capitolo 11

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Mirko si stava allacciando la sua cintura nera mentre si guardava allo specchio, erano circa le sette e mezza, lo poteva guardare sull'orologio appeso al muro bianco della sua camera da letto, quella sera avevano deciso di andare lui e Filippo al karaoke, Mirko dentro di sé nel momento in cui si stavano mettendo d'accordo sull'orario voleva scrivere "invitiamo anche Pablo?", ma alla fine ha pensato che era meglio se andavano solo loro due, per cercare di avere un secondo appuntamento, e non mandare all'aria quello che stavano cercando di costruire, anche se avrebbe sicuramente diminuito forse un po' l'imbarazzo, l'imbarazzo che non esitava a stare tra di loro, anche se cercavano in tutti i modi per non farlo venire.
Appena arrivó al locale, ordinò subito già due bicchieri di tequila, ma solo per lui, ne aveva tanto bisogno per reggere tutta la sera, il telefono inizió a vibrare nella sua tasca dei jeans, lo prese e il nome sul display segnava che era Pablo, schiacció il tasto verde tanto atteso di essere premuto, "Ehi Mirko che stai facendo?" chiese Pablo sentendo la musica che era alta, "sono al karaoke" bevve un sorso di gin tonic dopo avergli risposto, "con chi?" gli chiese curioso Pablo seduto sulla sedia del suo studio a montare una base per chissà quale cantante, "dovrebbe arrivare Filippo", non era ancora arrivato Filippo ma già era seduto su una poltrona per prendere posto a pensare che forse non arriverá, il suo lato pessimismo si fa sentire tanto in queste tipo di situazioni per rovinare la felicità creata. Dopo un paio di minuti arrivó Filippo, il suo sguardo passava da sinistra a destra velocemente cercando di trovare Mirko, si sentiva in colpa del ritardo, pensava che forse se ne era andato, ma i pensieri si bloccarono quando vide un ragazzo moro che agitava la mano per farsi vedere, era Mirko, Filippo tirò un sospiro di sollievo a vederlo lì. "ehi ciao scusami veramente tanto per il ritardo la metro non mi ha aiutato" si giustificò Filippo, "non fa niente tieni prendi" disse porgendogli una birra, che aveva ordinato per lui ma dato che era arrivato glielo porse per fargli capire che non stava bevendo tanto. Nella sala stava cantando un ragazzino una canzone di un cantante inglese, Mirko lo stava guardando con uno sguardo concentrato non sapeva perché ma forse era per non pensare alla strana situazione che si era creata, loro due vicini sdraiati sul divanetto, la stoffa della camicia di Mirko accarezzava la pelle nuda di Filippo, e un brivido dal fondo schiena che passa tutta la spina dorsale sale, quando si accorse la situazione, provocandogli le guance rosse che bruciavano, "che ne dici cantiamo qualcosa?" chiese Filippo stanco di rimanere là a guardare, "no no vai tu poi ti raggiungo" disse Mirko ridendo, "ma abbiamo fatti tanti di quei concerti" rise anche Filippo, Mirko si avvicinò a lui e gli disse "facciamo che io faccio una canzone tua e tu una canzone mia poi scegliamo una da fare insieme", Filippo deglutì della poco distanza c'era tra di loro e annuì, prima che notasse quello che aveva provato si alzò, e pensò a che canzone poteva fare di Mirko, "faccio apnea" disse, "ci sta".
Salí sul mini palco del locale con il microfono a filo collegata alla cassa che c'era alla sua destra, iniziò e lì in quel locale guardava solo Mirko, per lui c'era solo lui, con quei occhi attenti, "e gridi gridi gridi gridi quanto mi odio" ricalcò Filippo, finisce la canzone e scese dal palco, "il nuovo rkomi sono" disse mentre andava da lui, Mirko non ci fece tanto caso ma pensò a che canzone fare di Filippo, voleva tipo fare qualche canzone che lo faceva impazzire che gli facesse pensare quanto lo voleva, ma la voglia di fare qualcosa di semplice andava a squilibrare la bilancia, però non è uno che si arrende facilmente di conseguenza fece arrogante, e Filippo si sedette sulla poltrona a guardarlo, "io sopra di te, tu sopra di me calma calma", in quel momento Filippo perse i battiti, Mirko aveva dato voce ai suoi pensieri oramai che lo devastavano, e il fatto che forse anche Mirko lo potesse pensare non lo fa ragionare, "dai vieni più vicino si muovi quel bacino" lo disse mentre faceva lentamente movimenti circolari con il bacino, Mirko con un sorriso fierissimo in faccia perché era riuscito nel suo intento.
"Facciamo una canzone insieme?" Propose Filippo, "si dai" "ho pensato a the night we met"  "va bene", salirono sul palco, la base iniziò a partire, "oh take me back to the night we met" si guardarono con degli sguardi che raccontavano tutto.
Finita la serata uscirono insieme dal locale, Mirko guardò Filippo e gli lasciò un bacio a stampa sulle labbra, "grazie per la serata".

Spazio autrice
Pubblico così tardi perché proprio adesso sono riuscita a finire, scusate per le lunghe attese ma preferisco metterci tempo e portavi qualcosa di bello, spero che vi piaccia, cosa significherà quel bacio sulle labbra di Mirko? andrà influenzare sul rapporto?.

come se ci bastasse solo un'altra bugia - irama & rkomiWhere stories live. Discover now