Capitolo 4

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Stare in compagnia di queste ragazze è stato fantastico con loro sono riuscita a ridere, scherzare e sorridere.
Dopo che ho finito di mangiare le ho ringraziate e sono uscita dal club.
Così mi dirigo finalmente verso il mio armadietto, ora il corridoio è molto più affolato di prima.
Il mio armadietto è il numero 356 quindi vado verso esso e metto la combinazione, ci metto dentro la mia robba e controllo l'orario e mi sento già sfinita la ora che sta per arrivare è matematica, fantastico!! Mettiamoci tutti a saltare per questa meravigliosa notizia.
Nel caso non si fosse capito, ma credo che ci siete arrivati da soli, IO ODIO LA MATEMATICA, io e la matematica è puro odio dai primi giorni di spiegazione.
Ma siccome sono nuova come alunna posso chiedere a qualcuno a farmi da guida per la scuola in modo che un giorno non mi perda.
Vado verso la bidelleria e chiedo se posso avere qualcuno che mi faccia da guida, invece di darmi una risposta mi danno un pezzo di carta.
-Scusi che dovrei farci?!- domando curiosa.
-Vai nella classe 122, li c'è qualcuno che può farti da guida- mi dice la bidella, che avevo incontrato stamattina.
-Ah okay- dico
E che la classe 122 sia!! Immaginate andare in una scuola con 4 piani più 2 piani sottoterra come deve essere, invece di una scuola sembra un centro commerciale, dopo mezz'ora riesco a trovare la classe n° 122, busso e sento dire avanti. Apro la porta.
-Mi scusi del disturbo ma mi hanno detto di darle questo- dico dando il pezzo di carta al professore.
-Sei nuova?!... Bene, allora Simon Lewis potresti fare da guida a questa nuova alluna-
'Simon Lewis ?! Ma non sarà mica...?' penso, così mi giro e noto che nella terza bancata c'è il mio amico pizzaiolo. Sorrido.
Lui si alza e va verso il professore.
-Certo professore con il suo permesso è ovvio- dice con una voce che mi ha sorpresa.

Io e Simon usciamo dalla classe.
-Non dirmi che sei così educato-rido.
-Ho parlato così, in modo da farmi uscire dalla classe- dice.
-Quindi non sei proprio educato allora, raggiri la gente- scoppio a ridere.
-Tu ridi a scatti- dice.
-Puo darsi, da dove si comincia il tour ?!- domando.
-Dalle aule di ballo-
-Aule di ballo ?- chiedo sbigottita.
-Hip-Hop e danza classica- dice.
-Scherzi ?!-
-Ti sembro la persona che scherza- lo guardo in faccia sembra un pò stressato.
-Ah, va bene- dico.
Le scale sembrano non finire mai, ma almeno sono in discesa che in salita, si fa meno fatica.
La prima aula di ballo che Simon mi fa visitare e quella di danza classica, ci sono tante ragazzine da 10 a 11 anni che si mettono a ballare e a danzare sulle punte, sono così dolci e carine. Le femmine indossano quasi tutte il tutù, alcuni di colore rosa e bianco.
-Sono così dolci- dico facendo la vocina.
-Forse un pochino-
-Oggi sembri fatto di pietra Simon- dico guardandolo da testa ai piedi.-Ieri sera sembravi una persona normale-
-Se normale e consegnare pizza-
-Ti lamenti pure!- esclamo.
-Si problemi-
-Che scorbutico- dico infine.
La prossima aula di ballo è quella di Hip-Hop, la musica rimbombava per tutto il corrodoio.
-Strano- dice Simon.
-Che cos'è strano ?!- chiedo.
-Di solito durante le lezioni la musica non si sente-
-Intendi che è una camera insonorizzata-
-Intendo quello si-
In effetti la porta della classe di Hip-Hop è aperta, Simon entra e dopo qualche secondo mi da il permesso di entrare, le ragazze e i ragazzi ballavano tutti a tempo, la street dance viene chiamata anche così, un ballo nato in strada, tutti quanti si muovono contemporaneamente e con grande fluidità mentre li guardo mi sento la musica in testa e comincio a muovermi.
-Ti stai lasciando andare Rita- dice Simon e in quel momento mi fermo di colpo.
-Non è vero, è solamente un mio tic- dico cercando una scusa.
-Si solamente un tic!- esclama.
-Bene fermi tutti- dice una signora che a quanto ho capito è l'insegnante di Hip-Hop.
-Saremo una bomba il giorno dello spettacolo- dice una ragazza che dalla voce mi sembra familiare.
-Una bomba è dire poco- dice Simon scherzando.
-Ehyla Simon- dice un ragazzo dando una pacca sulla spalla a Simon.
-Jason- dice Simon- Siete stati fantastici ragazzi-
-Io sembravo un pinguino- dice una ragazza venendo verso di noi-Simon, Jas è forte non io-
-Lucrezia?!- dico scioccata.
-Rita che bello rivederti- dice abbracciandomi.
-Okay...! Potresti staccarti- dico
-Oh si! Scusa- dice.
-Comunque siete stati fantastici, tutti anche te Lucrezia- dico.
-Dobbiamo essere perfetti per il giorno dello spettacolo-.
-Quale spettacolo ?- chiedo incuriosità.
-Ogni due anni la scuola decide di creare uno spettacolo con tutti i corsi con intrattenimenti e feste- dice Lucrezia tutta contenta.
-Sembra fantastico come spettacolo, ci sarò- dico.
-Meraviglioso- dice Lucrezia abbracciandomi.
-Okay, va bene puoi lasciarmi andare, perfavore- dico tentando di respirare.
-Daccordo- dice.
-Forse è meglio andare vi lasciamo provare- dice Simon.
-Ci si vede in giro raga- dice Jason.
-Va bene a dopo ragazzi- dico.
Usciamo dalla classe.
-Dove si va ora?!- chiedo
-Corso di canto- dice
E rieccoci a vagare per i corridoi e le scale immense della scuola, il labirinto di "The Maze runner" e meno complicato ne sono certa, anzi certissima al 100%.
Poco a poco che ci dirigiamo verso l'aula di canto si sente un tipo di musica rap.
-Siamo vicini all'aula di canto vero?!- dico
-Vero- risponde Simon.

Entrati nell'aula di canto c'è un ragazzo che sta cantando il rap, dopo almeno cinque minuti finisce di cantare e si sente una persona applaudire.
-Bravo Sebastian, sei stato fantastico secondo me sei già pronto per il palco-
-Io non credo prof- dice Sebastian e scende dal palco.
-Signorina Marty, tocca a lei-
Una ragazza si alza, va verso gli scalino del palco e prende il microfono e comincia a cantare una canzone che mi sorprende.

Are you, are you
Coming to the tree
They strung up a man
They say who murdered three.Strange things did happen here
No stranger would it beIf
we met at midnight
In the hanging tree.
Are you, are you
Coming to the tree
Where the dead man called out
For his love to flee.
Strange things did happen here No stranger would it beIf
we met at midnight
In the hanging tree.
Are you, are you
Coming to the tree
Where I told you to run,
So we'd both be free.
Strange things did happen here
No stranger would it beIf
we met at midnight
In the hanging tree

Ha la voce bellissima rimango ipnotizzata dalla sua voce.
La base finisce e mi metto ad applaudire.
-È bravissima, ma ho l'impressione di averla già vista- dico più a me stessa che a Simon, poi mi si accende una lampadina.
-Per caso lei fa parte del club del libro?- chiedo.
-Conosci quel club ?!-
-Rispondimi-
-Si fa parte di quel club, perchè ?!-
-nulla ma ora possiamo andare- dico spaventata.
-Ciao- dice Marty venendo verso di me.
-Ciao- dico saluntandola con la mano.-Sei bravissima quando canti, un usignolo!!- esclamo.
-Grazie- dice Marty.
-Purtroppo devo andare ci si vede in giro- dico.
-Ci si vede- dice sorridendo.

Dopo l'aula di canto andiamo direttamente all'aula di musica, dove si sente una sinfonia già sentita.
-Per Elisa- dico, puòsembrare strano ma adoro un pò la musica classica sopratutto quella di Beethoven.
-Suoni bene- dico entrando nell'aula.
-Grazie Rita- dice.
-E tu come fai a sapere...?-neanche il tempo di finire la frase che mi ricordo chi è la ragazza.
-Gaia- dico infine.
Ma non è possibile e da stamattina che incotro solamente loro, chissá perchè ma saranno solamente delle coincidenze.
-Posso provare ?!- chiedo
-Fai pure- dice, così mi siedo nello sgabello e appoggio le dita ai tasti e cominco a suonare, ho imparato da sola a suonarlo, mi ricordo che ero ricoverata in ospedale e un mio amico avevamo imparato a suonare insieme usando solamente l'udito così suonando si andava a caso ma azzeccavamo sempre. Dopo tre minuti smetto suonare mi fa ritornare in mente troppi ricordi.
-Grazie per avermi fatto suonare- dico alzandomi e andando da Simon.
-Sei piuttosto brava- dice Gaia.
-Grazie- dico andandomene via.
Camminando in corridoio Simon mi ferma.
-Stai bene ?-mi chiede guardandomi negli occhi.
-Si e che troppi ricordi mi fanno male- dico riprendendo a camminare.
-Adesso c'è la mensa-
-Ho proprio un languorino- dico.

Anche la mensa e gigantesca ci sono più di venti tavoli lunghi 2 metri ad occhio.
Io e Simon prendiamo i vassoi e prendiamo qualcosa da mangiare.
Simon prende patate spezziate con delle patatine e del pesce con dell'aranciata come bevanda.
Io invece ho preso la pasta al sugo con del pane e un bicchiere d'acqua, purtroppo io non posso prendere bevande gassate per colpa del mio reflusso gastroefageo che mi impedisce di bere bibite gassate ma ogni tanto le bevo di nascosto anche se dopo mi sento male.
Dopo il pranzo io e Simon andiamo all'aria aperta.
-Ora c'è anche il corso di tiro con l'arco-
-Siamo sicuri che questa sia una scuola, sembra più un circo- dico ridendo.

Dietro il cortile della scuola c'è una piccola palestra se si può definire così.
All'interno e molto soleggiato e alla fine della palestra molto in fondo ci sono dei tiri a segno e si sente l'eco delle freccie che centrano il bersaglio.
-Nah, non è possibile sembra di essere nel libro della Collins- dico stupita.
Questa scuola sembra un misto di tutti i libri che ho letto in tutta la mia vita.

Il club del Libro °{These books my life}°Where stories live. Discover now