Capitolo 4 - A Braghe Calate

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Suonai il campanello e poco dopo la porta venne aperta da un ragazzo che avevo l'impressione di aver già visto, ma dove?
Era alto, moro con gli occhi scuri, la pelle leggermente ambrata e aveva il classico sorriso furbo da playboy.
CHE SORNIONE

« Allora è vero che oggi è la mia giornata fortunata »
Mi fece l'occhiolino facendomi sbuffare alle sue avance, davvero non avrebbe potuto dire cosa più scontata di questa.

« Haechan è in casa? »
Tagliai corto, non amavo alcun tipo di fronzolo e non avevo neppure tempo;
all'udire quel nome vidi il suo ghigno sicuro, sparire proprio come il ragazzo all'interno dell'abitazione.

« Haechan sei richiesto » lo sentì parlare
Tornò seguito dal proprietario e poi si appoggiò allo stipite della porta pompando i muscoli.
CHE MONTATO.

Quando Haechan mi riconobbe, vidi come una scossa di energia nel suo sguardo.
« Quella dell'intimo »
Puntò il suo indice cicciotto verso di me. PROVACI ANCORA E TE LO MOZZICO.

« Davvero esilarante. Gli altri di solito mi chiamano Jieun »
Incrociai le braccia con lo sguardo truce.

Prestando attenzione alla nostra conversazione, il ragazzo a fianco a lui strabuzzò gli occhi
come se avesse visto un fantasma.
« Che intimo ? »
Si leccò le labbra con aria interessata, ma venne subito cacciato dal castano.
« Lucas fa un favore a tutti e torna dentro »
Come un cane bastonato il ragazzo dalla pelle abbronzata sparì.

Lo sguardo di Haechan poi tornò su di me, percorrendo lentamente la mia figura da cima a fondo.
Ehi bello i miei occhi sono qui, ti sembro la Monnalisa?

« La musica »
Allusi al volume alto di quest'ultima.
Speravo l'abbassasse in modo da potermi riposare almeno un'oretta, ma a quanto pare non aveva capito nulla.

« È Bruno Mars »
Bloccai la porta con il piede prima che la potesse chiudere.

« Non è questo il punto »
Corrucciai le sopracciglia, mi stava già stufando

« E allora qual'è ? »
Aveva l'aria di volermi sfidare, sembrava quasi divertito dalla suddetta situazione.

« Abbassa il volume »
Cinguettai perdendo la pazienza, ero già abbastanza stressata per i fatti miei e non avevo di certo bisogno che ci si mettesse anche il Haechan.

« Altrimenti ? »
Questa volta fu lui ad incrociare le braccia, evidenziando le numerose vene che aveva.

« Altriment- »
Venne fermato da una voce profonda e intimidatoria che conoscevo benissimo.

« Haechan ti stiamo aspettando »
Dietro di lui apparve Jeong Jaehyun, il mio amato Jaehyun.

« Oh.. what's up Jieun ?»
Mi sorrise facendomi venire le gambe molli come i tentacoli di un polpo.

« What's up Jae ? »
Sorrisi a mia volta, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mordendo il labbro inferiore.
Vidi Haechan storcere il naso.

« Come mai qui ? »
Ignorò completamente Haechan che faceva la lagna proprio vicino a lui.

« Abito qui a fianco e a causa della musica non riesco a riposare, perciò stavo chiedendo a Haechan di abbassare »
Mi sorrise ancora una volta, evidenziando le sue adorabili fossette ai lati della bocca.

« Non lo sapevo, abbassiamo subito principessa »
Fece un broncio carino e tornò dentro l'abitazione.

Mi sciolsi come neve al sole.
E pensare che Yujin crede ancora che sia un doppio giochista.

- DUE MESI DOPO -
Chi dice che la vita non può cambiare da un momento all'altro si sbaglia di grosso.
Oltre ad aver iniziato un programma intensivo di corsa mattutina, che ho rispettato si e no per una settimana e poi ho lasciato perdere, quello che all'inizio era solo il nuovo arrivato ora faceva parte di uno dei due gruppi più popolari della scuola.

Dopo una lunga litigata, Haechan si era diviso completamente da Jaehyun e dal suo piccolo gruppetto creandone uno tutto suo.
Era diventato l'esatto opposto di come si era presentato al suo arrivo, cambiando stile in spocchioso bamboccio viziato.
Insieme ai suoi amichetti avevano cominciato a prendere di mira diversi studenti, comprese le mie amiche e me.
Nonostante le continue lamentele però riusciva a passarla sempre liscia.

« RINA ATTENTA! »
aveva urlato Yujin poco prima che la corvina venisse colpita dalla palla da football.
Eravamo tutte e tre sedute sui spalti in attesa che iniziassero le lezioni pomeridiane, mentre osservavamo attentamente i ragazzi giocare.

« Ma guarda che cogl- »
Yunjin si alzò in piedi rossa dalla rabbia, a momenti le sarebbe potuto uscire il fuoco dal naso e dalle orecchie.
Camminò velocemente fino ad arrivare al centro del campo da football, dove la squadra si stava allenando facendo interrompere il gioco prima che si potesse fare male.

« NA FOTTUTO JAEMIN! »
Prese il biondo per la maglietta nonostante fosse più alto di lei di diversi centimetri.

Jaemin anche se poteva sembrare un buffone in certi casi, mentre la mia amica si accingeva a tenerlo per la maglietta riusciva comunque a rimanere calmo.
Lo vidi sorridere dagli spalti e come il suo grande amico Haechan, era solito prendere in giro le persone con il ghigno che chiunque gli avrebbe voluto strappare dalla faccia.

« Principessa non qua davanti a tutti, meglio vederci in privato questa sera »
Le fece l'occhiolino scatenando una risata in tutta la squadra.

« Tutte vogliono fare un giro prima o poi »
posò una mano sul suo fianco.
A quel punto scesi dagli spalti alla velocità della luce per soccorrere la mia amica, che sarebbe sicuramente esplosa da un momento all'altro a causa di quell'imbecille di Na Jaemin.

« Yu vieni dai »
Provai a tirarla per il cappuccio ma non si mosse nemmeno di un millimetro,
si stava trattenendo.
Dannazione Jaemin, ti sei dato la zappa sui piedi da solo. Ora te la vedrai tu.
La mia amica ancora furibonda guardando il ragazzo davanti a lei agì senza pensare, si chinò e gli abbassò i pantaloni.

Nei restanti cinque minuti, con il sottofondo delle risate della squadra, percorremmo tutta la scuola di corsa con Jaemin e gli altri alle calcagna.

« Lo sai che non ci lasceranno più in pace vero? »
Affermai alla mia amica con il fiatone.

« Non capisco cosa centro io però »
urlò Karina con i capelli appiccicati alla fronte per il sudore mentre correva al nostro fianco.

TO BE CONTINUED ...

Spero che questo nuovo capitolo della storia vi sia piaciuto.
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