CAPITOLO QUATTORDICI

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*ENTRARE NEL GRUPPO PER CONTENUTI EXTRA COME VIDEO O CAPITOLI EXTRA O SPOILER*

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Canticchio la canzone che mi è stata affidata nella coreografia per la sfida mentre stesa sul letto, fisso il soffitto.

Questi ultimi giorni prima della puntata sono molto importanti ed io non voglio farmi distrarre da altro.

La discussione di ieri con Kumo si è conclusa in salotto e nonostante io in questo momento sia arrabbiata, dato che non ne ho le forze non sento neanche il bisogno di parlargli.

Sapevo che per lui fosse troppo presto sentire quelle parole e proprio per questo motivo avrebbe dovuto fermarmi quando ha capito che non erano rivolte a lui e che sentirle avrebbe portato solamente altri problemi.

"Wendy, mi fai un favore?" domanda Monica, una ragazza della redazione, entrando della mia stanza.

Io immediatamente annuisco, togliendo le cuffie e mettendomi seduta sul letto.

"Vai a dire a Kumo di andare in camera sua?" mi chiede gentilmente ed io per un secondo, tentenno.

Ci sono anche altre persone in casetta, perché tra tutte ha dovuto scegliere proprio me?

E soprattutto, perché non lo ha detto direttamente a lui?

Forse è opera di Maria che ieri ha sentito la discussione e come sempre, vuole ristabilire la pace.

Allora io annuisco, non potendo rifiutarmi di farle un favore, anche perché passerei per maleducata.

Per quel motivo mi alzo dal letto ed a passo veloce mi dirigo in cucina, quasi come se volessi far finire quell'agonia il più velocemente possibile.

Mi affaccio dalla porta della stanza di Marisol e lo vedo, intendo a ridere con Nicolas, Holy e Chiara.

Prendo un respiro profondo e mi faccio coraggio a rivolgergli la parola dopo quel mezzo litigio.

"Kumo, Monica ha detto che devi andare di là, in camera tua" lo informo, con la voce che trema.

Lui immediatamente alza lo sguardo verso di me, forse perché anche lui è stupito dal fatto che sono andata io a dirglielo.

"Perché?" domanda lui.
Io mi stringo nelle spalle.
"Non lo so.."

Kumo allora annuisce e mi segue senza aggiungere altro.

Io non apro bocca e lui fa la stessa identica cosa fino a quando non arriviamo a destinazione.

Entrambi fissiamo il letto ed io noto che sul materasso c'è un biglietto la stesso che Monica aveva in mano poco prima.

Nel giro di qualche minuto ci raggiungono anche Nicolas, Holy, Chiara e Sarah, anche loro leggermente confusi.

"Un biglietto?" domanda Kumo.
"Che dice?" chiede a sua volta Holy.

"Felice è chi sa amare" legge ad alta voce Kumo, mentre io e lui ci guardiamo per un attimo non sapendo cosa dire.

Poi Nicolas sembra avere un'illuminazione.

"Una sorpresa!" esclama dandogli una pacca sulla spalle ed infatti, come se qualcuno lo avesse ascoltato, dalla televisione parte un video.

"Amore mio, hai l'aria stravolta, sembri spaventato.
Sii sereno, ti ho visto molto giù queste settimane e so che la situazione è difficile..."commenta sua mamma nel video, prima di far partire una serie di foto di lui qualche anno fa.

Tutti immediatamente applaudono ed io sento un nodo formarsi in gola.

Kumo si siede e con una mano si asciuga quelle lacrime che scendono sul suo viso.

"Ti ho sempre detto di vivere la vita come credi, come vuoi, ascoltando consigli ma non dipendendo da nessuno, puntando sempre in alto ma rimanendo con i piedi per terra.
Ti ho anche insegnato ad amare Tiziano, a rispettare tutti e tutto, le cose si fanno in due e tu meglio di me dovresti saperlo.
Non abbassare mai la testa e cogli le difficoltà come una duplice opportunità quella di rimanere nell'oscurità o di sfidarle per arrivare alla luce, perché dietro ogni difficoltà, ogni oscurità c'è sempre luce.
Mi raccomando non abbatterti mai e vai sempre avanti sempre.
Perché la vita è sempre uguale.
Il mondo è sempre uguale, ma è comunque importante sapere in che modo affrontarlo.
Per quanto riguardo l'altra questione, sai a chi mi riferisco Tiziano..." quando sua mamma pronuncia quella frase lo vedo per un attimo girarsi come per cercare il mio sguardo, io però mi limito ad osservarlo.

I suoi occhi ogni tanto tornano a posarsi su di me, io mi sto trattenendo con tutta me stessa per non scoppiare a piangere.

"Io voglio il tuo bene lo sai, se tu stai bene così io sono felice...ma se hai anche il minimo dubbio non lasciarla andar via..."

Potremo litigare, urlarci contro, forse anche smettere di parlare per sempre, ma io sarò sempre contenta per lui.

Perché lui non è Kumo il ballerino di Amici ma è Peter, quel ragazzo con tanta voglia di dimostrare che vale e che ha tanti sogni.

È Tiziano, quello che non ha mai mollato, quello che nella sua cameretta faceva dei passi di una sua coreografia e mi chiedeva se mi fosse piaciuto.

Forse è giusto che lui vada avanti.

Non posso pretendere che rimanga legato a me.

Se lui è felice a me va bene così.

"Non arrenderti amore! Ti vogliamo bene tutti qua!" parla di nuovo sua mamma alla fine del video e immediatamente lui si ritrova sommerso dall'abbraccio dei suoi compagni.

Io accenno un debole sorriso, rendendomi conto di non poter più rimanere lì perché le lacrime stanno iniziando a solcare il mio volto.

Per questo motivo esco dalla stanza, passandomi ripetutamente la mano sul volto per non farmi vedere dalle telecamere e con una scusa, entro nel ripostiglio che contiene tutto l'occorrente per pulire.

Chiudo la porta, dopodiché mi appoggio alla parete e scivolo lentamente per terra, fino a ritrovarmi seduta e scoppiare a piangere.

Pensavo di essere forte, di reggere questa situazione, ma la verità è che quando si parla di Tiziano sono fottutamente vulnerabile.

Papà me lo diceva sempre ed io sorridevo al tempo, ma forse solo ora capisco le parole di mio padre.

Diceva che con Kumo ero un'altra persona e che con lui al mio fianco mi vedeva davvero felice e innamorata, mia mamma diceva che lui era il mio post-it, facendo riferimento a tempo fa quando papà le promise di sposarla attraverso un semplice foglietto.

Mio padre stravedeva per Kumo, diceva che lui mi faceva tornare bambina e forse è vero; con lui sapevo di non dovermi preoccupare di nulla perché ci sarebbe stato lui a proteggermi.

La porta del ripostiglio però, non rimane chiusa per molto.

Dopo qualche minuto infatti sento che si apre lentamente senza che qualcuno abbia bussato.

Io però non alzo lo sguardo neanche per vedere di chi si tratta.

Forse è Sarah che mi ha vista correre via, o forse è qualcuno che ha solamente bisogno di uno straccio.

Fatto sta che non importa che qualche mio compagno mi veda così.

"Perché sei venuta qui?" Io continuo a singhiozzare, non riuscendo a fermarmi anche se vorrei tanto in questo momento.

Lui era l'ultima persona che doveva essere qui.

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Buon anno a tutti voi!!!!
Come regalo ecco a voi un capitolo, avete visto ieri l'esibizione di Kumo con Holden? (mi fa ridere per le possibilità che potessero esserci), comunque sono stati bravissimi, vi ricordo se vi va di lasciare un commento e una stellina❤️

sᴇɪ sᴇᴍᴘʀᴇ sᴛᴀᴛᴀ ᴛᴜ || ᴋᴜᴍᴏWhere stories live. Discover now