5. I feel the adrenaline moving through my veins

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Spotlight on me and
I'm ready to break
I'm like a performer,
the dance floor is my stage

BROOKE BELMORE



Tremo e il respiro mi si ferma in gola. Non riesco a capire che cosa è successo, mi sento frastornata e confusa.

Perché a me? Che cosa vogliono da me?

Mi accovaccio a terra con le gambe che mi tremano e con dita altrettanto tremanti prendo il telefono e chiamo... Mason.

Porto il telefono all'orecchio e gli squilli sembrano interminabili.

«Brooke?» risponde.

Faccio un lungo respiro e gli occhi mi si riempiono di lacrime.

«Vienimi a prendere.» sussurro.

Non riesco nemmeno a parlare. Ho paura che se parlo quell'uomo ritorna.

«Respira Brooke, dimmi dove sei.» mi dice e per evitare di pensare a ciò che è successo mi concentro sui rumori che sento dall'altro capo del telefono.

Sento il rumore dei suoi passi e il fruscio delle chiavi.

«Brooke dove sei?» mi domanda di nuovo.

«Cherry's.» rispondo.

«Arrivo.» dice ma nel farlo spegne anche la chiamata.

Rimango con il telefono in mano e decido di accendere la torcia per farmi un po' di luce.

Con tutta questa oscurità non si vede niente. Passano forse cinque o massimo dieci minuti quando sento il rombo di un'auto.

Apro gli occhi e mi trovo davanti una delle macchine di Mason, è una Porsche 911 Turbo.

Porca puttana.

Mason scende dalla macchina e mi stringe tra le braccia facendomi alzare dal pavimento lurido.

«Che è successo?» mi domanda.

Le sue mani finiscono sul mio viso spostandomi i capelli sfuggiti dalla treccia.

«Un uomo mi ha minacciata.» dico e crollo tra le sue braccia.

Vista la sua struttura riesce a sorreggermi e mi prende in braccio per qualche metro e apre lo sportello del passeggero facendomi sedere sul sedile.

Quest'auto profuma di nuovo, e appena sono seduta sul comodo sedile in pelle mi sembra di stare in un altro mondo.

Mason sale in auto e accende il riscaldamento. Lo sento perfino sul sedere e quando lo guardo lui si mette a ridere.

«C'è il sedile riscaldabile.» mi dice.

Ma certo la sapevo, anche papà nella vecchia auto lo aveva.

Guardo il volante e per poco non ho la bava alla bocca, giro la testa per osservare ogni minimo dettaglio di questa meraviglia.

Ho sempre amato le Porsche, anche quando ero più piccola. Papà però non l'ha mai comprata perché non piaceva alla mamma.

«Ti piace?» mi domanda.

Annuisco e mi volto verso di lui.

«Vuoi guidarla?» mi domanda.

«Non ho la patente.» gli ricordo.

«Non sarai tu a spingere i pedali.» mi dice.

Sul mio viso compare uno sguardo scioccato, confuso ed eccitato.

Mayhem | Marcus Lopez ArguelloWhere stories live. Discover now