La voce della professoressa che faceva l'appello giungeva alle orecchie di Luz distorta e ovattata. La sua mente vagava lontana. Beh, in realtà vagava solo verso la classe del corridoio parallelo al suo, dove da qualche parte sedevano Willow, Gus e la sua Amity. I suoi più grandi affetti, pronti o forse no ad affrontare una giornata nell'imperfetto liceo di Gravesfield.
"Luz Noceda. Luz? Luz!"
Luz balzò sulla sedia.
"Ci sono, non mi vede?!"
E via che i suoi compagni si abbandonavano a grasse risate, mentre la prof alzava gli occhi al cielo e ignorava la risposta della solita ribelle, probabilmente non rendendosi conto che era mancata per mesi.
La lezione fu lunga e noiosa, tutto era rimasto esattamente uguale da quando se n'era andata. Certo, non si trattava di anni ma comunque di qualche mese. Ritornare alla "realtà" faceva male.
Luz, fissando l'orologio appeso al muro, contò silenziosamente ogni secondo che la separava dall'intervallo degli unici quindici minuti di libertà che le erano concessi, in cui sarebbe potuta uscire dalla classe e andare da Amity. Non sapeva neppure lei perché avesse talmente tanta ansia, solo perché i suoi compagni di classe in passato avevano bullizzato lei non significava che avrebbero fatto lo stesso con Amity. Per quanto la Blight fosse dolce e delicata, era anche attenta, e non avrebbe fatto trapelare nessun pretesto per farsi prendere di mira.
Allora perché aveva un così brutto presentimento?
3, 2, 1...
Finalmente la campanella ruppe la cantilena della prof assorta nella deprimente lettura di una poesia ottocentesca.
Tutti i ragazzi si alzarono, compresa Luz che si catapultò fuori dalla classe, fremente di scoprire come se la stesse cavando Amity.
La Noceda percorse a passo sostenuto i corridoi, superando i tanti ragazzi che chiacchieravano tra di loro.
Il suo battito aumentò drasticamente quando giunse alla classe di Amity, dove però l'ingresso era sbarrato da un gruppo di ragazzi e ragazze ammassati intorno a qualcosa, no, qualcuno, mentre esclamavano commenti terrorizzati e sconvolti.
"Che succede?" sibilò la Noceda.
Luz si fece spazio tra i ragazzi e si sentì mancare il respiro quando vide l'oggetto dell'attenzione della massa.
"Guardate, la lesbica della Noceda si diverte anche a travestirsi da fatina! Capelli viola, orecchie finte da elfo... Sei proprio lesbica!! "
Era Kaster, uno dei bulli che aveva reso il primo anno di superiori di Luz un inferno. Era chinato su Amity, il cui viso era segnato da un lungo graffio che percorreva l'intero occhio. La cuffia che Luz le aveva prestato per nascondere le orecchie era tra le luridi mani di Kaster.
"Così impari a difendere quella stramba della Noceda la prossima volta che mi sporco la bocca con il suo nome. Siete fatte proprio una per l'altra!"
Luz si guardava intorno nel panico, incapace di reagire davanti a Kaster.
Possibile che nessuno facesse niente? Alcuni ragazzi attorno a lui ridevano persino.
"E poi siamo ad ottobre, non a febbraio. Adesso ti faccio passare la voglia di travestirti per carnevale!"
Così facendo Kaster si chinò su Amity, che subiva impassibile senza sbattere i suoi occhi gialli, nonostante la ferita che percorreva uno di essi. Il ragazzetto fece per tirare con violenza le orecchie della Blight, convinto che si trattasse di un costume.
Il suo sguardo mutò immediatamente quando si accorse che non si staccavano.
Proprio quando Luz trovò il coraggio di farsi avanti e aiutare la sua ragazza, Amity si sollevò lentamente da terra, senza distogliere lo sguardo da quello sorpreso di Kaster.
Con una velocità felina la Blight sollevò una mano, scatenando una quantità esagerata di melma viola contro Kaster, che in men che non si dica si ritrovò sbattuto e incollato contro un armadietto.
Luz osservava Amity a bocca aperta.
I suoi occhi brillavano di un giallo splendente che intimidiva. Era uno sguardo impassibile e maturo.
"Prova a parlare di nuovo così della mia ragazza, e ti farò pentire di essere nato." sibilò Amity.
Detto questo si voltò e andò dritta verso Luz, prendendola per mano senza dire una parola e portandola con sé.
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Cool Girlfriends • lumity fanfiction
Fanfiction"Perché... Perché è tutto così difficile qui? Siamo davvero... Sbagliate come dicono?" chiese Amity, in lacrime. "No, patata dolce. Loro lo sono. Noi siamo delle fidanzate fantastiche!"
