capitolo uno

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venerdì 9 febbraio 2024

finalmente a torino, la città di cui sono sempre stata innamorata.

appena scesa dall'aereo corro verso il ct della juventus, pronta a rivedere mio fratello dopo tanto tempo.

cerco nervosamente il mio pass nello zaino per consegnarlo al controllore del ct.

"eccolo" glielo porgo.
"rebecca chiesa, nata il 3 agosto 2006" dico mentre l'uomo controlla il pass.
"è parente con federico chiesa?" mi chiede.
"si, la sorella" rispondo porgendogli anche la carta d'identità.
"prego, può andare...mi raccomando i ragazzi stanno iniziando l'allenamento, non faccia rumore" dice l'uomo aprendomi il cancello.

entro e corro subito verso il campo.
ormai avevo fin troppa confidenza con quell'ambiente.

"rebecca?!" esclama sorpreso il mister allegri, intento ad aspettare i ragazzi in campo.
"buongiorno mister" lo saluto con due baci sulle guance.
"che ci fai qui?" mi chiede sfoggiando un largo sorriso.
"sono venuta per le vacanze di carnevale, volevo passare un po' di tempo con mio fratello e poi aveva urgenza di parlarmi" dico.
"bene, sono contento" dice.
"vado sugli spalti, tra poco arriviano i ragazzi" dico.
"nono, resta qui... saluti tuo fratello e conosci quelli nuovi...poi da qui si vedono meglio gli allenamenti" dice il mister.
"è sicuro?" chiedo.
"certo, andiamo stanno arrivando" dice.
ci spostiamo verso un campo recintato con alcuni spalti attorno per aspettare i ragazzi.

FEDERICO

esco dallo spogliatoio con dusan parlando di diverse cose.

"oh, c'è una figa in campo...ha due occhi che mamma mia!" esclama kenan correndo verso me e dusan.
"di che colore sono?" chiedo curioso.
"sono stupendi, sono azzurri come l'oceano...spazziali" dice il giovane euforico.
"poi ha una bocca perfetta...non so descriverla, l'ho vista da lontano...ma so che è perfetta...
chissà cosa può farci con quella bocca" dice maliziosamente il turco affiancandosi a me e dusan.

poteva essere rebecca? mia sorella?
impossibile adesso lei è a scuola, arriverà qui come minimo questa sera.

camminammo verso il campo, appena girato l'angolo non potei credere hai miei occhi.

era lei.

"ma quella è..." disse dusan riconoscendo anche lui mia sorella.

corsi verso di lei e l'abbracciai sollevandolo leggermente in aria.

"ma chi è scusa?" chiede il turco a dusan.
"la sorella di fede" risponde il serbo.
"cazzo....io non lo sapevo non avrei mai detto quelle cose altrimenti" si preoccupò il turco.
"muoviti, te la presento" dice dusan raggiungendomi.

REBECCA

mio fratello mi teneva ancora stretta a se quando più di metà della squadra era ormai in cerchio vicino a noi.
mi staccai dall'abbraccio, per riceverne subito un altro.

"BECKI!!!" esclama dusan stringendomi forte.
"mi soffocate così!" esclamo ricambiando l'abbraccio.
"ciao dudu" lo saluto dolcemente con un bacio sulla guancia.

abbraccio anche gli altri, almeno quelli che conoscevo.

"becki, loro sono i giovani" dice fede posandomi una mano sulla schiena e presentandomi tre ragazzi.
"piacere, fabio miretti" disse il primo dei tre presentandosi con un sorriso
"tanto piacere, andrea cambiaso" disse il secondo.
"piacere, io sono rebecca...ma per favore chiamatemi becki, becca, rebi...come volete, ma non rebecca" sorrisi.
"ah sì, sono la sorella di questo asino" dissi indicando fede.
"sorellina" mi corresse lui.
"dai andiamo, il mister ci aspetta" disse fabio sorridendo.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora