Culpa mia•|Pablo Gavi|•

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"Come ho fatto a non capirlo eh?
Come ha fatto lei a guardarmi negli occhi...
Non ci posso credere...
Non ci credo che non prova niente..." Gavi era con Fermin sul divano.

"Pablo secondo me sei scemo...
Ma se l'hai trovata a piangere per te che l'hai ignorata significa che quelle che ti ha detto sono bugie.
Come fai a crederle???
Ti ha detto che non ti vuole perché come ti ha detto nel messaggio a lei queste cose non piacciono.
Lei vuole tranquillità e stabilità con la persona che ama.
Non starci male perché non è vero niente..." cercò di consolarlo e aveva ragione.

"Non lo so...sto di merda" sbuffò mettendosi a pancia in giù disperato.

"Riprenditi che domani abbiamo la partita e ci servi e se stai così va a finire che ti prendi un cartellino rosso.
Già solitamente stai come un pazzo in campo..." l'amico era seriamente preoccupato per lui.

Aveva intenzione di chiamare Sabrina e dirle di far pace prima della partita perché altrimenti Pablo avrebbe giocato sicuramente male o almeno non  tranquillo.
Solitamente la vita privata la rimaneva fuori dal calcio però questa volta lo vedeva diverso, lo vedeva un pó peggio anzi molto peggio.

Alla fine decise di non chiamarla, erano cose private tra di loro e non poteva mettersi in mezzo.

Passarono la serata sul divano con Pablo che fissava il vuoto.
Non ci poteva pensare.
Eppure era successo davvero.
Lei lo aveva scaricato.
Lo aveva trattato come lui aveva trattato Erika.

Però pensandoci bene , non poteva essere tutta una menzogna.
Avevano vissuto momenti magici e non potevano essere falsi.

Prese il cellulare e chiamò Sabrina senza esitare.
Lui era Pablo Gavi e doveva essere se stesso.
Voleva mettere da parte l'orgoglio.

Chiamata tra Pablo e Sabrina

Pablo che c'è?

Non ci credo.

A cosa?

Che non provi nulla per me

Dovresti crederci invece

Come me le spieghi le tue farfalle allo stomaco quando ti sono vicino?

Ah sì! Per quelle ho comprato un insetticida

Non sei divertente

Pablo che vuoi ??

Voglio pensare che tu mi abbia detto quelle cose per colpa dell'accaduto con Erika...
Quindi appena ti passa il nervosismo fammi sapere.
Anzi se provi ciò che provo io per te allora domani vieni a vedere la partita.
Ti aspetto allo stadio.
Buonanotte.

Ma...

Fine chiamata

Le aveva attaccato, aveva fatto fin troppo per i suoi gusti.
Se era innamorata sarebbe venuta a quella partita senza esitazione.
Altrimenti pazienza, sarebbe stato costretto a dimenticarla.
Anche se non voleva farlo.

"Non vieni a vedere la partita con me??" Fernando andò in camera da sua sorella.

"Non lo so..." Si alzò dal letto come uno zombie.

"Muoviti, lavati e preparati.
Tu lo ami!
Vivi per lui.
Per il suo amore.
Devi dimostrarglielo" Fer cercò di far ragionare la testolina dura.

"Si si mi sto preparando...non mi rompere le scatole" era super nervosa.

"È tardi...faremo tardi...già lo so" sbuffò mettendosi le mani tra i capelli il canarino.

In ritardo arrivarono allo stadio e si misero direttamente in tribuna senza poter salutare i ragazzi.

Pablo era a testa bassa, la partita stava per inziare e non aveva visto l'ombra della mora.
Quella era una risposta, non provava davvero niente.

"Pablo...mia sorella è solo tanto orgogliosa...non farci caso se non si è presentata.
Ha la testa dura" Pedri gli diede conforto prima del fischio d'inizio.

"Ha ragione Perry" disse Ansu ridacchiando.

"Ma vattene a cagare" odiava essere chiamato così il numero 8.

Gavi aveva gli occhi che gli pizzicavano ma non avrebbe mai pianto, si sentiva molto deluso.
Ci credeva, per la prima volta aveva provato l'amore vero e nemmeno il tempo di assaggiarlo che già gli era scappato di mano.

Al contrario di ciò che si pensasse Gavi stava giocando bene e Sabry lo stava guardando passo per passo con mezzo sorriso.

Ad un tratto il viso di Sabrina cambiò espressione, aveva il cuore a mille.

"Mierdaa!!" Sussurrò Fernando per poi prendere la mano di sua sorella e correre verso dei corridoi.

Continua...

Ragazze cosa sarà successo???
Quanti anni avete??