·• capitolo III •·

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Lo guardo mentre si allontana ad esce dalla grotta. Quel tipo è veramente strano, con quel sorrisetto in faccia come se mi stesse prendendo in giro. "Tsk".
Manderanno sicuramente altri soldati in questa zona ora che quel tipo ha scoperto che sono accampato qui, dovrei probabilmente spostarmi. Non ho abbastanza cibo per l'inverno e non so quanto mi ci vorrà per trovare un posto adatto e ben nascosto. Mi siedo per terra, con la testa tra le mani, e penso a cosa fare. « Sono nella merda » sospiro. Dovrò darmi da fare più del previsto.

I raggi del sole entrano della grotta attraverso le liane e mi colpiscono dritto in faccia, inizia ad aprire gli occhi lentamente. Il mal di testa si fa subito sentire. Mi sono addormentato tardi ieri notte, non riuscivo a dormire. Ho passato la notte a pensare a cosa fare per primo, se spostarmi o rimanere, e forse un po' avevo paura che i soldati tornassero, sta volta più numerosi. Ne manderanno sicuramente altri anche oggi, dopotutto quel bastardo avrà riferito al suo capo cosa ha scoperto, no? « Cazzo » borbotto, e finalmente mi alzo. Frugo nel mio zaino per un paio di secondi prima di tirare fuori una mela che avevo conservato apposta per stamattina. Le do un morso, ed esco dalla grotta. Alcune liane sono state tagliate da quel soldato ieri, quindi il mio rifugio è ancora più esposto e visibile. Afferro il mio arco e la sacca con le frecce e inizio a intorno alla mia grotta, controllando la zona. Molto probabilmente ha marchiato la mia grotta con qualche nastro o cose simili per ritrovarla, ma più cammino e ispeziono, più inizio a pensare che quell'idiota non ha marchiato un bel niente. Passo davanti a un albero pieno di piccoli frutti maturi, sembrano invitanti. Ne prendo alcuni e li infilo nelle mie tasche prima di girarmi e iniziare il mio cammino verso la grotta. Percorro il solito sentiero, guardo il cielo limpido e chiaro, gli alberi, il Fiume. Tutto è così calmo, magari sono io l'unico agitato qui? Vorrei essere un albero in questo momento più di chiunque altro, calmo e senza pensieri come un albero. Sono davanti alla grotta adesso. È tutto come lo avevo lasciato, le liane, il sentiero coperto, niente fucili o cose simili, ma quando mi avvicino all'entrata sento il familiare rumore di passi all'interno del mio rifugio. Mi affaccio: c'è qualcuno, di nuovo. "Cazzo, cazzo, cazzo" penso "è ancora quel bastardo? O qualcun altro? Cosa dovrei fare adesso??" Questa volta non ho un'arma, dovrei restare qui ad aspettare che se ne vada. Non voglio rischiare di entrare e trovarmi faccia a faccia con un soldato; mi ucciderebbe senza nemmeno pensarci. Ero lì, impaurito, indeciso su cosa fare prima e come comportarmi, quando sento una voce. « Guarda chi si rivede » una voce maschile, familiare.. fastidiosa. Era lui. Ancora. Mi si avvicina e poggia la sua mano sulla mia testa. « Hey, nanetto, non mi saluti nemmeno? » dice in tono scherzoso, prendendomi in giro. Faccio un passo indietro velocemente e lo guardo infastidito. « Ancora tu » dico « cosa vuoi da me? Vattene! »
« Che maleducato.. » finge di essere offeso e mi segue nella grotta. Inizio a controllare se ha rubato qualcosa mentre lui continua a fissarmi con interesse "Maniaco" penso, e lo guardo storto prima di rivolgere la mia attenzione al mio zaino. « Controlli che non abbia rubato niente? » chiede, sempre con quel sorrisetto « Tranquillo, piccolo, non hai niente che possa interessarmi » ridacchia, appoggiandosi alla parete di roccia. Arrossisco leggermente, ma ho la testa abbassata in modo che non lo veda. « Smettila »
« Di fare cosa? »
« Provarci con me. » dico, secco. Lui non dice niente ma posso percepire il suo sguardo su di me. Frugo nel mio zaino prima di tirare fuori un sacchetto di pelle, glielo porgo mentre lo guardo dritto negli occhi. « Non dire a nessuno che sono accampato qui » dico « non so dove altro andare ». Lui guarda il sacchetto curiosamente e sorride, poi ricambia il mio sguardo. « Sei adorabile, lo sai? » mi passa il pollice sul labbro inferiore gentilmente e continua a fissarmi con quello sguardo da maniaco. Non riesco a muovermi per qualche motivo, sto cercando di capire cosa sta succedendo e cosa mi sta facendo. Vorrei spingerlo via, dire qualcosa, ma non ci riesco. O forse non voglio. « Non l'avrei detto a nessuno anche senza questo » indica il sacchetto, poi lo prende e lo guarda, sempre tenendo la sua mano sul mio mento « In ogni caso, che cos'è? » chiede, finalmente realizzo cosa sta facendo e guardo altrove « S-sono.. soldi » dico a bassa voce, arrossendo violentemente. Cerco di nascondere la mia faccia completamente rossa, ma evidentemente non sono veloce abbastanza perché sta già sorridendo « Perché sei così rosso? Tutto bene? » chiede, chiaramente per prendermi in giro. Poi noto che ha una pistola appesa alla cintura, forse è la mia possibilità per farlo allontanare. Prendo la pistola senza che se ne accorga e la carico, puntandogliela al petto. « Basta così, esci » dico, guardandolo dritto negli occhi, lui accenna un sorriso e si riprende la pistola. « Va bene, va bene, non c'è bisogno di essere così aggressivo » guarda in basso e fa il finto offeso, poi inizia a camminare verso l'entrata della grotta, sposta le liane, e mi guarda prima di uscire « Farai meglio ad abituarti alla mia presenza, piccolo » mi fa l'occhiolino e, finalmente, esce e si incammina nella foresta. Sospiro. Questo ragazzo mi farà impazzire, se continua a "venire a trovarmi" ogni giorno potrei davvero andarmene.

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