2. She was young and she was forced to be a woman

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Yeah, all the t i m e,
a l l the time
and I know that she's c a p a b l e
of anything,
it's riveting


BROOKE BELMORE

"Non è né il luogo né il momento adatto per raccontartela".

Chissà cosa nascondi Mason Leblanc. Lui sa che con quelle parole ha suscitato ancora di più il mio interesse.

Lo vedo dal ghigno che gli spunta sulla faccia, dal bagliore dei suoi occhi.

«Alla festa. Voglio che me lo racconti alla festa» dico.

«No»

«No?» gli domando scioccata.

«Alla festa tu non sarai Brooke, per cui non avrò nessuna storia da raccontarti» mi dice.

Il bastardo sa giocare le sue carte. Certo che sa farlo, ha anni di esperienza alle spalle.

«Ora me lo concedi un ballo?» mi domanda e mi limito ad annuire.

Ci alziamo e finiamo vicini a Mor e Dominic che si stanno strusciando uno contro l'altro. Mason mi prende la mano e mi volta facendo aderire la mia schiena contro il suo petto.

Il suo ventre a contatto con il mio sedere a malapena coperto dal vestito. Le sue mani finiscono sui miei fianchi ma rimango comunque rigida.

Non posso lasciarmi andare. Non so cosa vuole da me, e per quanto mi riguarda potrebbe uccidermi in questo preciso istante se solo spostasse le sue mani intorno alla mia gola e stringesse.

La stessa immagine prende vita nella mia testa ma in un contesto del tutto diverso e questo non è affatto da me.

Non ho mai fantasticato sugli uomini adulti, a meno che non fossero attori ma insomma per quello chi non lo fa?

Il suo respiro mi solletica il collo e poi lo sento vicino all'orecchio.

«Devi rilassarti» sussurra.

«Non mi piace ballare te l'ho detto» mi invento una scusa.

Lo sento ridacchiare dietro di me e si preme di più contro la mia schiena.

«Fai finta di non essere Brooke» sussurra.

Non essere me che cosa significa? Non dover più essere una prostituta, e poi cosa cambierebbe? Dove sarei se non fossi io? Che cosa starei facendo ora se non fossi io?

Chiudo gli occhi e allungo una mano dietro il suo collo. La musica è così alta che faccio quasi fatica a sentire quando Mason parla.

Le sue mani guidano i miei fianchi in un movimento lento a cui lui si unisce con molto piacere. La mia testa è appoggiata contro la sua spalla ma continuo a tenere gli occhi chiusi, solo così immagino di non essere io.

Se apro gli occhi diventa realtà, e non so se voglio che questa sia la realtà. Io che ballo con un'uomo che potrebbe distruggermi con uno schiocco di dita, oppure io che ballo con l'uomo che potrebbe salvarmi.

È proprio questo che temo. Che lui possa salvarmi dalla mia vita. Sono troppo influenzata dalle parole di Mor.

Il principe azzurro non esiste. Non ci ho mai creduto, nemmeno da bambina ma lei si. Ci credeva così tanto e ora non può farlo.

Mayhem | Marcus Lopez ArguelloWhere stories live. Discover now