(H)11. Avrei voluto saperlo da te (H)

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"Fatti i cazzi tuoi" sbottai, stringendi il ponte del naso tra due dita.

"Mi ricordi perché siamo amici?" chiese con un velo di sarcasmo.

"Me lo chiedo spesso anch'io"

"Senti mr. simpatia, ora devo andare. Non fate cazzate" mi ammonì. Mi conosceva troppo bene, ma non avevo intenzione di fare nulla di strano con Stone se non passare del tempo insieme. Poteva dormire tranquillo.

"Ciao, Niall" dissi, prima di attaccare. Posai bruscamente il telefono sul tavolo e sbuffai. Avevo la testa piena di pensieri e Arya Stone ne occupava la maggior parte.

Proprio in quel momento qualcuno bussò al campanello di casa. Probabilmente era lei, perché l'avevo invitata a cena, dettaglio che avevo deciso chiaramente di omettere al nostro amico. Quando aprii, abbassai lo sguardo per guardarla. I capelli legati in una coda alta la facevano sembrare così innocente. Cercai di scacciare certe immagini da uomo etero dalla mia mente e la feci accomodare, notando che aveva una bottiglia di vino rosso tra le mani.

"Ti va la pasta per cena?" le chiesi, sfilandole il cappotto dalle spalle minute.

"Sì" rispose annuendo.

"Com'è andata la giornata?" mi chiese, seguendomi in cucina.

"Bene. Ho sentito Niall" aprii il frigo per prendere i pomodori e iniziare a tagliarli. Avevo voglia di pasta al sugo, un mio amico italiano mi aveva insegnato la ricetta corretta e volevo farla provare ad Arya.

"Che ti ha detto?" chiese, poggiandosi al bancone da cucina, mantenendo però una certa distanza.

"Niente di che, solo che gli hai raccontato come sono andate veramente le cose tra noi"

"Ah" mormorò. Spostò il peso da una gamba all'altra e capii di averla presa alla sprovvista.  "Non era tra i miei piani, ma sai, la tua ragazza..."

"Camille non ha fatto nulla" la interruppi bruscamente. Era vero. Camille era gelosa di Arya, avrebbe potuto farlo, solo che in realtà lei non sapeva nulla. Non avevo mai parlato della mia storia con Stone a Camille.
Volevo solo, in maniera molto infantile, infastidire Arya e generare una reazione da parte sua. Mi aveva sempre tenuto lontano, mentre quell'argomento la stava facendo riavvicinare a me.

Anche la litigata di cui le avevo raccontato la notte dei Grammys non era vera, volevo solo avere una scusa per tirare in mezzo la nostra storia per parlarle e, in parte, ero riuscito a dirle quanto ci avessi provato a lottare per noi due.
Non potevo ancora dire perché mi comportavo in quel modo, dovevo portare il peso di un piccolo segreto ancora per un po'. Ad Arya volevo raccontarlo a novembre, quando era uscita la notizia della mia relazione sui giornali, ma aveva deciso di ignorarmi e così avevo deciso che neanche lei avrebbe dovuto sapere certi retroscena.

"Certo, come no" rispose stizzita. Bloccai il coltello sul tagliere e mi voltai a guardarla. Aveva gli occhi sgranati. "Ho approfondito bene la questione e lei non ne sa nulla" tagliai corto, facendole capire che non avevo intenzione di continuare.

"Va bene" disse e mi stupii; Stone era una provocatrice e solitamente amava mettere a dura prova la mia pazienza.

"Troveremo chi è stato"

"Non mi serve il tuo aiuto" sbottò, ed ecco l'ostilità che aveva cercato di nascondere poco prima. Sapevo che voleva alzare dei muri, ma non glielo avrei permesso perché ne avevamo già troppi da abbattere.

"Perché non mi hai detto di aver raccontato la verità?" chiesi, cambiando il focus del discorso, mentre accendevo il fornello per iniziare a cucinare.

"Perché sapevo che Niall te lo avrebbe detto" ammise con una scrollata di spalle.

"Avrei voluto saperlo da te" ribattei.

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⏰ Last updated: Feb 07 ⏰

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