Ziam

1.1K 31 44
                                    

"Quella sarebbe stata l'ultima volta in cui avrei visto Zayn, o per lo meno, così credevo....
La stazione di Bradford solitamente aveva un qualcosa di stranamente affascinante, forse per via delle diverse tipologie di persone che potevi incontrarvi, o forse, semplicemente per la marea di graffiti fatti da Zayn e qualche suo amico, che le davano diverse sfumature di emozioni.
Quella mattina era poco affollata, solo pochi pendolari aspettavano impazienti l'arrivo dei propri treni e poi c'eravamo noi.
Io, Zayn e la sua famiglia.
Noi non aspettavamo impazienti quel treno che l'avrebbe portato per sempre via da me.
"Ci vedremo ancora, verrò a trovarti e tu potrai venire ogni volta che vorrai." Mi disse tenendomi le mani, il viso a pochi centimetri dal mio.
"Io non voglio che tu parta." Sussurrai.
"Lo so, ma devo, la mia famiglia ha bisogno di me." Mi baciò dolcemente sulle labbra.
"Lo sai che ti amo."
"Ti amo anch'io." Dissi stringendolo forte a me, mentre sentivo le sue mani aggrapparsi alla mia giacca.
"Ragazzi continuerete a vedervi, un giorno torneremo qui." Sua madre si fermò un attimo, per scandire bene le parole, penso. "Liam, tesoro, sai che potrai venire ogni volta che vorrai, ci sarà un letto in più nella stanza di Zayn apposta per te." Mi sorrise accarezzandomi la spalla con la classica dolcezza di una mamma.
"Grazie" Le sussurrai con le lacrime che iniziavano a riempirmi gli occhi.
Più passava il tempo, più il momento della partenza si avvicinava e pensare Zayn andare dall'altra parte del mondo senza di me era una sofferenza indescrivibile.
"Vorrei poter rimanere così in Eterno, tra le tue braccia, per sempre." Mi sussurrò mentre le lacrime ebbero il sopravvento su di lui, mi chinai a baciargli la fronte.
"Possiamo restare così per sempre, io non ti lascio mica andare."
Un suono lontano, rumore di rotaie e poi un'annuncio.

-"Il treno 342 è in arrivo sul binario 2"-

Il cuore fece un sussulto.
Mancava poco, il momento era quasi arrivato.
Ci guardammo negli occhi, entrambi in lacrime, consapevoli di ciò che stava per succedere.
Ci saremmo dovuti dire addio.
"No, non voglio." Quelle parole uscirono in un sussurro dalla sue labbra, tra un singhiozzo e l'altro.
"Zayn... Tesoro.." Trisha si avvicinò a noi mettendo una mano sulla spalla del figlio "Ragazzi, non vorrei dirvelo, ma..."
"Amore" Sussurrai piano all'orecchio di Zayn, lui in risposta alzò lo sguardo, mi guardò dritto negli occhi e incollò le sue labbra alle mie.
Ci baciammo appassionatamente, l'uno abbracciato all'altro, ignorando gli sguardi della gente, ignorando i giudizi degli altri, ignorando il fischio del controllore del treno.
"Zayn, Zayn... Tesoro." Trisha quasi urlava, ci staccammo improvvisamente e quando tornammo alla realtà lei,Yaser e la piccola Doniya erano già sul treno.
"Zayn dobbiamo andare!" L'imponente voce di Yaser risuonò come ciò che era, un'ordine.
Stavolta non era una semplice richiesta, suo padre gli stava ordinando di salire su quel treno, di salirci subito, di distaccarsi da me e di lasciare quello che era tutto il suo mondo alle spalle, qui, a Bradford.
Mi avvicinai a Zayn, gli sussurrai un sincero "Ti amo" sulle labbra e lo baciai.
"Ti amo" mi disse staccandosi da me e salendo svogliatamente sul treno, le porte si chiusero subito dopo, il rumore del motore, i binari e il treno partì, sfrecciò via veloce, portandosi con sè il mio amore, il mio umico vero amore e con esso anche la mia voce, poichè gli urlai il mio amore con tutta la voce che avevo in gola.

Da quel giorno ad oggi sono passati esattamente dieci anni, sembra che sia successo ieri!
I primi mesi furono i più difficili, la lontananza da Zayn era troppo forte per me, mi ritrovai a non uscire più di casa, smisi di frequentare i posti dove andavamo di solito, di vedere i miei amici, smisi di vivere, lui era la mia unica fonte di forza.
Ci scrivevamo sms di continuo, ogni sera (o ogni mattina o in ogni momento libero della giornata) ci ritrovavamo su skype e stavamo ore e ore a parlare, ormai io vivevo con il suo fuso orario.
Dopo sette mesi ricomincia a vivere, anche e sopratutto grazie a Zayn, ripresi gli studi e lo stesso fece lui.
Dieci mesi dopo riuscì ad andare da lui, rimasi due settimane a casa sua e penso che siano state le due settimane più belle dal momento della sua partenza, lo avevamo desiderato tanto!
Mi ha fatto conoscere il suo nuovo mondo, fatto di nuovi amici, nuovi posti da riempire di graffiti e disegni, ma fatto anche anche di feste e intere notti in discoteca o in pub vari.
Zayn era cambiato, se a casa sembrava essere lo stesso Zayn di sempre, fuori era completamente diverso, ma c'era un cambiamento che mi ha destabilizzato più di tutti.
Nella nuova città nessuno sapeva che era gay, solo io.
Mi costrinse a tenere la nostra relazione segreta, perchè altrimenti i suoi nuovi amici non l'avrebbero mai accettato.
Accettai, ma sol per il suo bene, solo perchè me lo chiese con le lacrime agli occhi, mostrandomi quel suo lato tanto fragile che solo io potevo vedere.
La notte prima della mia partenza la passammo a fare l'amore e a coccolarci finché Zayn non si addormentò tra le mie braccia.
Io non riuscii a dormire, nella mente un continuo vortice di pensieri mi impediva di chiudere gli occhi, pensieri, domande, domande, pensieri...
"Cosa gli sta succedendo? Perchè si comporta in questo modo? Lo Zayn che conoscevo io non l'avrebbe mai fatto.... Eppure, eccoci qua" pensavo "A nascondere la nostra relazione che un tempo urlavamo al mondo intero."
L'indomani mattina presi l'aereo delle 10.30 e tornai a Bradford, ricordo ancora come fu strano il tragitto da casa sua all'aeroporto e quanto fu straziante il momento della partenza, entrambe le nostre iridi tinte di rosso, entrambi i nostri visi colmi di lacrime.
Ci salutammo con un veloce bacio a stampo e un "Ti amo" sussurrato, l'aeroporto era troppo affollato per far uscire il vero Zayn.
Quando ritornai a casa continuai a pensare a tutto ciò che era successo a Lancaster a quanto Zayn, il mio Zayn fosse cambiato in quei dieci mesi di lontananza, mi faceva male pensare a come si allontanasse da me in pubblico, a come rifiutasse le mie attenzioni, a com'era diventato.
Era quasi... Come lo Ying e lo Yang, il giorno e la notte, il bene e il male, in continua lotta con se stesso.
A casa con me c'era lo Zayn di Bradford, fuori con gli amici, il nuovo Zayn di Lancaster, ma chi era il vero Zayn? E per quanto ancora sarei riuscito a nascondere il mio amore per lui?
Tre mesi dopo dal nostro incontro io e Zayn non ci sentivamo quasi più, lui era troppo preso dalla sua nuova vita, fatta di nuovi amici, feste, risse e sballo, io restavo il ragazzo di sempre, quello che ci rimaneva male ogni volta che lui smetteva di farsi sentire, andò avanti così fino al 21 Febbraio, non dimenticherò mai quel giorno.
Mi collegai su instagram e trovai una foto di Zayn che si baciava appassionatamente con una ragazza bionda e sotto come descrizione c'era scritto -Love you babe ♡ -.
Mi sentii mancare, non riuscivo a crederci, doveva per forza essere una sua amica, lui ama me, non era possibile.
Provai a chiamarlo, non rispose. Gli scrissi un messaggio e la sua risposta mi spezzò il cuore, nel messaggio mi scrisse semplicemente <<Non ti amo più frocetto, dimenticami.>>
Gli mandai non so quanti messaggi, provai a chiamarlo, provai a contattarlo su skype, facebook, twitter, instagram, ovunque, ma non ricevetti mai una risposta a tutte le mie domande.
Andai avanti, almeno così credevo, infondo sono passati dieci anni, ho saputo che lui si è fatto una famiglia con una ragazza, ha persino dei figli, sono felice per lui, ma è cosa che io non sono riuscito a fare, ci sono stati tanti ragazzi che mi hanno corteggiato in passato e tanti altri continuano a farlo ancora adesso, ma non ci riesco. Ho solo avuto piccole relazioni, ma non ho mai più amato qualcuno come ho amato Zayn Jawaad Malik e mai più amerò qualcuno così tanto quanto ho amato lui."
Mi fermo per prendere fiato, non mi sono accorto di aver parlato per dieci minuti di seguito e forse più, senza fermarmi, buttando fuori tutte le mie emozioni.
Guardo negli occhi la mia segretaria Mary, mi sorride dolcemente passandomi un bicchiere d'acqua, lei mi conosce più di chiunque altro, lavora per me ormai da cinque anni e spesso mi ritrovo a pensare che senza di lei sarei perso.
"Quando l'hai rivisto dentro di te si sia creato un vortice di emozioni, vero Liam?" Mi chiede prendendomi la mano confortandomi.
"Esatto, vedi... Non lo vedevo da ben dieci anni e vederlo qui, in agenzia, oggi, mi ha letteralmente destabilizzato." Ammetto confuso.
"Lo capisco Liam, è bellissimo e poi.. Avete comunque condiviso tanto, solo adesso capisco il tuo rifiuto verso gli altri ragazzi, nel tuo cuore.." Si blocca guardandomi negli occhi, come se si fosse resa conto di ciò che stava per dirmi.
"Nel mio cuore c'è sempre stato lui e vederlo con sua moglie, la sua bellissima moglie, mi ha praticamente ucciso. Lui stesso quando ci siamo scontrati era stupito, come se non credesse ai suoi occhi. Ma hai visto sua moglie? é una donna bellissima, davvero, spero che sappia quanto è fortunata ad avere Zayn al suo fianco."
"Ma Liam... Sei sicuro di riuscire a prenderti a carico tu la sua pratica?" Mary ha lo sguardo preoccupato mentre pronuncia quelle parole.
Lo voglio davvero? Voglio veramente vedere il mio unico grande amore felice insieme a sua moglie?
"Sì, lo voglio, posso farcela." Ammetto respirando e abbracciando la mia segretaria.
Incontrerò Zayn, lo incontrerò insieme a sua moglie, sarà dura, ma posso affrontarlo.

|Only One Shot|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora