Era proprio lui... Era Albus Silente.

<< Cosa vuoi dirmi, Albus? >>

<< Non fare il finto tonto, Severus. Stai sbagliando tutto. Quella ragazza ti ama, avrebbe sacrificato la sua vita per te, te lo ha dimostrato... Ti ha curato con tanto amore, devozione, donandoti una seconda opportunità... E tu.... Hai paura di iniziare a vivere. >>

<< Come lo sai? >> Severus era imbarazzitissimo al pensiero di essere stato scoperto.

<< Severus, io non ti ho mai abbandonato. Tu sei stato il mio braccio destro... Hai corso rischi mortali per me... Lo hai detto tu stesso. Ed oggi io ho il dovere di dirti che stai sbagliando tutta la tua vita. >>

<< Albus... ma è una studentessa di Hogwarts, ha vent'anni meno di me. Cosa posso mai darle io? Sono un ex Mangiamorte con un passato oscuro e carico di frustrazione. >> .

<< A giugno lei si diplomerà e non avrà più alcun legame istituzionale con la scuola. Guarda che anche Minerva lo sa, ma non te ne ha mai parlato. >>

<< Minerva lo sa? >> chiese Severus ancora più imbarazzato.

<< Severus... Non cambiare discorso, quella ragazza ti ama e tu sei quanto di più il suo cuore ardentemente desidera. Io sono morto, tu sei vivo, ma ti stai comportando come se anche tu fossi da quest'altra parte e non dove realmente sei. Quindi, liberati dalle catene delle tue paura e inizia a vivere la vita che non ti sei mai concesso. Non continuare a torturarti. Non ce n'è più bisogno. E poi... ognuno di noi ha infranto almeno una regola di Hogwarts. >>

<< Albus... Albus... Albus?!? >> Severus continuava a chiamarlo, ma Silente era ritornato ad essere un'immagine priva di vita.

Il Professor Piton lasciò l'intera scrivania in disordine, sbatté la porta e corse via dall'ufficio col suo mantello svolazzante a mo' di pipistrello come se avesse un impegno che non poteva rimandare nemmeno di un minuto. Era una questione di vita o di morte.

SS-HG Lay all your love on meWhere stories live. Discover now