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"Ferran non mi devi toccare i capelli ahhhhhhhhh" urlò Pablo per poi andarsene vicino a Lewandowski.
Fece un paio di riscaldamenti sul posto mentre aspettava di poter entrare in campo.
Era concentrato sulla partita ma stava pensando anche all'ospite speciale,lei lo avrebbe guardato e non poteva giocare male.
Poco dopo Gavi entrò in campo seguito da Pedri, si girò verso la tribuna per trovarla, e appena la vide lei gli fece l'occhiolino e un gran sorriso.

Lui le mandò un bacio sfacciato beccandosi uno schiaffone dietro la nuca dal canarino che non contento gli ritò pure un calcio dietro al sedere.
Guardò male sua sorella che gli fece un cuore con le mani.
"Pedri Pedri Pedri" urlò Sabrina facendo partire un coro che lo fece sorridere.
Era felice di vedere Fer e Sabry sugli spalti a tifare per lui, loro d'altro canto erano orgogliosi.

Fer andò a prendere delle bibite e poco dopo la partita ebbe inzio.

Barcellona-Atlrtico Madrid

Si sentiva una forte pressione nell'area ma i calciatori ne erano abituati.
"Vamos!!!" Urlò Pedri.
"Dale Dalee" seguì Pablo scambiandosi con il suo amico sguardi di intesa.

Avrebbero dominato  per tutto il primo tempo segnando anche un goal.
Infatti da un calcio d'angolo al 37' il Barça andò in vantaggio.

"Mi spieghi perché guardi sempre la tribuna???" Pedro con il sudore a mille inziò a torturare Gavi mentre si recavano negli spogliatoi.
"Ma che vuoi?"
"Perché guardi mia sorella??" Non mollò fino a farlo sbuffare.
"Stanno non so quante persone...tu pensi che io guardo lei bah" sbuffò.

"Prima vi siete mandati bacini qua e là.
Ma ti sembra normale?" Gesticolò.
"Pensiamo alla partita ora...mamma mia.
Riposati, bevi, recupera le forze, fai qualcosa non pensare a me ah" Si spazientì Gavi.
"Raga torniamo in campo daiii" urlò Fermin richiamando l'attenzione dei due amici e colleghi.

Dopo dieci minuti dall'inzio del secondo tempo Gavi fa un assist a Pedri che segna esultando con i suoi soliti occhiali.
Sugli spalti tutti i tifosi lo imitarono compresi i suoi fratelli.
Abbracciò Pablo e felici tornarono a giocare.
Sabrina iniziò a piangere di gioia, era troppo una soddisfazione vederlo passare dalle strade di Tenerife
Al Camp Nou.
Il suo piccolo Pedro era cresciuto e  finalmente stava vivendo una vita all'altezza dei suoi sogni e delle sue capacità.

A tre minuti dalla fine il Barça segna ancora con un goal di Pablo Gavi.
Baciò lo stemma sulla maglia e poi indicò allungando il braccio Sabrina.

La squadra era stata indomabile e questa partita fù vinta senza problemi.

"Io e te dobbiamo parlare" Pedro andò verso il suo amico.
"Dai dopo.
Abbiamo vinto!!!" Gli saltò addosso per poi festeggiare con gli altri.

"Andiamo giù dai,aspettiamo che si lavano e andiamo a festeggiare" Fer tirò sua sorella fino ad arrivare al piano degli spogliatoi.

"Amore mio!! Sei stato fenomenale" Sabry andò verso Pedro e gli saltò in braccio riempiendolo di baci.
"Si però potevi fare di meglio!" Fer faceva così per spronarlo a migliorare.
Mentre i due fratelli si strinsero in un abbraccio Sabrina incontrò lo sguardo del numero 6.
Era sudato e indossava solo la maglietta di sotto della divisa che metteva in evidenza tutti i suoi muscoli.
Lo guardò da testa a piedi, voleva andare verso di lui e perdersi tra le sue braccia ma c'era suo fratello.

"Vieni niña" cercò di farsi leggere il labiale.
Ci stava mettendo il coraggio per l'ennesima volta e lei non poteva deluderlo, non dopo quello che si erano detti la sera prima,non dopo che le aveva dedicato un goal.

Prese la rincorsa e andò verso di lui.
"Quanto sei forte piccoletto!" Testa e testa, occhi negli occhi e cuore sul cuore si isolarono dal casino circostante.
Lei gli diede un bacio a stampo su quelle labbra tutte bagnate e lui non contento se ne rubò un altro.
"Dopo mi dai il resto" aggiuse Pablo facendola sorridere maliziosamente.
Erano due persone riservate e non si sarebbero mai sbaciucchiati in pubblico.

"Ma stiamo dando i numeri" Pedri indicò scioccato a Fer la scena.
"Pablo...lasciali stare.
Ormai è tardi...
Dai guarda  come si guardano" cercò di fargli capire la situazione.
Il numero 8 venne travolto da Ansu che lo trascinò a farsi la doccia.

"Che ti ha  detto quel cacacazzi di Pedro?"  Mentre i giocatori si recarono nelle doccie lei rimase a parlare un pó con suo fratello maggiore.

"È un pó scioccato...però si abituerà..." le diede un bacio sulla fronte, l'avrebbe aiutata perché l'amore è una cosa bella e non va nascosta.
"Grazie" sussurrò.

"Quando si muovono...così andiamo a fare un pò di casino" Fer spazientito si toccò i capelli.

Vista la vittoria decisero di passare una bella serata tra amici a giocare alla Playstation e a divertirsi a casa di uno di loro.

Pablo uscì dalla doccia con l'accappatoio in vita, una statua.
Si mise i vestiti in fretta e passò ad asciugarsi i capelli.
Aveva molta fretta di ricongiungersi con la bella mora che lo stava aspettando.
Stava evitando un pó Pedro per non far aprire il discorso 'mia sorella'.
Non appena pronto uscì fuori dalla porta dello spogliatoio avvolto da una scia di vapore creata dalle docce.

Sabrina lo guardò compiaciuta facendolo notare.
"Mado ma quanto sei bello" prese il suo viso tra le mani e inziò a bacialo sulla guancia più e più volte.
"La smetti scema..." sorrise in modo molto timido, si stava imbarazzando.
"È la verità..." certo che era la verità.
Qualcuna vuole negarlo?
"Giuro tu sei la più bella" Alzò gli occhi al cielo sospirando e fece annuire pure Fernando accanto a loro.
"Ah si?" Chiese soddisfatta.
"Sì! E sei mia!" Senza alcun dubbio le aveva rubato il cuore, era sua e di nessun altro.
Pablo Gavi era insuperabile.

Vi sta piacendo??????
Ragazze cosa succederà alla serata????

Culpa mia•|Pablo Gavi|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora