Capitolo 7

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La musica si sente già da fuori,  alle urla. C' è gente che canta e balla ovunque.
- Non posso credere di essere salita sul motorino, di nuovo. - sbuffo, scendendo dal mezzo.
- Ma sei venuta. - dice Simon, sorridendo.

La sala è gigantesca, ci sono decorazioni, ma purtroppo non riesco a capire il colore, per colpa delle luci colorate.
Ad un certo punto le luci si estinguono e, davanti al microfono, appaiono due ragazze.
- Ma scherziamo?! - esclamo.
- Che c'è?! - chiede Simon, cercando di capire cosa sto guardando, ma credo che abbia già capito. - Martina e Meli sono le cantanti del gruppo. - mi spiega.
- Gruppo?!
- Adesso vedrai... - dice.
- Buongiorno a tutti ragazzi, ragazze insegnanti e bidelle - dice Meli, con il microfono in mano.
- Siamo liete che oggi siate venuti a questo concerto...- continua Marty
- Anche se in realta è uno spettacolo - finisce la frase, Meli.
- Uno spettacolo per l'inizio di questo nuovo anno, visto che fra poco sarà Capodanno - Sorride.
- La nostra Prof. di musica, la Stryder... applauditela! - Di botto si sentì un forte applaudire e molti fischi; anche Simon si aggiunse agli applausi.
- La Prof. Stryder ha deciso che quest'anno, il gruppo, canterà e suonato le famose canzoni dei Beatles.
- E anche altre... - Meli fece l'occhiolino.
- Be', possiamo far entrare sul palco la nostra chitarrista Elisa, la bassista Beatrice e la nostra batterista Laura! Un bell' applauso, ragazzi, su, vogliamo sentirvi - Un altro applauso soppraggiunse dalla folla.
- Quest' anno canteremo le canzoni dei Beatles, come vi ho accenato prima, spero vi piaccia.
- Marty, prepariamoci.
Le luci si accesero, sul palco, ma io non vidi nulla; il buio mi fermò il cuore: si sentivano solamente il sussurare delle persone da cui ero circondata.

"1...2...3"

La batteria cominciò a suonare con suoni decisi e precisi, dopo un po' la chitarra e il basso e infine si unirono le voci formando una melodia meravigliosa.
"Love, love me do
You know I love
YouI'll always be true
So please love me do
Who-oh love me do 
Love, love me do
You know I love
YouI'll always be true
So please love me
Who-oh love me do
Someone to love, somebody new
Someone to love, someone like you Love, love me do
You know I love
YouI'll always be true
So please love me do
Who-oh love me do Love, love me do
You know
I love
YouI'll always be true
So please love me do
Who-oh love me do
Yes, love me do, who-oh love me do
Yes, love me do."

La canzone finisce.
Fantastico, meraviglioso non ho parole per dire le emozioni provate mentre loro stavano cantando, ma soprattuto mentre le altre ragazze stavano suonando.
Continuano a cantare canzoni dei Beatles per un' ora, finchè, ad un certo punto Marty, Meli, Elisa, Beatrice e Laura si mettono tutte in linea cominciando a battere le mani.
- Che sta succedendo?- chiedo a Simon, in ansia.
- Vedrai... - questa è la sua risposta. "Mi prende in giro", mi dissi, calma.
Meli e Marty riprendono il microfono in mano, mentre Laura prende le bacchette della batteria e scende saltando.
Del fumo comincia a salire.
- Simon, che cavolo sta per succedere?- comincio ad agitarmi: non sono mai andata ad un concerto e non so come funziona.
Un gruppo di ragazzi si fanno strada tra la folla e cominciano a ballare, a roteare la testa, tenersi con una mano e fare capriole in aria, tutti perfettamente cordinati.
Sul palco, un ragazzo compare, in tutto quel fumo, e comincia a rappare, mentre Meli e Marty iniziano a cantare la stessa canzone, ma in modo completamente diverso.
"Una gara." penso. È una gara di musica di musica e ballo.
Intanto, arriva un altro gruppo, stavolta di musica moderna.
Un altro tipo di ritmo si intromette e, sinceramente, rende tutto più bello. Infatti, è Laura che sta battendo le bacchette della batteria su altri oggetti.
- È una forza questo spettacolo! - escalmo, cercando di farmi sentire da Simon.
- È per questo che la scuola si chiama "Scuola dell'arte" -
- Questa scuola è una bomba! - dico, ridendo come una matta. Non che sia una persona normale.
Simon comincia a battere le mani a tempo di musica e lo seguo.
- Rita, sciogliti - mi incita, prendendomi le mani e facendole dondolare - Sembri una statua! -
Faccio come dice lui e comincio a sentirtmi strana: non sono mai andata a dei concerti, se si può definire così, e non ho mai avuto degli amici simpatici e divertenti.
La musica finisce. Le luci a neon si accendono.
- Rita, ascolta, io devo parlare con degli amici, tu vai a farti nuove amicizie. - dice, guardando da un'altra parte; cerco di capire cosa o chi sta guardando. Quando vedo la direzione i cui guarda, dico: - Cosa?!
- Rita sono brave ragazze, fidati. - mi rassicura Simon.
- Ci proverò... - dico, infine.
Mentre Simon si dirge verso un gruppo di ragazzi che hanno ballato nello stile Hip-Hop, io vado verso le ragazze che ho conosciuto nel club.

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