CAPITOLO DICIOTTO

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*ENTRARE NEL GRUPPO PER CONTENUTI EXTRA COME VIDEO O CAPITOLI EXTRA O SPOILER*

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Sono davanti allo specchio della palestra mentre provo le coreografie che sto preparando per la sfida.

Manca un solo giorno ed io mi sento davvero molto indietro rispetto ad altri che quando dovevano affrontare la sfida avevano finito di preparare tutto già tre giorni prima della registrazione.

Per non parlare poi del rumore che stanno facendo Holy, Kumo, Holden e Mida al pianoforte.

Stanno tutti cantando l'inedito di Mida, nonostante io avessi chiesto già ieri di lasciarmi gentilmente la sala a disposizione per ripassare le coreografie per la sfida.

Loro poi, completamente fuori controllo, iniziano ad urlare parole a caso in inglese ed è lì che perdo la pazienza.

"La volete smettere cazzo?!" esclamo, sbuffando e subito dopo mi rendo conto di aver esagerato.

Sono nervosa per la sfida e l'unica cosa che voglio è arrivare preparata e sapere di aver fatto di tutto per rimanere.

"Datti una calmata tesoro" mi prende in giro
Holy con il suo solito ghigno strafottente dipinto sul volto.

Per qualche secondo mi passa per la testa l'idea di tirargli in faccia qualcosa, ma poi mi rendo conto di non poterlo fare davvero.

"Come mai siamo così nervosi?" domanda Holden avvicinandosi con estrema calma, quasi come se da un momento all'altro sapesse che potrei esplodere.

"Perché mi sto giocando il posto qui dentro e se a voi non ve ne frega un cazzo, a me si" chiarisco.

Kumo si appoggia al muro mentre Mida rimane a guardarci in silenzio.

"Anche io mi sto giocando il posto qui dentro" mi fa notare Holden.

"Si ma tu sei il figlio di...é ovvio che non sei a rischio!" sputo acida, pentendomene subito.

Holy spalanca leggermente gli occhi, mentre Holden abbassa lo sguardo.

È ovvio che non volessi dire quello.

Infatti sospiro in maniera frustrata, passandomi una mano sul volto stanco.

"Scusami Jo" sussurro, con la voce che trema dato che sono arrivata ormai al limite.

"Scusami davvero tanto" continuo pentita e lui annuisce semplicemente prima di uscire dalla palestra.

Faccio per seguirlo, ma Holy mi ferma bloccandomi per un braccio.

"Per oggi hai fatto la stronza abbastanza, lascialo da solo" mi ordina, per poi mollare la presa.

A quel punto io vado a sedermi sulle scalinate, mettendo le mani tra i capelli.

"Non volevo dire quello" mi lamento, sentendomi incredibilmente in colpa.

"Ma lo hai fatto" interviene Kumo ed io gli tiro un'occhiataccia.

"Grazie, non me n'ero accorta" borbotto, evitando di guardarlo.

sᴇɪ sᴇᴍᴘʀᴇ sᴛᴀᴛᴀ ᴛᴜ || ᴋᴜᴍᴏWhere stories live. Discover now